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CSC-Cineteca Nazionale. Al cinema Trevi 7 aprile giornata dedicata al documentario e, 8-10 aprile, omaggio a Mario Tobino
07 Aprile 2016 - 07 Aprile 2016

Centro Sperimentale di Cinematografia – Newsletter – Template CT EVENTO

Il 7 aprile al cinema Trevi, saggi di diploma CSC: le nuove vie del documentario

Alle 20.45 incontro con Caterina d’Amico, Roberto Andò, Mario Balsamo, Stefano Gabrini, Giovanni Oppedisano, Gianfranco Pannone. A seguire “Come fa il geco con la farfalla” di Martina Amato (2015, 42′).
Per tentare di capire quali fermenti si agitano tra le giovani leve del cinema italiano, in quali direzioni si sta procedendo a livello didattico, quali sogni e aspirazioni sono perseguite nel triennio di studi. E saggiare le potenzialità di un cinema in nuce, dove la creatività si coniuga con l’esperienza e i consigli dei docenti del Csc. Per cominciare, proponiamo quattro documentari realizzati da allievi delle sedi de L’Aquila e di Palermo.
 
ore 17.00 Compagna solitudine di Davide Vigore (2015, 52′)
Massimo Chiappini, 72 anni, unico erede dell’immensa fortuna della famiglia Borghese, ha sempre cercato la felicità nella molteplicità dei rapporti: ricchi borghesi, nobili, politici, attori, intellettuali, artisti e specialmente le donne, dame e mignotte d’alto bordo. Oggi una malattia ai polmoni lo spegne e lo costringe a chiudersi nella sua casa. La notte la sua insonnia lo fa vagare per le stanze, strade e ponti; al termine della sua vita è ora di fare dei bilanci. Nella sua casa vive la sua pseudo famiglia, Mariangela una ragazza di 30 anni e suo figlio Alex di 11 anni. Tre solitudini che si fanno compagnia. Sullo sfondo Roma, una città affascinante, ma terminale come lo stesso Massimo. Ma un evento tragico come l’ictus di Francesco, il suo migliore amico, gli darà uno slancio.
 
ore 18.00 Lupen. Romanzo di un ladro reale di Valerio Burli (2015, 60′)
La vera, incredibile, storia della vita e delle vicende di Renato Rinino, ladro gentiluomo savonese che nel 1994 mise a segno, a sua insaputa, un improbabile colpo nell’abitazione londinese di Sua Maestà Carlo, principe di Galles e d’Inghilterra. Il caso gli conferì una temporanea fama internazionale e la possibilità di cambiare “mestiere”, se la vita non fosse giunta prima a reclamare il conto. Il film-documentario indaga chi era veramente Renato Rinino e se oltre al personaggio mitico di “Lupin ligure” è rimasto altro nella memoria popolare. Lo fa tramite la voce dei familiari e degli amici, ritraendo così non solo una persona, ma anche una realtà, in perenne oscillazione tra la disperazione e la risata.
 
ore 19.00 Moj Brate – Mio fratello di Nazareno M. Nicoletti (2015, 78′)
Il regista Stefano Gabrini attraversa e ripercorre i luoghi e il vissuto di uno dei suoi più intimi amici, l’antropologo, attore e clown Alberto Musacchio, morto suicida nel 2001. Nel 1989 si conoscono sul set del film Il gioco delle ombre, a distanza di 14 anni dalla morte, Stefano ricostruisce la storia della loro intensa amicizia. Partiti insieme per la Bosnia al termine della guerra civile, attraverso laboratori teatrali hanno ricostruito il tessuto umano e identitario di ragazzi e adolescenti dilaniati dall’orrore. E poi il Canada, dove negli ultimi anni della sua vita, Alberto insegnava e studiava. Andato lì come ricercatore di antropologia per l’Università dell’Alberta, è diventato poi archeologo. Ha lasciato scritto che le sue ceneri fossero conservate nella terra di questa natura meravigliosa, che tutti i giorni respirava e viveva per il suo lavoro.
 
ore 20.45 Incontro con Caterina d’AmicoRoberto AndòMario BalsamoStefano GabriniGiovanni OppedisanoGianfranco Pannone
 
a seguire Come fa il geco con la farfalla di Martina Amato (2015, 42′)
Il film è un progetto intimista che prende le mosse da un profondo senso di curiosità nei confronti di una talentuosa ed enigmatica artista degli anni ’70: Muzzi Loffredo. 

