Autore: Alberto Farassino (a cura di)
Anno: 1972
Pagine: 149
Editore: Centro Sperimentale di Cinematografia
Collana: Studi monografici di Bianco e Nero ; 14
Descrizione
Il volume è il risultato di un progetto a più voci che mira ad interrogare la frattura prodotta dal maggio ’68, e che ha determinato la fine di nozioni consolidate: la primarietà della storia lineare e del soggetto, della rappresentazione e del voler dire. Così si spiega la particolare struttura del fascicolo, in cui la linearità è spezzata, i soggetti (film e autori) sono attraversati e raddoppiati da testi diversi, la storia è inframmezzata da assenze vistose. Ci si interroga sul cinema francese prodotto dal e dopo il ’68, ma anche sui miti nati dal connubio “Francia” e “cinema”: Cinémathèque, «Cahiers du Cinéma», cinéphilie.
Note Autore:
Alberto Farassino (1944-2003) è stato per molti anni Presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici, oltreché docente di Storia del Cinema. Di formazione teorica e semiotica, ha scritto saggi su Godard, Ruiz, De Santis, la Lux Film, il Neorealismo, Camerini, Gallone. L’ultimo libro è stato Fuori di set. Viaggi, esplorazioni, emigrazioni, nomadismi (Bulzoni, 2002). Ha ricoperto la carica di Consigliere d'amministrazione del Centro Sperimentale di Cinematografia.