“E uscito il nuovo fascicolo della rivista Bianco e Nero”
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In documento Federico Vitella esplora l'avvento del 3D in Italia, ed in particolare analizza l'unico film nostrano dell'epoca girato e proiettato in 3D: Il più comico spettacolo del mondo, di Mario Mattoli (1953) con Totò. Del film si pubblica anche il soggetto firmato da Mario Monicelli, Sandro Continenza, Italo Di Tuddo.
La sezione figure ospita Immagini della Libia (1911-1912), ovvero fotogrammi tratti dai film documentari e di finzione che le produzioni italiane dedicarono alla guerra di Libia. I fotogrammi sono corredati da un testo introduttivo di Valeria Festinese.
Prosegue sugli stessi temi la sezione successiva, le stanze della memoria, in cui Luca Mazzei, presenta un saggio (La celluloide e il museo. Un esperimento d "cineteca" militare all'ombra della prima Guerra di Libia) a partire dal ritrovamento, presso il Museo Storico dei Bersaglieri, di due bobine della Cines sulla "Guerra Italo-Turca".
Mappe, infine, raccoglie contributi di varia natura, dal saggio di Luciano de Giusti sul rapporto con il cinema - e Fellini in particolare - del poeta Andrea Zanzotto, a quello di Mauro Bucci su Forest of bliss, film etnografico di Robert Gardner sulle pratiche religiose e funerarie indiane, passando per Le ragazze con il videotape in cui Sara Filippelli ripercorre le vicende di Loredana Rotondo e del suo Processo per stupro. "
Il fascicolo 571 della rivista "Bianco e Nero" riprende la struttura consueta suddivisa in sezioni.
La prima stanza è dedicata a Pier Paolo Pasolini e si apre con il contributo di Anna Gilardelli sul dittico Teorema-Porcile. Seguono due testi rari di Glauber Rocha, il primo - più veemente e critico - Un intellettuale europeo, è del 1974, il secondo, Amor di maschio, è stato scritto pochi giorni dopo la morte del poeta e regista. Gli scritti sono introdotti da un saggio di Monica Dall'Asta e Maria Rita Nepomuceno.
La prima stanza è dedicata a Pier Paolo Pasolini e si apre con il contributo di Anna Gilardelli sul dittico Teorema-Porcile. Seguono due testi rari di Glauber Rocha, il primo - più veemente e critico - Un intellettuale europeo, è del 1974, il secondo, Amor di maschio, è stato scritto pochi giorni dopo la morte del poeta e regista. Gli scritti sono introdotti da un saggio di Monica Dall'Asta e Maria Rita Nepomuceno.
In documento Federico Vitella esplora l'avvento del 3D in Italia, ed in particolare analizza l'unico film nostrano dell'epoca girato e proiettato in 3D: Il più comico spettacolo del mondo, di Mario Mattoli (1953) con Totò. Del film si pubblica anche il soggetto firmato da Mario Monicelli, Sandro Continenza, Italo Di Tuddo.
La sezione figure ospita Immagini della Libia (1911-1912), ovvero fotogrammi tratti dai film documentari e di finzione che le produzioni italiane dedicarono alla guerra di Libia. I fotogrammi sono corredati da un testo introduttivo di Valeria Festinese.
Prosegue sugli stessi temi la sezione successiva, le stanze della memoria, in cui Luca Mazzei, presenta un saggio (La celluloide e il museo. Un esperimento d "cineteca" militare all'ombra della prima Guerra di Libia) a partire dal ritrovamento, presso il Museo Storico dei Bersaglieri, di due bobine della Cines sulla "Guerra Italo-Turca".
Mappe, infine, raccoglie contributi di varia natura, dal saggio di Luciano de Giusti sul rapporto con il cinema - e Fellini in particolare - del poeta Andrea Zanzotto, a quello di Mauro Bucci su Forest of bliss, film etnografico di Robert Gardner sulle pratiche religiose e funerarie indiane, passando per Le ragazze con il videotape in cui Sara Filippelli ripercorre le vicende di Loredana Rotondo e del suo Processo per stupro.
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