 

Dall’8 al 10 aprile, al cinema Trevi, film tratti dall’opera di Mario Tobino e un incontro per parlare dello scrittore nel 25° anniversario della scomparsa

In programma film di Giovanni Fago, Mario Monicelli, Anton Giulio Majano, Mauro Bolognini e Dino Risi. L’8 aprile alle 20 incontro con Paolo Albiero, Giovanni Fago, Giulio Ferroni, Paola Italia, Marco Natalizi, Michele Zappella.
Nato a Viareggio nel 1910, laureato in medicina nel 1936, Tobino è stato alpino, soldato in Libia, partigiano, psichiatra, poeta, scrittore. Il fil rouge del suo lungo, intenso e articolato percorso umano, professionale e letterario è stata la straordinaria sensibilità verso “il mondo interno dell’altro”, frutto di non comuni capacità empatiche, a cui faceva da contraltare un’inesauribile forza morale. È certamente per queste caratteristiche che Tobino è stato fonte di ispirazione per numerosi importanti cineasti, quali Mauro Bolognini (Per le antiche scale), Giovanni Fago (La brace dei BiassoliSulla spiaggia e di là dal molo), Anton Giulio Majano (L’ammiraglio), Mario Monicelli (Le rose del deserto), Dino Risi (Scemo di guerra).
La rassegna si propone di ricostruire il complesso rapporto tra l’opera letteraria di Tobino e la sua trasposizione in celluloide, attraverso la proiezione di tutta la produzione cinematografica e televisiva ad essa ispirata. È inoltre prevista una tavola rotonda in cui interverranno il Direttore della Fondazione Mario Tobino Marco Natalizi, la curatrice del Meridiano sullo scrittore Paola Italia (Università La Sapienza), il critico Giulio Ferroni (Università La Sapienza) e il neuropsichiatra Michele Zappella (Università di Siena).
L’iniziativa è stata promossa dal regista e sceneggiatore Giovanni Fago e dal saggista di cinema Paolo Albiero (Facoltà di Psicologia dell’Università di Padova).
 
venerdì 8
ore 18.00 La brace dei Biassoli di Giovanni Fago (1980, 167′)
«Vezzano Ligure. Autunno 1947. I Biassoli sono la famiglia materna di Mario Tobino, borghesia agiata di un paese tra Liguria e Toscana, affacciato sul fiume Magra. La madre dello scrittore, la signora Maria torna alla sua casa con il presentimento della morte vicina. “Mia madre ora ritornava ai Biassoli, abbandonati quel giorno piovoso del matrimonio quarant’anni prima. I figli non avevano più bisogno di lei, i Biassoli sì…”. La comunione del sangue, le passate emozioni, la brace che covava dentro di lei si fa di nuovo fiamma, un vento di ricordi pensosi e affettuosi solleva volti e vicende, con il figlio Mario che la assiste e le rivive con lei.  La zia Anna che brucia i libri dell’antica biblioteca, mai rassegnata alla morte delle due figlie, la zia Virginia e il suo amore perduto, che passa ogni giorno sotto la sua finestra con il bastone ferrato, fedele, il cugino Oscare, lo scapestrato col sorriso spavaldo e le sue avventure, il padre Ippolito, vedovo precoce e il suo fascino galante ma autoritario, il figlio della Rò di Cavana, la notte che gli squadristi del Fascio assediano la casa per ucciderlo, Gioà e la gita al Piano, guadando il Magra, l’appassionata e fedele Clementina, ma soprattutto Alfeo, il pallido Alfeo, fratello amato, ingenuo, caduto nella rete di Don Niente, il prete spretato, e la cambiale imprudentemente firmata, che giunge con lo scandalo il giorno delle nozze di Maria… e il suo “ritorno”… “un’ondata prepotente di vita nella sua morte”. Una storia umile di decadenza di una famiglia, scandita con il virile accento di un contemporaneo senza illusioni, una meditazione sul valore e il segno del nostro stare al mondo…» (Fago).
Copia proveniente da Rai Teche
 
