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“Per la retrospettiva “La situazione comica (1934-1988)”, 7 ottobre serata omaggio a Riccardo Pazzaglia”
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E' in corso al cinema Trevi, fino al 10 ottobre, la retrospettiva "La situazione comica (1934-1988)" della 67ª Mostra di Venezia, organizzata dal CSC-Cineteca Nazionale, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e curata da Marco Giusti, Domenico Monetti, Luca Pallanch. E' in questo contesto che si inserisce la serata del 7 ottobre, un omaggio a Riccardo Pazzaglia con proiezione di L'onorata società  (1961), soggetto sceneggiatura e regia di Riccardo Pazzaglia, con Domenico Modugno, Rosanna Schiaffino, Vittorio De Sica, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Loris Bazzocchi, e del corto Sola andata (1997) di Roberto Campagna, interpreti Riccardo e Massimiliano Pazzaglia. Saranno presenti in sala il figlio del regista, Massimiliano Pazzaglia, attore, e la moglie Rosy Pazzaglia.
 
giovedì 7
ore 17.00
Eccezzziunale…veramente (1982)
Regia: Carlo Vanzina; soggetto e sceneggiatura: Enrico Vanzina, C. Vanzina, Diego Abatantuono; fotografia: Alberto Spagnoli; scenografia: Giovanni Natalucci; costumi: Marina Straziota; musica: Detto Mariano; montaggio: Raimondo Crociani; interpreti: Diego Abatantuono, Massimo Boldi, Stefania Sandrelli, Teo Teocoli, Anna Melato, Ugo Conti; origine: Italia; produzione: Cinemedia; durata: 100'
Film diviso in tre episodi ambientati nel mondo del calcio. Donato, capo degli ultras milanisti si scontra con il capo degli interisti e lo manda in ospedale. Per sedurre la fidanzata dell'interista in coma, è costretto a rinnegare la sua fede. Franco, un appassionato di calcio, è convinto di aver fatto 13. Si dà alla bella vita. In realtà è uno scherzo orchestrato dai suoi amici. Tirzan, camionista juventino, per seguire la sua squadra in transferta, si fa rubare il mezzo a Parigi. «I miei personaggi dicono "viulenza", fanno quattro passi, vanno in discoteca, dove non si riesce a parlare, escono, vanno allo studio, urlano. Canali per sfogare repressioni. Malinconia di non avere molti interessi. Ma non è mica colpa loro. Io sono in sintonia con loro. Vedo la tv come la vedono loro. Conosco i luoghi comuni. Filtro quello che filtrano loro. Poi ci metto il mio spirito, tiro fuori da questo bombardamento di informazioni quello che penso faccia ridere» (Abatantuono).
 
ore 19.00
Fracchia la belva umana (1981)
Regia: Neri Parenti; soggetto: Gianni Manganelli; sceneggiatura: G. Manganelli, Leo Benvenuti, Piero De Bernardi, Paolo Villaggio, N. Parenti; fotografia: Alberto Spagnoli; scenografia: Giantito Burchiellaro; costumi: Mario Ambrosino; musica: Fred Bongusto; montaggio: Sergio Montanari; interpreti: P. Villaggio, Lino Banfi, Anna Mazzamauro, Francesco Salvi, Massimo Boldi, Gigi Reder; origine: Italia; produzione: Maura International Film, Capital; durata: 100'
Il geometra Fracchia viene arrestato dalle forze dell'ordine che lo credono il pericoloso bandito soprannominato "la belva umana". Scoperto di essere malauguratamente un sosia, riceve un lasciapassare che attesta la sua vera identità. Ma, tornato a casa, trova ad attenderlo proprio "la belva umana" che gli ruba il prezioso "documento".«La differenza tra Fantozzi e Fracchia (Fracchia nasce prima, in televisione) è che il primo è un po' marionetta, il secondo un caso patologico. La storia di Fracchia è la storia di una nevrosi effettiva nei confronti di ogni tipo (le donne, i superiori, ecc.) che si manifesta con i tic (contrazioni spasmodiche, afonia per tensione delle corde vocali fino al marasma, la sudditanza verso i potenti e l'arroganza con i sottoposti). […] Mi ha scritto un grande psichiatra, direttore di un manicomio, spiegandomi che i sintomi di Fracchia sono identici a quelli di certi suoi pazienti» (Villaggio).
 
ore 21.00
Sola andata (1997)
Regia: Roberto Campagna; soggetto e sceneggiatura: Roberto Campagna, Elena de Rosa; fotografia: Andrea Andreini; fonico: Massimiliano Giuliano; montaggio: Vladimiro Gasperin; interpreti: Riccardo Pazzaglia, Massimiliano Pazzaglia, Cleta Yeuillaz; origine: Italia; produzione: Alberto Pisa, Effe Elle 2; durata: 15'
Un ottuso e zelante autista di carro funebre viene disturbato da un fastidioso contrattempo durante il trasporto di una salma. Pur di salvaguardare il buon nome della ditta di famiglia, non perderà tempo nel trovare una soluzione rapida e paradossale al suo problema. «Quando gli autori espressero il desiderio di avere nel corto, oltre a me, anche la partecipazione di mio padre, sorrisi: avrebbe sicuramente rifiutato l'idea di quel tema macabro. Comunque gli promisi di parlargliene. Con mia grande sorpresa, invece, mio padre accettò di interpretare quel ruolo così particolare; lo humour nero e l'ottica dissacrante con cui era vista la morte lo avevano conquistato» (Massimiliano Pazzaglia).
 
a seguire
L'onorata società (1961)
Regia: Riccardo Pazzaglia; soggetto e sceneggiatura: R. Pazzaglia; fotografia: Vaclav Vich; scenografia: Piero Filippone; costumi: Liliana Marinucci; musica: Domenico Modugno; montaggio: Adriana Novelli; interpreti: D. Modugno, Rosanna Schiaffino, Vittorio De Sica, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Loris Bazzocchi; origine: Italia; produzione: Emme Film, Serena Film; durata: 84'
Due picciotti fuggono a Roma perché accusati di aver sedotto le figlie di un capomafia. Si rifugiano in un albergo dove si godono la vita. Raggiunti dai sicari dell'"onorata società" i due sono costretti a tornare in Sicilia per sposare le due ragazze, ma subito dopo sono condannati a morte dalla mafia…«Era una satira della mafia, fatta in epoca non sospetta. Era una mafia che veniva a Roma con i cavalli, fra autostrade, sopraelevate. […] Un film molto esasperato, molto surreale. Passò inosservato, ma io ero contento perché c'era tutto quello che avevo dentro come discepolo di René Clair» (Pazzaglia).
Vietato ai minori di anni 16

 

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