Il corso di Conservazione e Management del patrimonio audiovisivo ha come oggetto di studio l’intera gamma di attività legate alla salvaguardia del cinema, sia nelle sue manifestazioni storiche (pellicola) sia in quelle più recenti (immagine digitale).
Il corso triennale non è limitato agli aspetti tecnici del lavoro di Cineteca: la sua missione coinvolge infatti un ampio ventaglio di competenze necessarie alla conoscenza, alla gestione e alle opportunità di diffusione del patrimonio audiovisivo. Un aspetto qualificante del programma di insegnamento è la sua attenzione per l’amministrazione, il management e il controllo intellettuale delle collezioni: oltre alla chimica e alla tecnologia digitale, il corso affronterà altre materie fondamentali, quali la catalogazione dei reperti; la conservazione di materiali non-filmici (poster, fotografie, documenti cartacei e apparecchiature d’epoca); la proiezione analogica e digitale; il management delle collezioni (amministrazione, budgeting, workflows, ricerca e gestione dei finanziamenti, legislazione sul diritto d’autore); la ricerca storica sul patrimonio audiovisivo; la presentazione al pubblico delle opere restaurate in un contesto collettivo (festival, rassegne e convegni) e individuale (accesso alle collezioni via internet) ed infine all’apprendimento della letteratura tecnica in lingua inglese.
Il primo anno del corso persegue una duplice direttrice: da una parte, la teoria e metodologia del lavoro di conservazione dell’immagine in movimento; dall’altra, un’introduzione agli aspetti pratici del trattamento dei materiali d’archivio (il loro insegnamento è una costante in tutti e tre gli anni del corso).
Le lezioni del secondo anno approfondiscono ciascuna componente tecnica, amministrativa e curatoriale mediante lo studio dettagliato di case studies selezionati dal corpo docente ed esercitazioni in materie quali ispezione, identificazione e riparazione della pellicola; catalogazione; analisi comparativa delle leggi sul copyright; design e gestione dei depositi climatizzati; studio approfondito di tutti i formati analogici, elettronici e digitali; simulazione di un budget per il restauro e per la strategia di finanziamento e fundraising; trattamento conservativo dei materiali non-filmici; costruzione di un complesso conservativo per i materiali fotochimici e digitali; pratiche di proiezione su pellicola e di supporti digitali; creazione di un programma di esibizione pubblica di film restaurati e di accesso alle collezioni via internet.
Nel terzo anno, gli studenti intraprendono un progetto relativo a una delle attività di conservazione del patrimonio audiovisivo, seguendone tutte le fasi dall’inizio alla fine: la definizione degli obiettivi; gli aspetti finanziari e manageriali del lavoro; l’analisi delle implicazioni legali del progetto (leggi sul copyright); la preparazione dei materiali in vista del loro restauro; la realizzazione del restauro vero e proprio, mediante l’utilizzo delle apparecchiature in dotazione alla scuola; la presentazione del lavoro, in forma di pubblica esibizione e di redazione di un rapporto scritto (in italiano e in inglese). Queste ed altre attività sono condotte da ciascuno studente – su base individuale o come parte di un team – con l’obiettivo di raggiungere una piena autonomia decisionale, monitorata dal corpo docente al fine di garantire la migliore qualità del prodotto finale. Così facendo, gli studenti acquisiscono tutte le conoscenze necessarie a ottimizzare le loro possibilità di impiego in qualsiasi struttura – pubblica o privata – pertinente alla conservazione e diffusione del patrimonio culturale audiovisivo. È da sottolineare in tal senso l’importanza di una preparazione a 360 gradi in questa disciplina: idealmente, al termine del triennio, ogni studente deve essere messo in grado di concorrere con successo al conseguimento di un impiego in qualsiasi settore relativo alla salvaguardia delle opere cinematografiche.
Tra i docenti degli ultimi anni: Luca Bandirali (Storia del Cinema), Massimo Benvegnú (Giurisprudenza), Paolo Caneppele (Catalogazione,Ricerca delle fonti), Paolo Cherchi Usai, Simone Corelli (Conservazione materiali sonori), Alessandro Marotto (Restauro fotochimico), Silvia Moras (Materiali non Filmici) , Gabriele Perrone (Ispezione e Identificazione dei materiali filmici, Digital Restoration), Clément Lafite (Ispezione e identificazione dei materiali filmici), Alice Plutino (Restauro Colore), Alessandro Rizzi (Conservazione supporti), Mirco Santi (Formati Ridotti), Gianandrea Sasso (Materiali Videografici), Marcello Seregni (Programmazione e Accesso, Sociologia Cinetecaria), Franco Bosco (Restauro Fotochimico materiali sonori).
