Nell'ambito dell'esercitazione su Pier Paolo Pasolini, che ha visto coinvolti gli allievi dei corsi di sceneggiatura, costume e scenografia, si è svolto presso la sala cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia - sede di Roma - un incontro con Marco Bellocchio.

Il regista, dopo aver letto le sceneggiature elaborate dagli allievi e assistito  alla proiezione sul grande schermo dei bozzetti realizzati dai corsi di scenografia e costume a seguito dello studio effettuato sui personaggi e sulle ambientazioni, si è confrontato con le tre classi coinvolte e i rispettivi docenti su quale fosse stato il loro percorso nella realizzazione del lavoro.

Presente all'incontro anche Stefano Rulli, Presidente del Centro Sperimentale.

L'esercitazione è partita come uno "studio" sulla narrazione e la messa in scena di personaggi reali: Pier Paolo Pasolini, un artista che ha segnato la vita culturale e politica italiana, e Laura Betti, l'attrice ha continuato per tutta la vita a divulgare le sue opere e a tenerne viva la memoria.

Ispirati dal libro di Emanuele Trevi "Qualcosa di scritto", gli studenti di sceneggiatura hanno sviluppato sette cortometraggi diversi per stile, scelte narrative, tempi e luoghi.

Questi cortometraggi scritti sono passati poi all'analisi, al giudizio e allo studio degli altri reparti coinvolti nell'esercitazione:  costume e scenografia, che ne hanno in qualche modo modificato, amplificato o persino disvelato alcuni aspetti, suggerendo un ipotetico fil rouge che potrebbe legarli: il Fondo Pasolini che Laura Betti volle, e con tenacia continuò a far vivere.

La relazione dialettica tra tutte le specifiche discipline, pur essendo 'virtuale' prefigura un' esperienza importante per definire il percorso che un'opera cinematografica deve compiere per arrivare ad una sua compiutezza.