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Il CSC – Cineteca Nazionale presenta alla Festa del Cinema di Roma e ad Alice nella città i restauri de Il giovedì di Risi e di Sei donne per l’assassino di Bava con i relativi dossier a cura di Steve Della Casa e Mario Sesti
Centro Sperimentale di Cinematografia
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14 Ottobre 2024

 

“Un film diverso dagli altri, di una delicatezza abbastanza inusuale, forse è stata quella la cosa che ha un po' spiazzato e sorpreso il pubblico (…)”

(Marco Risi su Il giovedì)

*
“La soggettiva dell’assassino, oppure lo stesso assassino con i guanti neri, un cappello e la maschera che non ne rende riconoscibile il volto:
ecco, non è possibile vedere su uno schermo tutti questi elementi prima del film di mio padre. E’ un film che ha fatto scuola”
(
Lamberto Bava su Sei donne per l’assassino)

Alla 19° edizione della Festa del Cinema di Roma e della 22° edizione di Alice nella Città, Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale presenterà due restauri in anteprima mondiale: Il giovedì di Dino Risi (Alice nella città, sezione “Quei ragazzi”, realizzato in occasione del centenario di Walter Chiari, protagonista del film) e Sei donne per l’assassino di Mario Bava (Festa del Cinema di Roma, sezione “Storia del cinema”).  

La première de Il giovedì (1967) di Dino Risi si svolgerà al cinema Adriano di Roma, il 19 ottobre alle 20.30, alla presenza di Marco Risi, Simone Annicchiarico, Roberto Ciccolini e Milena Vukotic. Il restauro è stato realizzato nel 2024 dal Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale in collaborazione con l’avente diritto Compass Film. Per il restauro sono stati utilizzati il negativo originale per la scena e un positivo sonoro per la colonna. Laboratorio: Studio Cine S.r.l.Passando a Sei donne per l’assassino (1964) di Mario Bava, la proiezione ufficiale sarà il 22 ottobre alle 21.45 alla Casa del Cinema, alla presenza di Lamberto Bava. Il restauro è stato realizzato dal Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale in collaborazione con l’avente diritto Compass Film. Sono stati utilizzati il negativo scena e colonna originali. Lamberto Bava ha supervisionato la color correction. Laboratorio: Studio Cine S.r.l.

In occasione delle due anteprime, CSC – Cineteca Nazionale ha realizzato inoltre due dossier dedicati ai restauri, a cura di Steve Della Casa e Mario Sesti e scaricabili qui sulla destra in PDF e qui a seguire in versione sfogliabile:

Il giovedì
Sei donne per l'assassino

Il giovedì viene ingiustamente considerato uno dei film “minori” di Dino Risi, ma è diventato nel tempo sempre più attuale per le dinamiche familiari che racconta con leggerezza e una punta di malinconia – come ha raccontato Gianluca Giannelli, co-direttore artistico di Alice nella città. Nel dossier dedicato a Il giovedì sono presenti interviste esclusive a Marco Risi, Simone Annicchiarico, Ezio Greggio, e riflessioni e testimonianze, denominate “istantanee”, firmate da critici e storici del cinema. Il giovedì  è una “perla nascosta nella sterminata filmografia del regista che più di tutti ha saputo dipingere pregi e difetti degli italiani” – scrive Caterina Taricano – (…) “Ne Il giovedì, inoltre, vita vera e finzione si intrecciano in un curioso cortocircuito esistenziale che unisce il vissuto del regista, quello del personaggio protagonista e quello del suo interprete. L’ alter ego di Risi è Walter Chiari, che sullo schermo si chiama proprio come lui, Dino. Negli anni in cui il divorzio era ancora lontano, ma si sperimentavano le prime separazioni, il regista sceglie di affidargli, forse, sentimenti e difficoltà che appartenevano anche alla sua storia personale”.

Diretto daMario Bava, il maestro di Dario Argento, Sei donne per l’assassino rappresenta il film che ha aperto in Italia il filone del thriller; nel relativo dossier sono intervistati, tra le numerose interessanti voci critiche, Dario Argento e Lamberto Bava. Il maestro Dario Argento sul film: “Sei donne per l’assassino usa il colore in modo straordinario, è un film perfetto (…) Mario Bava è considerato in tutto il mondo uno dei maestri del nostro cinema, e qui, forse per stolto provincialismo, o per intrighi politico-salottieri, soltanto un abile artigiano che stentava ad avere credito presso i produttori per i suoi film. Inverosimile situazione”.

Scrivono gli autori Gerald Duchaussoy e Romain Vandestichele: (…) In Bava questa ricerca estetica così fiammeggiante non è solo un esercizio di stile, ma un modo per superare i confini del genere ed elevare il suo “giallo” ad arte visiva. É proprio questo sguardo estetico (dell’autore, ma anche dello spettatore) a rendere Sei donne per l’assassino un film che va oltre il genere per assumere una valenza universale: la ricerca di beltà nell’orrore, l’elevazione dell’immagine come forma di spettacolo.

E osserva il giovane regista Paolo Strippoli, ex allievo di Regia al CSC: (…) chissà se per il primo, storico, omicidio di Scream, Wes Craven ha guardato all’uccisione di Isabella, che all’inizio del film di Bava viene rincorsa in un giardino e poi trascinata morente sull’erba, proprio come la Casey Becker di Drew Barrymore. Nel terzo omicidio di Sei donne, poi, la vittima riesce addirittura a sfilare la maschera al suo assassino, scoprendone l’identità, ma Bava decide di negarla al pubblico, restando con la macchina da presa puntata sul volto ferito e incredulo della vittima, che evidentemente lo riconosce. Anche questa è una scelta che Craven riproporrà nel debutto omicida di Ghostface”.

Entrambi i dossier si chiudono con le note di restauro a cura di Sergio Bruno, Responsabile Area Preservazione e restauro del CSC.