Si è spento all'età di 73 anni Vincenzo Cerami, scrittore, giornalista, sceneggiatore e drammaturgo italiano. Nel 1999 è stato candidato all'Oscar per la sceneggiatura de La vita è bella di Roberto Benigni. È stato docente di scrittura creativa al Centro Sperimentale di Cinematografia. Nato a Roma il 2 novembre 1940 da genitori siciliani, frequenta le scuole medie a Ciampino, avendo come insegnante Pier Paolo Pasolini che gli trasmette l'amore per la letteratura, la poesia e il cinema. Tra i due nasce una amicizia e una stima reciproca, tanto che Cerami lavora come aiuto regista di diversi capolavori pasoliniani: Comizi d'amore (1965), Uccellacci e uccellini (1966), La terra vista dalla luna, episodio del film Le streghe (1967). Ed è stato proprio Pasolini ad interessarsi alla pubblicazione del suo primo libro Un borghese piccolo piccolo, uscito però nel 1976, dopo la sua morte, con la prefazione di Italo Calvino, e diventato un celebre film di Mario Monicelli con Alberto Sordi. Il suo esordio come sceneggiatore è con un film di genere, il western cupo El Desperado (1967) di Franco Rossetti. In oltre 40 anni ha scritto film impegnati per artisti come Bellocchio, Amelio, Benigni, Monicelli, Scola e commedie mai banali o volgari per Francesco Nuti, Antonio Albanese, Giovanni Veronesi e per il figlio Matteo: l'ultima è Tutti al mare (2010), sorta di omaggio - rivisitazione a Casotto (1977) di Sergio Citti e di cui Cerami aveva scritto la sceneggiatura. Intellettuale a 360 gradi, sensibile, dallo sguardo acuto e profondo, ha spaziato su ogni forma d'arte: dal cinema al romanzo, dai racconti musicali, realizzati con l'amico Nicola Piovani, alle pièces teatrali. Il suo ultimo appello è stato in difesa della cultura alla quale ha dedicato l'intera sua esistenza: «La nostra speranza è che lo Stato e le imprese decidano insieme di investire sulle bellezze d'Italia e prendano coscienza che la cultura, il talento, la fantasia sono una risorsa reale».
"“E’ scomparso Vincenzo Cerami”
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