Regista, sceneggiatore e attore cinematografico, partigiano nelle montagne bergamasche, dopo la laurea in Lettere si dedica all'attività di giornalismo e critico per «La cittadella» di Bergamo; pubblica i suoi racconti su «Il Politecnico» diretto da Elio Vittorini e partecipa alla vita culturale romana a fianco di Ennio Flaiano. Passato al cinema si segnala come uno dei migliori documentaristi degli anni Cinquanta. A Roma diventa aiuto regista di Valerio Zurlini, Ettore Giannini e Francesco Rosi, attore nei film La dolce vita (1960) di Federico Fellini e Signore & Signori (1966) di Pietro Germi. Dirige tre lungometraggi: Se sei vivo spara (1967), spaghetti-western epocale; La morte ha fatto l'uovo (1968), giallo sui generis e il gotico Arcana (1972), scrivendo i suoi tre film di culto in coppia con Franco Arcalli, che ne ha curato anche il montaggio. Dal 1979 lavora per la televisione, dirigendo fra gli altri L'uomo della sabbia (1975), Vampirismus (1982) e Il segno del comando (1989), remake dell'omonimo sceneggiato del 1971.
Tra i suoi cortometraggi ricordiamo gli otto che spaziano dall'horror al fantasy: Doctor Schizo e Mister Phrenic (2002); Lettera da Salamancae Tatatatango (2003); Mysterium Noctis (2004); Repressione in città e Vacanze con Alice (2005); Visitors (2006). Tra i suoi numerosi scritti citiamo i 15 racconti sul tema della Resistenza pubblicati in Uomini e Comandanti (Einaudi, 2014).
Il fondo, donato al CSC nel 2015 dalla moglie Diana Donatelli, è costituito da settantatre tra soggetti, trattamenti e sceneggiature; circa cinquanta lettere della sua attività lavorativa; otto testate di riviste; rassegna stampa e documentazione sui suoi film; articoli sulla sua attività editoriale e cinematografica; i suoi scritti, alcuni manoscritti e inediti, anche degli anni quaranta.
Tra gli scritti oltre a quelli cinematografici, ci sono anche testi letterari che confermano la finezza di stile dell'autore, la sua capacità di penetrare il proprio tempo e l'acutezza psicologica.
"
Condividi