“Si è svolto il 3 settembre al Lido di Venezia, l’incontro / conferenza stampa del Centro Sperimentale di Cinematografia dedicato alle attività presentate al Festival e alle novità “
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a) Sviluppo dell'arte e della tecnica cinematografica e audiovisiva, attraverso la ricerca, la sperimentazione, la produzione, l'attività di alta formazione, perfezionamento e aggiornamento, svolgendo iniziative di avanguardia e curando la promozione e il coordinamento di iniziative di formazione sul territorio nazionale, anche in collaborazione con istituti pubblici e privati e con le università, e, mediante intese, con le Regioni e i Comuni;
Molte e variegate le attività presentate dal Centro Sperimentale alla Mostra del Cinema di Venezia:
Diploma Honoris Causa del CSC a Giancarlo De Cataldo
In occasione dell'incontro organizzato dal Centro Sperimentale di Cinematografia all'Hotel Excelsior del Lido di Venezia il 3 settembre alle ore 11.30 presso l'Italian Pavilion, piano spiaggia, è stato conferito il diploma honoris causa in sceneggiatura allo scrittore e sceneggiatore GIANCARLO DE CATALDO. Questa la motivazione per il conferimento del prestigioso riconoscimento allo scrittore-magistrato:
Sospeso tra realtà e mito, tra ricostruzione dei fatti e creazione narrativa, Giancarlo De Cataldo racconta l'Italia da una prospettiva privilegiata: giudice alla Corte d'Assise di Roma, scorrono sotto i suoi occhi crimini e criminali, ma il suo sguardo percepisce malesseri reconditi e vicende umane, che la sua penna trasforma in romanzi avvincenti, dove solo la discesa agli inferi può spingere il lettore a un raggio di luce. O di verità. Il cinema e la televisione devono molto ai soggetti e alle sceneggiature di questo giudicescrittore, che con Romanzo criminale ha tracciato la strada verso nuove forme espressive e con Suburra ha svelato il volto nascosto della Roma post-imperiale.
Il nuovo sito internet del CSC
Il nuovo sito internet del CSC
In occasione della Mostra di Venezia è stato presentato il nuovo sito web del CSC, totalmente rinnovato, trasformato e arricchito di nuovi contenuti, che si aggiunge all'appena inaugurato portale del cinema muto italiano (www.ilcinemamuto.it), quest'ultimo realizzato con il sostegno della Direzione Generale per il Cinema del MiBACT e in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, l'AIRSC (Associazione Nazionale per le Ricerche di Storia del Cinema), la Cineteca del Friuli, la Fondazione Cineteca Italiana e la Cineteca di Bologna. Il progetto del nuovo sito (www.fondazionecsc.it) è stato realizzato con risorse interne al CSC da un gruppo di lavoro coordinato da Stefano Iachetti.
I film restaurati
Tre giganti del passato, quattro speranze per il futuro. La presenza del Centro Sperimentale di Cinematografia alla 74.a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia guarda a ieri, oggi e domani, come è giusto per un'istituzione che forma i cineasti del futuro e al contempo conserva, restaura e diffonde la memoria e la conoscenza del cinema del passato. Michelangelo Antonioni, Alessandro Blasetti e Giuseppe De Santis sono i grandi cineasti riproposti sugli schermi del Lido nella sezione Venezia Classici.
1. Il deserto rosso di Michelangelo Antonioni (1964), è stato presentato il 31 agosto alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, on. Dario Franceschini, di Enrica Fico Antonioni e Adriana Chiesa Di Palma, e di Luciano Tovoli e Federico Savina.
«Ho cercato di sfruttare ogni minima risorsa narrativa del colore in modo che entrasse in armonia con lo spirito di ogni scena, di ogni sequenza. La concordanza tra certi nuovi modi di utilizzare il colore nel cinema moderno - penso per esempio a Resnais, a Bergman - non è casuale. È un'esigenza che abbiamo sentito contemporaneamente perché è legata all'espressione della realtà del nostro tempo […]. Non ho mai pensato: "Adesso metto un blu accanto a un marrone". Ho voluto che l'erba attorno al casotto sul canale fosse colorata per accentuare quel senso di desolazione, di morte. Bisognava rendere una certa verità del paesaggio». (Michelangelo Antonioni).