Paolo Tosini
Direttore artistico
Paolo Tosini ha studiato restauro filmico all’università degli studi di Udine e al Bundesarchive di Berlino. Ha lavorato in vari festival internazionali come manager e direttore tecnico, tra cui Le Giornate del Cinema muto, FILUX e Distrital. Nel 2009 si trasferisce in Messico dove crea e dirige per 5 anni il Laboratorio di Restauro Digitale della Cineteca nazionale Messicana; ha curato molti progetti di restauro, in particolare “El Automovil gris”, “Documento Z 3”. È consulente di preservazione e restauro filmico di vari archivi tra cui, l’Archivio Generale della Repubblica Domenicana, la Cineteca di Bogotà, Colombia, la Cinemateca Nazionale del Ecuador, il Museo del Cinema Pablo Ducros Hicken, Buenos Aires. Ha tenuti corsi di restauro filmico, digitale e di proiezione d’archivio in vari paesi in America Latina, Stati Uniti ed Italia. È Print Manager delle Giornate del Cinema muto e Presidente di Vulcanus film, un progetto per la Valorizzazione del patrimonio Audiovisivo. Attualmente è coordinatore didattico del corso di Conservazione e Management del Patrimonio Audiovisivo, in cui insegna Teoria e metodologia del restauro filmico e Teoria e tecnica della proiezioni cinematografica, Teoria e pratica della digitalizzazione e Conservazione dei supporti filmici.
Alice Plutino
PhD in computer science in 2021, Alice Plutino won the Marie Skłodowska-Curie Postdoctoral Fellowship in 2023, which led her to move from the Department of Computer Science of the University of Milan, to the Department of Media Studies of the Universiteit van Amsterdam, with a research project called DREAM-Film (Democratising REsearch and restoration of Audiovisual Media and Film). Her main research interests are colorimetry, digitization of cultural heritage, color management and quality assessment. In addition to her role as a researcher, she holds the position of Adjunct Professor at the Centro Sperimentale di Cinematografia of Rome and at the University of Milan, where she teaches digital restoration of cinematographic films and conservation of digital media. Alice Plutino is the author of the book “Tecniche di Restauro Cinematografico” and numerous scientific articles of national and international importance. She holds the role of reviewer for several international journals, she is Deputy Editor of the Color Culture and Science Journal and a member of several national and international scientific associations.
Docenti
Paolo Caneppele
Paolo Caneppele è dottore in
Storia moderna (Università di Bolog...
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Paolo Caneppele è dottore in Storia moderna (Università di Bologna) e PhD in Studi artistici e culturali (Università di Linz). Ha curato i progetti di ricerca e le pubblicazioni al Filmarchiv Austria (1997-2002) ed è stato dirigente responsabile della biblioteca, archivio fotografico e grafico della Cineteca di Bologna (2002-2004). Dal 2004 al 2018 è stato il responsabile di tutte le collezioni dell’Austrian Film Museum di Vienna, istituzione per la quale ora cura le collezioni non filmiche. È docente di Archivi e fonti cinematografiche all’Università di Udine. Ha pubblicato, con Denis Lotti, la monografia La documentazione cinematografica. Numerosi sono i suoi studi sulla storia dello spettacolo cinematografico, sulla censura, gli home movies, la storia locale del cinema e due volumi interdisciplinari che spaziano tra cinema, pubblicità, arti figurative e letteratura: il primo dedicato allo scrittore polacco Bruno Schulz (La repubblica dei sogni. Bruno Schulz, cinema e arti figurative) e il secondo sulla paventata fine del mondo nel 1910 (I capelli della cometa. Di esseri in fiamme, catastrofi varie e donne in bicicletta). Di prossima pubblicazione il volume Sguardi privati. Teorie e prassi del cinema amatoriale (Meltemi 2021).
Paolo Cherchi Usai
Senior Curator del Moving Image Department al George Eastman Museum di Rochester, New York, è cofon...