ore 21.00 Incontro moderato da Paolo Albiero con Giovanni FagoGiulio FerroniPaola ItaliaMarco NataliziMichele Zappella
 
a seguire Maggiano addio. Intervista a Mario Tobino di Giovanni Fago (1979, 11′)
«Nell’inverno del 1979 ho realizzato per il settimanale culturale di RaiDue Gulliver, diretto da Giuseppe Fiori e Ettore Masina, un’intervista a Mario Tobino alla vigilia della sua andata in pensione: 40 anni di attività come psichiatra, svolta per la maggior parte presso il manicomio di Maggiano, presso Lucca. Memorie, confessioni, esperienze umane, le malate, le libere donne di Magliano, la letteratura, le battaglie, le innovazioni prima delle riforme, tutto sublimato nel segno della poesia» (Fago).
Copia proveniente da Rai Teche
 
sabato 9
ore 18.00 Sulla spiaggia e di là dal molo di Giovanni Fago (2000, 141′)
«Viareggio 1983… Andrea, psichiatra e scrittore, assiste ai funerali del suo vecchio amico Guido e viene sopraffatto da un’ondata di ricordi: l’estate del 1944, le ultime settimane della ritirata nazista in Toscana. Guido, che aveva aderito al fascismo, viene catturato dai partigiani e condannato a morte. Andrea, che milita tra gli antifascisti, trova l’amico in pessime condizioni fisiche e psichiche. Riesce a nasconderlo in manicomio e, nel tentativo di farlo tornare alla ragione, adotta una specie di terapia della memoria facendogli ricordare la loro storia da quando erano ragazzi» (www.cinematografo.it  ). «Un film a suo modo perfetto. Ha il suo tempo, il suo ritmo, la corale storia dell’Italia vista da Viareggio, da un manicomio, da un romanzo di Tobino» (R. Silvestri)».
 
ore 20.45 Le rose del deserto di Mario Monicelli (2006, 104′)
«Il nostro caro Mario Monicelli, ultranovantenne, con Le rose del deserto, ci regala un bellissimo film, divertente e commovente, con tecniche narrative (e di stile) sapientissime, con una recitazione dosata al massimo e pronta a ottenere da ogni interprete – sia nel dramma sia nella commedia – i risultati più convincenti e migliori, senza un attimo di incertezza. Lo spunto l’ha tratto liberamente dal romanzo-diario di Mario Tobino, Il deserto della Libia, con una citazione anche di un episodio Il soldato Sanna, raccontato da Giancarlo Fusco nel suo libro Guerra d’Albania. […] Un gruppo rappresentato nella sua coralità, ma anche studiando abilmente da vicino le fisionomie dei singoli, soprattutto quella del maggiore, con certi suoi tic linguistici e con atteggiamenti pronti a prestare il fianco alla beffa e poi quella del frate, pur in apparenza lontano dagli schemi, ligio, in realtà, ai suoi fondamentali principi di umanità e di pietà. […] Con il gusto un po’ anche della caricatura, nelle stesse cifre domestiche di quell’altro capolavoro di Monicelli che è stato La Grande Guerra, svolte però sempre con equilibrio attento fra l’emozione e l’ironia sia nel disegno dei caratteri sia nelle situazioni che li accolgono. Mentre dei ritmi agilissimi conducono avanti l’azione senza né incrinature né stasi, favoriti da una recitazione specchio sempre fedele dei climi cui si tendeva. Intanto, Michele Placido, un frate rustico e asciutto ma dai colori vivacissimi, poi Alessandro Haber, fra sentimento e motteggio nei panni del maggiore. E così tutti gli altri. Esempio perfetto di un affiatamento costante» (Rondi).
 