Restauro realizzato in 4K a partire dai negativi scena e colonna messi a disposizione da RTI-Mediaset. La correzione del colore è stata supervisionata presso il laboratorio Fotocinema dal direttore della fotografia Luciano Tovoli al fine di restituire al film il cromatismo ed il tono fotografico voluti all'epoca da Michelangelo Antonioni e Carlo di Palma. L'acquisizione ed il restauro del suono sono stati realizzati presso il laboratorio del Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale sotto la supervisione di Federico Savina.
2. Non c'è pace tra gli ulivi di Giuseppe De Santis (1950), in programma il 3 settembre, h. 15, presenti Gordana Miletic De Santis e Giuseppe Lanci e Federico Savina che hanno collaborato al restauro.
Nel centenario della nascita di De Santis è possibile rivedere il film nel quale si realizza appieno la sua idea di "realismo": le tematiche del dopoguerra care al neorealismo incontrano la tragedia greca, in una messinscena stilizzata che mescola le suggestioni del grande cinema americano e dei maestri sovietici. Ovvero, di tutti i grandi amori cinematografici del regista ciociaro. Il film narra le vicende del pastore Francesco Dominici che, tornato dalla guerra, cerca invano lavoro nella sua terra segnata dagli eventi bellici. Una notte, per vendicarsi di un furto di pecore subito dalla sua famiglia e perpetrato dal losco Agostino Bonfiglio, arricchitosi con la borsa nera e l'usura, va a riprendersi le sue pecore con l'aiuto della sua innamorata Lucia e della sorella Maria Grazia, ma viene denunciato e arrestato.
Il restauro è stato realizzato a partire dai negativi scena e colonna messi a disposizione da CristaldiFilm di Zeudi Araya e Massimo Cristaldi. Le lavorazioni sono state eseguite presso il laboratorio Fotocinema di Roma. L'originario tono fotografico del film è stato ricostruito con la supervisione del direttore della fotografia Giuseppe Lanci.
In occasione della del restauro di Non c'è pace tra gli ulivi del grande regista che fu allievo e poi docente per molti anni presso la Scuola Nazionale di Cinema, è stato ripubblicato in edizione largamente ampliata il volume Giuseppe De Santis. La trasfigurazione della realtà a cura di Marco Grossi, edito dal CSC e dall'Associazione Giuseppe De Santis (Edizioni Sabinae 2017, pp. 415). Verrà inoltre presentato il volume Non c'è pace tra gli ulivi, un neorealismo postmoderno, a cura di Vito Zagarrio, edito da CSC e Associazione De Santis.
3. La lunga strada del ritorno di Alessandro Blasetti (1962) è stato presentato il 5 settembre. Si tratta della prima trasmissione televisiva realizzata da Blasetti: un toccante reportage sui reduci italiani della Seconda guerra mondiale, che raccontano le drammatiche vicende dei nostri soldati sui vari fronti. Grande sperimentatore di innovative forme audiovisive, Blasetti compone un affresco su un periodo drammatico della nostra storia recente, alternando materiali di repertorio a testimonianze personali, tra cui spicca quella di un sergente maggiore che ricorda la ritirata di Russia, sorpreso in un'osteria di montagna, tra compaesani ed ex commilitoni: il grande scrittore Mario Rigoni Stern. Blasetti è stato il più importante uomo di cinema dell'Italia fascista, non solo per i capolavori girati negli anni Trenta ma anche per il decisivo contributo alla nascita e alla costruzione degli enti statali voluti per il cinema dal regime, dal Centro Sperimentale a Cinecittà. Nel dopoguerra, come scrisse Carlo Lizzani, "da vero liberale cominciò a prodigarsi per la difesa del cinema italiano di ogni tendenza dalle censure e dai conformismi di quei primi anni del dopoguerra".
