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“Mercoledì 24 giugno, al cinema Trevi, presentazione del libro “Accattone” di Fernando Acitelli”
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«A ogni sua nuova raccolta poetica Fernando Acitelli, cultore dell'effige, dello stemma e dell'iscrizione, quasi fossero croste di una memoria sanguinosa che riguarda i più dispersi eroi, chiama all'appello gli amici, presenti e trascorsi: Aurelio, Stefano, Plinio, Alessandro, Franco, Andrea, Raffaele, Eraldo... Se ci siete, battete un colpo. […] Ecco perché l'Accattone di questa composizione lirica in dialetto romanesco, divisa in sette canti formati da sessanta quartine di endecasillabi a rima alternata, non s'identifica esclusivamente nel personaggio inventato da Pier Paolo Pasolini. I suoi compagni non sono soltanto quelli che gli girano intorno nel celebre film: Scucchia, Balilla, Stella, Ascenza, er Tedesco e tutti l'artri infamoni. Il narratore di Acitelli chiama sì col vecchio telefono a gettoni il grande scrittore e regista, in ascolto da chissà dove, e sempre muto, ma in fondo si rivolge a se stesso, alla sua infanzia perduta, alla sua adolescenza ferita, alla sua passione mortificata» (dallo prefazione di Eraldo Affinati al libro di Fernando Acitelli, Accattone, ES, 2015).
 
ore 20.45 Incontro moderato da Franco Grattarola con Fernando AcitelliEraldo AffinatiPino BertucciCarlo D'Amicis
Nel corso dell'incontro sarà presentato il libro di Fernando Acitelli Accattone.
 
a seguire Il Vangelo secondo Mario di Pino Bertucci (2005, 10')
Da una poesia di Mario Fagiolo, in arte Mario Dell'Arco, poeta dialettale romano, che curò nel 1952 con Pasolini l'antologia Poesia dialettale del Novecento. Il documentario narra una giornata di Gesù, tra preghiere, esercizi con la tromba e incontri con alcuni amici che giocano a carte.
Ingresso gratuito
 
a seguire Accattone di Pier Paolo Pasolini (1961, 117')
"Accattone" è il soprannome di un ragazzo nullafacente che vive in una borgata romana sfruttando una prostituta, Maddalena. Quando la ragazza finisce in carcere, Accattone si trova senza soldi e cerca di tornare dalla moglie che vive insieme al figlioletto in casa del padre e del fratello. «Il mondo dei "ragazzi di vita" del sottoproletariato romano, dei diseredati, ha trovato nell'opera di Pier Paolo Pasolini [...] i giusti toni di una partecipazione affettiva e di una interpretazione commossa. Siamo lontani dal clima dei film sugli Sciuscià e sui Ladri di biciclette; qui il rapporto tra l'autore e i suoi personaggi si basa non sull'osservazione di una serie di fenomeni umani e sociali, ma sulla diretta partecipazione a un mondo di vita; e lo stile della rappresentazione deriva direttamente dalla volontà di dar forma visiva e letteraria ad una esperienza reale» (Rondolino).
Ingresso gratuito
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