domenica 10
ore 17.00 L’ammiraglio di Anton Giulio Majano (1965, 93′)
Film tv dal romanzo Il clandestino di Mario Tobino, con Renzo Ricci, Olga Villi, Raoul Grassilli, Luigi Vannucchi, Renzo Palmer, Bruno Cirino.
 
ore 19.00 Per le antiche scale di Mauro Bolognini (1975, 98′)
Anni Trenta, il prof. Bonaccorsi gestisce il manicomio di Lucca e porta avanti delle ricerche sull’esistenza di un virus della pazzia. Queste ricerche sono legate alla sua paura di poter diventare matto, anche a causa di tare familiari. Nel manicomio arriva la giovane dottoressa Anna che ha un atteggiamento opposto al suo rispetto alla malattia e lo critica apertamente. Bonaccorsi, che intrattiene delle relazioni erotiche con numerose donne, sprofonda in una crisi sempre più profonda fino a essere costretto a lasciare l’ospedale. In un treno incontra un gruppo di fascisti entrando in contatto con la vera follia che sta colpendo il paese. «È vero che non è un film sulla vita nei manicomi, né sui matti che li abitano; è un film invece sul ruolo dell’uomo e della donna a contatto l’un con l’altra in situazioni estreme (il fascismo, il manicomio), e sull’impossibilità vicendevole di “andare d’accordo”» (Bocchi-Pezzotta). Dal romanzo omonimo di Mario Tobino, con Marcello Mastroianni, Françoise Fabian, Marthe Keller, Barbara Bouchet, Adriana Asti, Lucia Bosè.
 
ore 21.00 Scemo di guerra di Dino Risi (1985, 108′)
«Coerente con un fiuto che non l’ha mai tradito, seppur nella disparità dei risultati, Risi trova questa volta nel romanzo di Mario Tobino, Il deserto della Libia, il “suo” soggetto. Suo, per esempio, perché il protagonista, il sottotenente Lupi che fa da testimone e narratore della vicenda, è un ufficiale medico specializzando in psichiatria – proprio come il giovane Dino Risi durante la guerra – che trova nelle manifestazioni allucinate e deliranti del capitano Pilli, incontrato nell’unità sanitaria dove è stato destinato, un oggetto di osservazione affascinante oltre che inquietante» (D’Agostini). Con Beppe Grillo, Coluche, Fabio Testi, Bernard Blier, Claudio Bisio.

 

Dall’8 aprile al 22 maggio, CSC-Cineteca Nazionale e Palazzo delle Esposizioni promuovono la rassegna CINE50

Dopo Cine70 e Cine60 prosegue il viaggio nei decenni del cinema italiano con i capolavori degli anni ’50. Fellini, Antonioni, Visconti, Rossellini, De Sica, Germi definiscono allora il loro talento espressivo e sconvolgono il linguaggio cinematografico mondiale. La rassegna si svolge al Palazzo delle Esposizioni. Ingresso libero.

Dopo Cine70 e Cine60 prosegue il viaggio nei decenni del cinema italiano con i capolavori degli anni ’50. Fellini, Antonioni, Visconti, Rossellini, De Sica, Germi definiscono allora il loro talento espressivo e sconvolgono il linguaggio cinematografico mondiale. Inglobando e sorpassando la rivoluzione neorealista, il loro genio apre lo schermo alla realtà soggettiva, definendo crisi individuali e contraddizioni di una società in rapida evoluzione. Un capolavoro dopo l’altro, il cinema del decennio raggiunge la svolta della modernità. Allo stesso tempo si afferma negli italiani, dopo la miseria postbellica, una nuova fiducia e la voglia di divertirsi. Nasce la grande stagione della commedia all’italiana ad opera di autori geniali come Monicelli, Steno, Risi e Comencini, spalleggiati da colossi come Totò e Alberto Sordi, trasformati in prototipi dell’identità collettiva.