La trasmissione La lunga strada del ritorno è stata recuperata da RAI Teche e restaurata in digitale in collaborazione con l'Archivio Nazionale Cinema d'Impresa di Ivrea del CSC. Originariamente divisa in tre puntate, è stata digitalizzata in 2k a partire dai negativi in 16mm e in seguito montata in unico blocco. La pulizia digitale è stato eseguita con i software Phoenix Refine e DaVinci. Al restauro ha collaborato il CIAN, l'Archivio Nazionale del Cinema d'Impresa sorto nel 2006 in convenzione tra il Centro Sperimentale di Cinematografia, la Regione Piemonte, il Comune di Ivrea e Telecom Italia Spa.
I film degli allievi della Scuola Nazionale di Cinema
Letizia Lamartire, Elio Di Pace e Hleb Papou sono i tre allievi del CSC i cui cortometraggi fanno parte del programma della SIC@SIC, la sezione della Settimana della Critica dedicata al "Short Italian Cinema". Piccole italiane di Letizia Lamartire (in proiezione il 3 settembre alle 14 e il 4 alle 9) e Il legionario di Hleb Papou (passato il 2 settembre) sono saggi di diploma; Le visite di Elio Di Pace (proiettato il 1° settembre) è un saggio di primo anno.
Giovanni Totaro è il diplomato della Sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia il cui lungometraggio Buon inverno - Happy Winter (91') è stato presentato in Sala Grande il 6 settembre fra i titoli non-fiction della sezione Fuori Concorso. Il film è una rielaborazione del brillante saggio di diploma con cui Totaro concluse a Palermo nel 2015 il suo triennio di studi in Cinema Documentario.
Altre informazioni sui restauri in corso della Cineteca Nazionale
Il restauro di Miseria e nobiltà, con Totò e Sophia Loren, diretto da Mario Mattoli nel 1954 a partire dalla commedia di Eduardo Scarpetta, sarà presentato in anteprima al Teatro San Carlo di Napoli il prossimo 9 ottobre e successivamente alla Festa del Cinema di Roma 2017 che ha in programma anche la proiezione del restauro di Dillinger è morto di Marco Ferreri (1969), quest'ultimo in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà col quale la Cineteca Nazionale sta lavorando per i restauri di Ossessione di Luchino Visconti (1943), Il medico della mutua di Luigi Zampa (1968), Fumo di Londra di Alberto Sordi (1966) e di un film di Paolo e Vittorio Taviani.
Vittorio Storaro è da tempo al lavoro, inoltre, per il restauro di Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci (1972), con Marlon Brando, Maria Schneider, Jean-Pierre Léaud.
CSC Production
Il 2017 è stato un anno ricco di premi e riconoscimenti per la CSC Production oggi impegnata nella produzione di altri due film di debutto.
In particolare La ragazza del mondo, opera prima di Marco Danieli realizzata con la collaborazione di RAI Cinema in concorso alle Giornate degli Autori del Festival di Venezia 2016, ha girato il mondo di festival in festival raccogliendo numerosi premi e riconoscimenti.
Attualmente la CSC Production si sta dedicando alla post produzione del lungometraggio d'esordio di Alessandro Tamburini, Ci vuole un fisico, girato a Modena e provincia, scritto dallo stesso Tamburini e da Ciro Zecca e Gianluca Ansanelli, interpretato dall'ex allieva Anna Ferraioli oltre che dallo stesso regista, con la fotografia di Roberto Cimatti. Anche questo film è stato realizzato con Rai Cinema, con il sostegno del MiBACT, della Regione Emilia-Romagna, la collaborazione di Margutta Digital International, Apapaja-Produzioni cinematografiche e l'apporto di Gruppo Sugarper la colonna sonora. L'autore scelto per questo film è Tony Canto che ha composto, oltre alla colonna sonora, un pezzo originale interpretato dalle Sorelle Marinetti.