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Senior Curator del Moving Image Department al George Eastman Museum di Rochester, New York, è cofondatore della L. Jeffrey Selznick School of Film Preservation; delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone; di Domitor, associazione internazionale per lo studio del cinema delle origini. Ha diretto dal 2004 al 2008 il National Film and Sound Archive of Australia. Adjunct Professor of Film alla University of Rochester e Resident Curator del Telluride Film Festival, dirige la rivista bimestrale «Segnocinema». I suoi scritti sulla storia e il restauro del cinema sono stati pubblicati e tradotti in venti lingue; fra questi si segnalano tre monografie su Georges Méliès (1983), Giovanni Pastrone (1985) e D.W. Griffith (2008) per la serie Il Castoro Cinema; Silent Cinema: A Guide to Study, Research and Curatorship (Bloomsbury, 2019), terza edizione riveduta e ampliata di Una passione infiammabile: guida allo studio del cinema muto (UTET, 1991); The Griffith Project (BFI Publishing, 1999-2008); La storia del cinema in 1000 parole (Il Castoro, 2012); Film Curatorship: Archives, Museums, and the Digital Marketplace (Österreichisches Filmmuseum, 2008). È autore di due lungometraggi: Passio (2007), adattamento del suo volume L’ultimo spettatore (Il Castoro, 1999), tradotto in inglese sotto il titolo The Death of Cinema: History, Cultural Memory, and the Digital Dark Age (BFI Publishing, 2001), con prefazione di Martin Scorsese; e Picture (2015), con musiche originali composte dalla Alloy Orchestra. È stato insignito nel 2002 dal Ministero della Cultura francese con il titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres.
Simone Corelli
Nasce alla fine del 1969 a Milano, dove si laurea nel 1995 in Scienze dell'Informazione con una tes...
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Nasce alla fine del 1969 a Milano, dove si laurea nel 1995 in Scienze dell’Informazione con una tesi sull’acustica per l’ascolto di musica riprodotta. Fonico di mix cinematografico e televisivo, didatta e divulgatore, ha pubblicato nel 2006 con Martinelli e Felici il volume “Elementi di Cinematografia Sonora”, poi un libro introduttivo a Pro Tools (in inglese ed in italiano), uno dedicato al restauro del suono con iZotope RX ed infine nel 2021 “Dialoghi, Musica, Effetti: il Suono nell’Audiovisivo”, con Mainetti e Martinelli. Collabora alla didattica del Cesma (Lugano), di CSC, Ist. Rossellini, Univ. La Sapienza e Tor Vergata, Scuola di Cinema G. M. Volonté. Appassionato di musica del seicento, hifi e fotografia, vive e lavora principalmente a Roma dalla fine degli anni novanta. Tra le centinaia di lavori di missaggio cita particolarmente volentieri “Hotel Meina” di Carlo Lizzani, “Razza Bastarda” di Alessandro Gassmann, “Le Stelle Inquiete” e “L’Età d’Oro” di Emanuela Piovano, “Nero Bifamiliare” di Federico Zampaglione, “Diciotto anni dopo” di Edoardo Leo, “In fondo al Bosco” di Stefano Lodovichi, “I’m – Infinita come lo spazio” di Anne-Ritte Ciccone ed alcune serie tv come “Elisa di Rivombrosa III”, “Il Commissario Nardone”, “Doc West”, mentre per l’edizione film di Wes Anderson e di Danny Boyle nonché “On the Milky Road” di Emir Kusturica, “Marley and Me”, “Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo”, “Los Borgia” di Hernandez, “Bride Wars” e serie tv come “Chuck”, “Banshee”, “Sophie”, “Il Commissario Navarro”, “Voltron”. E’ stato membro del Direttivo AES Italia per 6 anni. E’ uno dei 150 leader dell’Avid Customer Association. E’ stato beta tester per Avid Pro Tools per alcuni anni e collabora sporadicamente anche con Dolby, Sonnox ed altre aziende. Collabora dal 1995 con l’artista Piero Mottola sul rapporto tra rumore-suoni-emozioni.
Clément Lafite
Ottiene nel 2014 un M.A. in Film Studies presso l’Università di Montreal (Canada) e si laurea nel...
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Ottiene nel 2014 un M.A. in Film Studies presso l’Università di Montreal (Canada) e si laurea nel 2017 in Gestione ed Innovazione delle Organizzazioni Culturali ed Artistiche presso l’Università di Bologna.
