Alina Marazzi è regista di documentari molto peculiari, caratterizzati da una forza poetica ed empatica tanto più forte quanto più attinge alla realtà del privato, sostenuta dalla singolarità dei punti di vista e dalla sapienza di montaggio. Ha lavorato per documentazioni televisive e come aiuto regista per il cinema, principalmente con Giuseppe Piccioni. Ha collaborato con Studio Azzurro sia su progetti cinematografici che installazioni.
Tra le altre attività ha tenuto laboratori audiovisivi all'interno del carcere di San Vittore a Milano e per due anni ha lavorato all'interno del progetto Fabrica con la direzione artistica di Godfrey Reggio. Si è segnalata all'attenzione della critica e del pubblico internazionale con il suo primo film documentario Un'ora sola ti vorrei presentato al Festival di Locarno nel 2002, per la produzione indipendente Venerdì eBartleby Film, con cui ha vinto numerosi premi internazionali, tra i quali: premio per il miglior documentario al Festival di Torino 2002 e al Newport International Film festival (2003), e la menzione speciale della giuria al Festival di Locarno 2002 e al Festival dei Popoli di Firenze 2002. Il film ha avuto una grande circolazione presso pubblici diversi. Una versione in dvd è stata distribuita in libreria per le edizioni Feltrinelli, corredata dal testo in cui la regista racconta le sue motivazioni, le diverse fasi della realizzazione e le scelte di produzione.
Nel 2005 ha realizzato Per sempre sulla vita di alcune comunità di suore di clausura nella nostra contemporaneità. Nel 2007 Vogliamo anche le rose è stato presentato al 60° Festival di Locarno ed è uscito in programmazione nelle sale nel marzo 2008
Il film raccoglie le voci in soggettiva di 3 donne attraverso i loro diari (dagli Archivi di Pieve Santo Stefano), montate alle immagini di film underground coevi, d'archivio e di fondi privati per raccontare quella rivoluzione vissuta e realizzata dalle donne negli anni '60-70.
“INCONTRO CON ALINA MARAZZI”
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