“Giuseppe Rotunno è stato per anni docente e coordinatore del corso di fotografia al CSC”
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Giuseppe Rotunno ha cominciato a far cinema prima ancora che finisse la guerra. Secondo le filmografie, il suo primo lavoro è di assistente operatore nel film di Roberto Rossellini L'uomo della croce (1943). Un film che, guarda caso, anticipava il neorealismo. Poi, negli anni, è diventato uno dei più grandi autori della cinematografia del cinema mondiale. Un artista capace di illuminare Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti nel 1960, e poi di impadronirsi del mondo visionario di Federico Fellini in film come Satyricon, Roma, Amarcord e Il Casanova non può che essere definito un genio. Nel cinema di quell'epoca Fellini e Visconti erano come due partiti: Rotunno era uno dei pochissimi ad avere la doppia tessera! E non dimentichiamo il suo lavoro con registi internazionali come Mike Nichols (Conoscenza carnale), Bob Fosse (All That Jazz), Robert Altman (Popeye), Terry Gilliam (Le avventure del barone di Munchhausen), Sydney Pollack (Sabrina). E non dimentichiamo nemmeno uno dei titoli più amati dal pubblico italiano, il delizioso Non ci resta che piangere diretto a quattro mani da Massimo Troisi e Roberto Benigni.
Rotunno è stato per anni responsabile del corso di fotografia qui al Centro Sperimentale. Ha formato decine e decine di allievi che oggi tengono alta la bandiera dell'arte italiana nel mondo. Oggi Giuseppe Rotunno compie 95 anni: è nato a Roma il 19 marzo del 1923. Tutti noi del CSC gli mandiamo i nostri più cari auguri.
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