Si è avvicinato al restauro filmico grazie a un corso di alta formazione eseguito presso il laboratorio l’Immagine Ritrovata nel 2016, dopo il quale ha deciso di approfondire le problematiche relative alla preservazione del patrimonio cinematografico svolgendo un periodo formativo presso EYE Filmmuseum (Amsterdam). Ha lavorato come archivista film presso Ciné-Archives (Parigi) e la Cineteca Nazionale (Roma) su progetti d’archiviazione, preservazione e digitalizzazione delle collezioni filmiche. Parallelamente, ha collaborato con Light Cone (Parigi) con il quale ha co-curato (con Tami Williams) la pubblicazione del saggio ancora inedito di Germaine Dulac What is Cinema? nel 2019. Inoltre, ha avuto esperienza come selezionatore e co-fondatore del festival Tout Court (Bologna) e come coordinatore della sezione Venezia Classici per la 79° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (Venezia). Dal 2022, ha iniziato un dottorato di ricerca in cinema presso l’Università degli Studi di Udine per approfondire il rapporto tra preservazione audiovisiva e ambiente, e ha iniziato una collaborazione con il laboratorio La Camera Ottica relativa a progetti di archiviazione e di digitalizzazione di fondi audiovisivi.
Alessandro Marotto
Inizia il suo percorso professionale nel 2004 all’interno del laboratorio di restauro L’Immagine...
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Inizia il suo percorso professionale nel 2004 all’interno del laboratorio di restauro L’Immagine Ritrovata di Bologna fino a diventare il responsabile del settore fotochimico. Ha partecipato attivamente al restauro di più di un centinaio di titoli presentati nei più importanti Festival di tutto il mondo. Nel 2014 fonda la Rodaggio, società di cui è co-titolare e che si occupa, oltre che di distribuzione, anche di restauro e, più in particolare, di salvaguardia del patrimonio filmico ed heritage marketing, sia per progetti di propria produzione che aziendali e per organizzazioni. Prosegue attualmente l’attività di consulenza sia per laboratori di restauro cinematografico che per diverse produzioni cinematografiche, Fondazioni e Aziende in ambiti che riguardano materiali e fonti d’archivio. Come docente, per due anni è stato docente in corsi inerenti alla materia del restauro cinematografico per l’Università degli Studi di Udine (Corso di restauro a Gorizia) e successivamente in percorsi di formazione per enti e Cineteche in Messico e Algeria.
Francesca Romana Melodia
Inizia la sua formazione nel 1980 nella bottega del prof. Carlo Guido ad Arezzo. In quella stessa ci...
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Inizia la sua formazione nel 1980 nella bottega del prof. Carlo Guido ad Arezzo. In quella stessa città, nel 1982, frequenta il Gabinetto di Restauro della Soprintendenza e partecipa ai lavori per la Mostra “Giorgio Vasari”. Dal 1983, avvia il proprio laboratorio in Lecce accreditandosi, come Ditta di fiducia, presso le Soprintendenze della Puglia e continuando nel lavoro ininterrottamente. È presente nei lavori per la mostra “Il Barocco a Lecce e nel Salento”, a cura dalla Provincia di Lecce. Dal 1983 al 2000 ha svolto attività didattica presso l’I.S.T.E.S. e presso il C.F.P. EN.A.I.P. di Lecce. Dal 2002 al 2013 ha svolto attività di Docenza, in qualità di esperto esterno, nel corso di Conservazione e Restauro presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Attenta alla ricerca e alle novità tecniche, promuove sperimentazioni a carattere interdisciplinare. È relatrice al Convegno Internazionale “COLORE E CONSERVAZIONE”. L’attenzione alle Superfici Pittoriche. Materiali e Metodi per il Consolidamento e Metodi Scientifici per Valutarne l’Efficacia – Milano, Centro Congressi Fondazione Cariplo, 21-22 novembre 2008. Nel 2010 relaziona al “CONGRESO INTERNACIONAL DE RESTAURACIÒN DE PINTURAS SOBRE LIENZO DE GRAN FORMATO”, Valencia – Gandia 26,27,28 ottobre 2010, Università Politecnica di Valencia – Spagna. Nel 2016 riceve l’affidamento di incarico per l’Affiancamento Tecnico di Supporto all’ufficio Vincoli e del Catalogo della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Lecce Brindisi e Taranto di Lecce – finalizzato alla catalogazione dei Beni Mobili della Collezione d’Arte del Monastero delle Suore Benedettine di San Giovanni Evangelista in Lecce. Continua a svolgere attività di consulenza e restauro privatamente.
Silvia Moras
Silvia Moras (Maniago, 1980) da quasi vent'anni lavora nell'ambito della promozione...
