Mario Monicelli è stato indiscutibilmente uno dei grandi "Autori", con la maiuscola, del nostro cinema. Con i suoi film, sia comici sia drammatici, ha raccontato l'Italia con uno sguardo acuto, penetrante, beffardo e originale. La commedia è stata spesso snobbata dalla critica italiana, salvo poi essere apprezzata in Francia e in America (I soliti ignoti ha avuto ben due remake hollywoodiani), ma è arrivato il momento di dire che è grande cinema, senza bisogno di ulteriori aggettivi.
Mario Monicelli è stato un uomo ruvido, simpatico e straordinario, che molti di noi hanno conosciuto e apprezzato, anche se non è mai stato docente del Centro Sperimentale (amava i giovani ma forse non voleva insegnar loro nulla, preferiva imparare da loro).
Mario Monicelli è morto il 29 novembre del 2010, a 95 anni, quindi nel 2020 ricorrerà il decennale della sua scomparsa.
Il Centro Sperimentale di Cinematografia ha pertanto deciso di dedicare a Mario Monicelli il prossimo numero della rivista «Bianco e nero», il primo in uscita nel 2020, e di allestire una grande mostra fotografica e una vastissima retrospettiva dei suoi film. Dopo i numeri della nostra rivista dedicati ad Andrea Camilleri, Alberto Sordi, Piero Tosi e Bernardo Bertolucci, cercheremo di rileggere l'artista e l'uomo Monicelli in modo originale. Raccoglieremo testimonianze di amici e collaboratori e chiederemo a storici e intellettuali - non solo a critici cinematografici - di ripensare la sua opera e di inquadrarla nella storia del nostro Paese.
Faremo un numero di "Bianco e nero", in fase avanzata di preparazione, che a Mario sarebbe piaciuto leggere.
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