“Il numero 588-589 di “Bianco e Nero” è dedicato a Mario Verdone”
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Nel 2017 cade il centenario dalla nascita di un intellettuale imprescindibile, non solo della cultura cinematografica: Mario Verdone. Come scrive giustamente Mariapia Comand nelle pagine dell'ultimo numero della rivista «Bianco e Nero», che quest'anno festeggia il suo ottantesimo anno di vita: «Intellettuale, documentarista, scrittore, critico dello spettacolo, organizzatore culturale e molto altro: però ciò che più oggi resta di Mario Verdone è la sua attività di ricerca, sono i suoi studi, i suoi libri, il suo magistero; e l'apporto decisivo dato all'istituzionalizzazione degli studi sul cinema: che con Mario Verdone aspirano e assurgono al massimo rango di riconoscimento istituzionale, quello accademico. È grazie a figure come quella di Verdone che si inizia a discutere di cinema - non più e non solo nelle sale, nei cineclub o nelle riviste, ma - nelle aule universitarie. Il che significa discuterne con metodo e nel rispetto della diversità dei metodi, con rigore e con intelligenza flessibile, mirando a costruire conoscenza nuova, originale, condivisibile e verificabile, tuttavia consci dell'ineludibile parzialità di ogni conoscenza. Mario Verdone, primo assegnatario di una libera docenza di Storia del cinema in un'università italiana, è una figura-chiave in quel processo di istituzionalizzazione della disciplina cinematografica».
Il Centro Sperimentale di Cinematografia, che per decenni è stato il fulcro del fervore culturale di Mario Verdone, è lieto ora di festeggiarlo attraverso un numero doppio di «Bianco e Nero».
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