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Silvia Moras (Maniago, 1980) da quasi vent’anni lavora nell’ambito della promozione e dell’organizzazione di eventi cinematografici. E’ consulente alla direzione artistica per il Ravenna Nightmare Film Fest, Organizer e programmer per Videomante, collaboratrice del festival Le Giornate della Luce, social media Manager per la casa di distribuzione Ripley’s Home Video ed è membro del committee di WeShort. Si occupa inoltre di film e media education (è anche formatrice per il Piano Nazionale Cinema per la Scuola) ed è consulente alla curatela del Museo Permanente del PAFF! di Pordenone. E’ collezionista di paratesti cinematografici, ephemera e materiali fandom.
Gabriele Perrone
Messina (1984). Durante gli studi per la laurea specialistica in Rappresentazione audiovisiva e mult...
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Messina (1984). Durante gli studi per la laurea specialistica in Rappresentazione audiovisiva e multimediale presso l’Università di Torino, scopre il mondo del restauro filmico. Un immediato interesse verso il particolare campo di conservazione, preservazione e restauro della cultura audiovisiva, lo porta ad avviare la propria carriera professionale iniziando un’attiva collaborazione con la Cineteca del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Ad un approccio scientifico basato sullo studio delle fonti filmiche e non filmiche alterna lo studio delle tecniche digitali più innovative votate al restauro filmico, partecipando ad un master di primo livello presso l’Università RomaTre. Seguono vari ed importanti periodi di formazione e collaborazione presso laboratori e Cineteche in Italia e non solo: stage formativo alla Cineteca Nazionale di Roma e presso l’Istituto Luce. Stage sui formati ridotti al laboratorio universitario “La Camera Ottica” a Gorizia e approfondimento sui temi di scansione, restauro immagine e correzione colore presso il laboratorio digitale del Filmmuseum di Vienna. Dal 2015 al 2019 è responsabile dei progetti di restauro presso il laboratorio Helena Sanchez Valenzuela della Cineteca Nacional Mèxico in Città del Messico. Dal settembre 2019 collabora in qualità di consulente esterno presso la Cinèmathèque Suisse, e da settembre 2020 è responsabile del laboratorio di restauro digitale nella Cineteca del Museo Nazionale del Cinema a Torino. Nel corso di questi anni vanta diverse pubblicazioni sul restauro su “Bianco e Nero” e “Journal of Film Preservation” e partecipazioni a convegni durante il Cinema Ritrovato e il FIC Silente México.
Alice Plutino
PhD in computer science in 2021, Alice Plutino won the Marie Skłodowska-Curie Postdoctoral Fellowsh...
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PhD in computer science in 2021, Alice Plutino won the Marie Skłodowska-Curie Postdoctoral Fellowship in 2023, which led her to move from the Department of Computer Science of the University of Milan, to the Department of Media Studies of the Universiteit van Amsterdam, with a research project called DREAM-Film (Democratising REsearch and restoration of Audiovisual Media and Film). Her main research interests are colorimetry, digitization of cultural heritage, color management and quality assessment. In addition to her role as a researcher, she holds the position of Adjunct Professor at the Centro Sperimentale di Cinematografia of Rome and at the University of Milan, where she teaches digital restoration of cinematographic films and conservation of digital media. Alice Plutino is the author of the book “Tecniche di Restauro Cinematografico” and numerous scientific articles of national and international importance. She holds the role of reviewer for several international journals, she is Deputy Editor of the Color Culture and Science Journal and a member of several national and international scientific associations.
Alessandro Rizzi
Professore Ordinario presso il Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Milano ...
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Professore Ordinario presso il Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Milano dove insegna “Progetto Multimediale”, “Colorimetria e gestione del colore per i beni culturali” e “Metodologie e tecniche per il restauro cinematografico e fotografico”. Si occupa dal 1990 di immagini digitali, colore e percezione visiva. E’ Fellow dell’IS&T, ed è stato segretario internazionale della divisione 8 della CIE, è tra i fondatori del Gruppo del Colore, chair della conferenza Color Imaging: Displaying, Hardcopy, Processing, and Applications, parte dell’Electronic Imaging e membro di diversi comitati di programma di conferenze del settore. E’ topical editor per Applied Color Science per il Journal of Optical Society of America A e associate editor per il Journal of Electronic Imaging. Nel 2015, ha ricevuto la Davies medal della Royal Photographic Society.
