"Duale" di Gianluca Santoni in concorso sezione "Generation +18" al 45° Giffoni Film Festival. Quest'anno il Giffoni Film Festival sceglie un tema che è in sé un obiettivo: destinazioni. Destinazione Giffoni, potrebbe sembrare un gioco di parole. Ma in fondo ogni viaggio è sempre un ritorno a casa, a se stessi, alla propria identità."Ritorno al futuro Giffoni", si potrebbe anche dire parafrasando il titolo del film cult, diretto da Robert Zemeckis. Si viaggia per mettersi in discussione e quindi per autodeter-minarsi. La meta del viaggio ne costituisce il motore, ma quali sono le destinazioni a cui si riferisce il festival? Destinazioni individuali. Quelle dei ragazzi per i quali questa è una prima possibilità di affrancamento dal mondo genitoriale, di libertà seppur "messa in sicurezza". Cercano se stessi in anni in cui "trovarsi" è la meta più ambita. Destinazioni collettive. Nessun eroe viaggia da solo, anche quando di fatto lo è. C'è sempre un mentore a indicargli la strada. A Giffoni i mentori spesso sono costituiti dai film in concorso. Cosa c'è di meglio del buon cinema a indicarti la strada? O di un grande attore che si racconta nella sua esperienza di vita e di lavoro? Non c'è viaggio senza conflitto, inteso nella sua accezione narratologica. Ci si mette in viaggio dovendo rinunciare a delle cose per trovarne delle altre. Meglio partire con una valigia semivuota. E le valigie dei piccoli giurati sono semivuote di esperienze, ma potenzialmente infinite nella capienza. Affinché le destinazioni siano belle è necessario riempirle di bellezza.
"“Duale” di Gianluca Santoni in concorso al 45° Giffoni Film Festival “
"
Condividi