Il Centro Sperimentale di Cinematografia collabora a “La Settimana della Cultura Italia Cina”, una rassegna di eventi dedicati al dialogo interculturale tra Italia e Cina che si svolgerà a Roma dal 25 novembre al 1° dicembre. L’iniziativa, nata in occasione del 700° anniversario della morte di Marco Polo (simbolo di scoperta e scambio culturale tra Oriente e Occidente), è realizzata da Associna in collaborazione con Guang Hua Cultura & Media Italia ed è patrocinata dalla Presidenza dell’Assemblea Capitolina.
Il Centro Sperimentale di Cinematografia, designato come uno dei luoghi simbolo della capitale, sarà coinvolto nelle celebrazioni con la realizzazione della mostra fotografica “Da Marco Polo a L'ultimo imperatore. La Cina vista dal Cinema Italiano” e ospitando nella storica Aula Magna nella sede di via Tuscolana un attuale dialogo culturale attraverso la proiezione di due film a confronto.
Scarica l'invito
Il programma completo de “La Settimana della Cultura Italia Cina” è stato presentato il 21 novembre a Palazzo Merulana (nel Rione Esquilino, quartiere simbolo di multiculturalismo). La conferenza è stata moderata da Momoka, influencer di origini cinesi; dopo i saluti istituzionali di Giulia Silvia Ghia Assessore I Municipio di Roma, Letizia Casuccio Presidente della DMO Es.Co-La porta di Roma e Lucia King Presidente Comitato di Rappresentanza Cinese in Italia, sono intervenuti Liliana Liao Referente Lazio e Coordinamento Arte, Cultura e Accademia di Associna, l’Avv. Vittorio Siciliani de Cumis Legal Affairs & Institutional Relations Guang Hua Cultura & Media Italia e Marco Wong Presidente Onorario di Associna. Durante l’incontro alcuni artisti di live painting hanno realizzato dei lavori dedicati alla figura a Marco Polo. Per il CSC è intervenuta l’Arch. Antonella Felicioni,Responsabile Area Archivio Fotografico e Iconografico - Mostre del CSC – Cineteca Nazionale: «La Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia è un elemento culturale dalle due anime: la Cineteca Nazionale e la Scuola Nazionale di Cinema, e nella sua mission rientrano la tutela degli archivi e la formazione delle nuove generazioni di cineasti. Siamo orgogliosi di aver partecipato a questa iniziativa con una mostra incentrata su Marco Polo, un importante “ponte d’aggancio” cinematografico nel rapporto tra Italia e Cina (…) La mostra apre con una videogallery che racconta il backstage di Marco Polo, dunque proponendo elementi digitali fruibili anche dalle nuove generazioni. E’ fondamentale essere aggiornamenti sulle nuove tecnologie, nuovi strumenti e nuove possibilità ma è altrettanto fondamentale comprendere che il futuro prende le mosse dal nostro passato e dalle nostre tradizioni. Ci auguriamo che per il pubblico possa essere un’esibizione coinvolgente e che l’immagine resti sempre l’elemento “cardine” grazie al quale poter trasmettere dei contenuti forti».
Le attività del CSC nell’ambito de “La Settimana della Cultura Italia Cina”
Lunedì 25 novembre ore 17.30, ingresso libero e gratuito
(Istituto di Cultura Cinese in Italia, via degli Scipioni 241)
Mostra fotografica “Da Marco Polo a L'ultimo imperatore. La Cina vista dal Cinema Italiano” organizzata dal Centro Sperimentale di Cinematografia con l'Istituto Cinese di Cultura in Italia su due importanti film che hanno svelato al mondo occidentale una Cina non stereotipata, proprio grazie alla magia del cinema: Marco Polo (1982) di Giuliano Montaldo e L’ultimo imperatore (1987) di Bernardo Bertolucci. L’esibizione sarà costituita da una videogallery e un backstage sullo sceneggiato Marco Polo di Montaldo e da una mostra fotografica sul film L’ultimo imperatore di Bertolucci.
Quando il cinema italiano ha posato il suo sguardo sulla Cina lo ha fatto in grande assumendo le connotazioni estetiche ed economiche di un vero kolossal. Marco Polo di Montaldo, oltre ad aver rivoluzionato il linguaggio televisivo e per l’alta spettacolarità, ed essere stato trasmesso in 46 paesi, rappresenta la prima collaborazione tra una televisione occidentale ed una cinese. Per l’evento, il CSC – Cineteca Nazionale mette a disposizione un prezioso e raro backstage del film proveniente dal Fondo Pasqualino De Santis. Constestualmente, l’Archivio Fotografico e Iconografico del CSC – Cineteca Nazionale propone una videogallery di foto dal set di Marco Polo provenienti dal Fondo Ferzetti, Fondo Pasqualino De Santis e Fondo Equipe Reporters.
L’ultimo imperatore, segna un riscatto dei film storici grazie al successo di pubblico e di critica in tutto il mondo e al trionfo alla Notte degli Oscar. La mostra fotografica dedicata al film – anch’essa curata dall’Archivio Fotografico e Iconografico del CSC – Cineteca Nazionale –sembra catapultarci dentro la Città Proibita grazie alla naturalezza delle foto di scena. Il materiale iconografico proviene dal Fondo Reporters Associati e dal Fondo Equipe Reporters. Il fotografo di scena di Reporters Associati è Angelo Novi, mentre per gli Equipe Reporters è Manuel Diaz.
Mercoledì 27 novembre ore 14.00, ingresso libero e gratuito
(Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, via Tuscolana 1520)
Dialogo culturale attraverso due proiezioni a confronto, Kill Mobile (2018) di Miao Yu proposto scelto dall’Ambasciata Cinese Di Roma e Perfetti Sconosciuti (2016) di Paolo Genovese scelto dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Due film con lo stesso tema, l’uso e l’abuso del cellulare, per un incontro moderato dal docente Flavio De Bernardinis con gli allievi del CSC - Scuola Nazionale di Cinema.
Quando il cinema diventa pretesto ideale per uno scambio culturale, si può creare un ponte miracoloso anche e soprattutto tra due civiltà, quella italiana e quella cinese, così lontane e (forse) così vicine attraverso due film che parlano di comunicazione ma anche d’incomunicabilità. Come? Ma naturalmente con il cellulare, vera “scatola nera” dell’umanità. Due film con lo stesso tema a confronto per un incontro moderato dal docente Flavio De Bernardinis con gli allievi della Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia. Sarà così diverso l’uso e l’abuso del cellulare tra Italia e Cina? Agli spettatori l’ardua sentenza.
Condividi