La retrospettiva dell'edizione 2016 della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, in massima parte realizzata con copie provenienti dalla Cineteca Nazionale, presenta coppie o tris di film tra passato e presente, seguendo la falsariga dei generi e dei temi. Vengono messi in gioco, ad esempio, la commedia dedicata al mondo del lavoro, con Tutta la vita davanti di Paolo Virzì (2008) e I compagni di Mario Monicelli (1963), due sguardi colmi di amarezza sulle difficili condizioni lavorative tra fine Ottocento e l'era dei call center; il cinema politico: Todo modo (1976) di Elio Petri, tra le opere più dimenticate dall'autore, a quarant'anni dalla prima proiezione pubblica, e Viva la libertà di Roberto Andò (2013); la commedia sui giovani, con Terza liceo di Luciano Emmer (1954) e Come te nessuno mai di Gabriele Muccino (1999); il cinema poliziottesco, con Milano calibro 9 di Fernando Di Leo (1972), Suburra di Stefano Sollima (2015) e Il passato è una terra straniera di Daniele Vicari (2008), tratto dall'omonimo romanzo di Gianrico Carofiglio, per confrontare e riflettere sull'evoluzione del noir e la rappresentazione dello spazio urbano; il romanzo storico, con Senso di Luchino Visconti (1954), Noi credevamo di Mario Martone (2010) e Il resto di niente di Antonietta de Lillo (2004). La retrospettiva si concluderà con una tavola rotonda con registi, sceneggiatori, scrittori, studiosi e critici.

 

In partnership con la Cineteca Nazionale anche l'evento speciale della proiezione di C'eravamo tanto amati di Ettore Scola, nella versione appena restaurata.