Mirco Santi
Mirco Santi vive e lavora a Bologna. E' co-fondatore di
Home Movies (
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Mirco Santi vive e lavora a Bologna. E’ co-fondatore di Home Movies (www.homemovies.it), associazione culturale impegnata nella raccolta, catalogazione e valorizzazione del patrimonio filmico familiare attraverso la realizzazione dell’Archivio Nazionale del Film di Famiglia. Da gennaio 2008 collabora con il laboratorio di restauro cinematografico La Camera Ottica di Gorizia e nel 2011 ha conseguito un Dottorato di ricerca in studi audiovisivi presso l’Università di Udine. Realizza e sviluppa artigianalmente film sperimentali (principalmente in super 8), e, dal 2001, riutilizzando materiali filmici amatoriali, cura regia e montaggio di numerose installazioni video e antologie di film di famiglia. Lavori che nella maggior parte dei casi prevedono il contributo performativo di musicisti elettro-acustici.
Gianandrea Sasso
Gianandrea Sasso nasce il 15 novembre 1967 a Codroipo e cresce a Valvasone, un picc...
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Gianandrea Sasso nasce il 15 novembre 1967 a Codroipo e cresce a Valvasone, un piccolo borgo medioevale nella provincia di Pordenone. Nel 1982, terminate le scuole dell’obbligo, si iscrive al Liceo Scientifico Marinelli di Codroipo che lascerà dopo poco per proseguire i propri studi presso l’Istituto Tecnico dell’Industria Elettrica ed Elettronica. Nel 1986 decide di interrompere gli studi per dedicarsi all’impresa di famiglia, senza tuttavia mai abbandonare la propria passione per l’elettronica e le tecniche cine-televisive. Nel 1988, in seguito ad un grave incidente stradale, decide di lasciare l’impresa di famiglia per concentrarsi unicamente sulle proprie passioni: si iscrive ad un corso per Operatori, Montatori e Fonici Cine-televisivi presso l’azienda di produzione cine-televisiva Videe di Pordenone. Al termine del corso viene assunto dalla stessa. Continuerà a collaborare con la Videe fino al 1994 realizzando produzioni cinematografiche e televisive a livello nazionale e svolgendo attività di service per aziende quali RAI, Mediaset, TMC. Inoltre nel 1993 svolge anche la funzione di progettista della sezione video nella costruzione della prima regia mobile dell’attuale parco regie mobili.
Nel 1995 inizia anche la collaborazione con l’Università degli Studi di Udine dove prima offre le proprie competenze pro bono per la realizzazione di attività di carattere culturale, poi svolgerà mansioni di supporto tecnico e in quello che di lì a poco sarebbe diventato il Laboratorio di Cinema e Multimedia “Cinemantica”. Nel 2000 viene coinvolto nel progetto di avviamento di un laboratorio di restauro cinematografico presso la sede di Gorizia dell’attuale Corso di Laurea in DAMS-Cinema dell’Università degli Studi di Udine. Da allora svolge l’attività di coordinatore tecnico nei Laboratori di Cinema (“La Camera Ottica”, “CREA” e il Digital Storytelling Lab) laboratori che al loro avvio nel 2000 contavano un computer e quattro televisori, mentre oggi possono vantare di essere dei centri all’avanguardia, soprattutto nel campo del restauro di film in formato ridotto e uno dei pochi laboratori in Italia e in Europa capace di restaurare registrazioni video su bobina aperta degli anni ’60 e ’70.
Marcello Seregni
Archivista e storico dell’audiovisivo. Ha lavorato, tra gli altri, presso Museo Nazionale del Cine...
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Archivista e storico dell’audiovisivo. Ha lavorato, tra gli altri, presso Museo Nazionale del Cinema (Torino), Fondazione Cineteca Italiana (Milano), Archivio Nazionale del Film di Famiglia Home Movies (Bologna). Ha pubblicato saggi e articoli su importanti volumi e periodici italiani e internazionali (Journal of Film Preservation, Bianco&Nero, Fata Morgana) e curato i libri L’immagine colore. Le fer à cheval, un film Pathé (Artdigiland, 2016), Marcello Mastroianni, un uomo al cinema (Edizioni Clichy, 2016) ed è co-autore de L’immagine in movimento e la rivoluzione digitale (Carocci, 2020, con Virgilio Tosi e Lorenzo Lorusso). Attualmente è Cinema Manager di alcune strutture nella città di Milano.