Parafrasando il titolo del recente documentario di Adriano Pintaldi Flavio Mogherini. Un autore fuori dal coro, la retrospettiva è dedicata interamente alla sua attività da regista, proposti per la prima volta al Cinema Trevi. Come ha scritto giustamente Andrea Pergolari nel libro Flavio Mogherini scenografo praticamente regista (Aracne, 2009): «Nato ad Arezzo nel 1922, Mogherini era laureato in architettura. E nel cinema, dopo l'iscrizione al CSC era entrato come scenografo; uno dei più prestigiosi della sua epoca. Aveva esordito nel 1947, disegnando scene e costumi per Eleonora Duse di Filippo Walter Ratti. Era puntiglioso e ricco di fantasia, si trovava a suo agio in ogni occasione. Sono notevoli le sue grandiose ricostruzioni per film storico-mitologici - titoli come Ulisse (1954, Mario Camerini), Attila (1954, Piero Francisci), Le fatiche di Ercole (1958, ancora di Francisci) non avrebbero ragione di esistere senza il suo apporto - come le ambientazioni per commedie e drammi di costume d'epoca contemporanea (importante la collaborazione per i film di Luigi Zampa La romana, Il vigile, per Era notte a Roma di Roberto Rossellini e La provinciale di Mario Soldati). Eccelse soprattutto nelle rievocazioni tardottocentesche, in cui poteva esprimere il suo talento visivo volta a volta elegiaco - conseguì i risultati migliori al servizio di due registi raffinati e attenti all'aspetto pittorico come Mauro Bolognini (La viaccia, 1961) e Valerio Zurlini (Cronaca familiare, 1962) - e ironico (Policarpo ufficiale di scrittura, 1959, di Mario Soldati e Ninì Tirabusciò, la donna che inventò la mossa, 1970, di Marcello Fondato). La collaborazione più importante fu quella con Pier Paolo Pasolini per cui realizzò le scenografie dei film d'esordio: Accattone (1960), Mamma Roma (1961) e La ricotta (1963)».
ore 20.45 Incontro con Daniele Mogherini, Angelo Iacono, Andrea Pergolari, Adriano Pintaldi, Lucio Rosato, Howard Ross, Daniele Stroppa,Adriano Tagliavia
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