Tra i nuovi progetti previsti per la stagione 2017-18 è in preparazione Saremo giovani e bellissimi, film d'esordio della regista Letizia Lamartire, ex allieva CSC il cui saggio di diploma Piccole italiane, selezionato dalla SIC per Venezia, è stato scelto anche per rappresentare la SNC agli Student Academy Awards 2017. La sceneggiatura del film è di Marco Borromei, Anna Zagaglia e Letizia Lamartire, con la collaborazione di Federica Pontremoli. Al momento la regista sta completando il casting e ha cominciato a lavorare con la protagonista, Barbora Bobulova. In considerazione della fondamentale presenza della musica nel film, Gruppo Sugar ha scelto come compositore e produttore musicale Matteo Buzzanca, uno degli autori più affermati nel panorama musicale italiano. Tra i partner del progetto, insieme a RAI Cinema e alla Regione Emilia Romagna, anche Apapaja, Margutta Digital International, DO Consulting di Daniele Orazi, AnnaMode Costumes e F.lli Cartocci.
CSC NEWS
La Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, presieduta da Felice Laudadio, direttore generale Marcello Foti, è tra le più antiche istituzioni di alta formazione, conservazione e ricerca nel campo della cultura cinematografica, e certamente è la più celebre, anche all'estero. Le sue principali finalità sono:
a) Sviluppo dell'arte e della tecnica cinematografica e audiovisiva, attraverso la ricerca, la sperimentazione, la produzione, l'attività di alta formazione, perfezionamento e aggiornamento, svolgendo iniziative di avanguardia e curando la promozione e il coordinamento di iniziative di formazione sul territorio nazionale, anche in collaborazione con istituti pubblici e privati e con le università, e, mediante intese, con le Regioni e i Comuni;
b) Conservazione, incremento, restauro e promozione, in Italia e all'estero, del patrimonio culturale cinematografico, anche mediante convenzioni con enti, istituzioni ed associazioni culturali, scuole e università;
c) Ricerca e sperimentazione di nuovi metodi e tecnologie, nonché di linguaggi innovativi in tutti i campi connessi alla cinematografia e agli audiovisivi da rendere accessibili ai nuovi autori e alle professionalità emergenti, anche attraverso iniziative di formazione interne alla struttura o partecipazione ad attività di formazione esterne alla stessa.
La Scuola Nazionale di Cinema,preside Caterina D'Amico,ha la sede principale a Roma e sedi distaccate in Abruzzo, Lombardia, Piemonte e Sicilia. La SNC si pone come missione lo sviluppo dell'arte e della tecnica cinematografica ai massimi livelli, per mezzo di ricerca, sperimentazione, produzione e attività didattica. Costituisce un incubatore culturale in cui confluiscono tutti i tipi di operatori nel campo della cinematografia: produttori, registi, fotografi, sceneggiatori, scenografi, costumisti, attrici e attori, montatori, musicisti e tecnici del suono oltre ad esperti della cinematografia digitale, docenti, studenti e studiosi di tutto il mondo.
La Cineteca Nazionale, conservatrice Daniela Currò,è uno tra i maggiori archivi cinematografici europei ricco di oltre 120.000 pellicole compreso il patrimonio dell'Archivio Nazionale del Cinema d'Impresa di Ivrea. Alla conservazione di questo prezioso patrimonio, la Cineteca Nazionale affianca un'intensa attività di diffusione culturale, con una propria programmazione presso il cinema Trevi di Roma e mettendo a disposizione di manifestazioni nazionali e internazionali prive di finalità commerciali parte del patrimonio conservato (catalogo di circolazione). La Cineteca Nazionale è impegnata nel restauro del cinema italiano: ogni anno vengono restaurati e riproposti sia grandi capolavori sia opere "minori", nel rispetto della complessa articolazione della nostra cinematografia.
La CSC Production, direttore generale Elisabetta Bruscolini,nasce a Roma nel 2008 quale società di produzione del CSC, realizza i film degli allievi della SNC - cortometraggi, lungometraggi e documentari - coproduce, ricerca sponsorizzazioni e collaborazioni per sostenere i lavori di allievi ed ex allievi, in particolare aiutandoli a realizzare l'opera prima. La CSC Production si occupa anche della diffusione dei film nei festival nazionali e internazionali, nelle sale cinematografiche, sulle reti televisive e sul web.
Per ulteriori informazioni:
Alberto Crespi, responsabile Stampa e Comunicazione del CSC - comunicazione@fondazionecsc.it
www.fondazionecsc.it
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