08/04/2016 21:00
Luci del varietà – Cinema

ingresso libero
di Alberto Lattuada e Federico Fellini. Italia, 1950, 107′
Fellini esordisce alla regia con Lattuada, firmando anche il soggetto di quest’opera sorprendente. Con ironia crudele fissa già il perimetro dei suoi sogni: sul palcoscenico del varietà, tra guitti e soubrette, sorride a un’umanità deformata, prima che ceda alla modernità.
 

09/04/2016 21:00
Cronaca di un amore – Cinema

ingresso libero
di Michelangelo Antonioni. Italia, 1950, 102′
Il decennio si apre con lo sconvolgimento di Antonioni dello schema narrativo tradizionale: in un intrigo amoroso claustrofobico, supera il dramma e punta lo sguardo all’interno dei personaggi. Il cinema mondiale non sarebbe più stato lo stesso.
 

10/04/2016 18:00
47 morto che parla – Cinema

ingresso libero
di Carlo Ludovico Bragaglia. Italia, 1950, 87′
Un barone così avaro da lesinare perfino i saluti per strada, è beffato dai compaesani che gli fan credere di essere morto. Capolavoro di umorismo nero (sceneggiato da Age & Scarpelli, Metz e Marchesi) con un Totò esplosivo, libero di improvvisare davanti alla macchina da presa.
 

10/04/2016 21:00
Domenica d’agosto – Cinema

ingresso libero
di Luciano Emmer. Italia, 1950, 88′
Dalla folla che si riversa ogni domenica sulle spiagge di Ostia, Emmer estrae un campione di personaggi indimenticabili. Pietra miliare del nostro cinema, che traduce la lezione del Neorealismo nei toni della commedia sentimentale e di costume.
 

12/04/2016 21:00
Non c’è pace tra gli ulivi – Cinema

ingresso libero
di Giuseppe De Santis. Italia, 1950, 102′
Il ritorno di un pastore dal fronte scatena scontri, vendette e violenze. Il grande regista guarda alla lezione formalista sovietica e filma il suo capolavoro, superando programmaticamente il naturalismo attraverso brutali contrasti e sottolineature teatrali.
 

13/04/2016 21:00
Il cammino della speranza – Cinema

ingresso libero
di Pietro Germi. Italia, 1950, 101′
Disperata odissea verso la Francia di un gruppo di minatori siciliani. Germi percorre la Penisola da poco approdata alla democrazia e ne denuncia le tragiche divisioni umane ed economiche. Scritto dal regista con Fellini e Pinelli, il film si aggiudicò l’Orso d’argento a Berlino. 
 

14/04/2016 21:00
Persiane chiuse – Cinema

ingresso libero
di Luigi Comencini. Italia, 1951, 95′
Una ragazza affronta lo squallido ambiente della prostituzione per salvare la sorella. Tra melodramma e inchiesta sociale, è il primo film italiano a perlustrare coraggiosamente i bassifondi della sessualità clandestina, scontrandosi con la censura.
 

15/04/2016 21:00
Miracolo a Milano – Cinema

ingresso libero
di Vittorio De Sica. Italia, 1951, 100′
C’era una volta il miracolo dell’immaginazione… Quando il linguaggio del reale sembra perdere forza, De Sica e Zavattini scelgono la fiaba per denunciare la condizione di poveri ed emarginati. Capolavoro unico di poesia e ironia che vinse il Festival di Cannes.
 

16/04/2016 21:00
Bellissima – Cinema

ingresso libero
di Luchino Visconti. Italia, 1951, 115′
Il sogno del cinema porta una madre dalla disillusione alla consapevolezza. Visconti s’impadronisce del talento gigantesco della Magnani e attraverso i suoi occhi fissa il popolo italiano, denunciando potentemente le trappole effimere della nostra epoca.
 

17/04/2016 18:00
Guardie e ladri – Cinema

ingresso libero
di Steno e Mario Monicelli. Italia, 1951, 105′
 “Una generazione straordinaria e generosa di amici”, così Monicelli ricordava quegli anni di lavoro con Steno. I padri geniali della nostra commedia raggiungono il vertice del loro lungo sodalizio registico, nutrendo di trovate e battute irresistibili la coppia esplosiva Fabrizi-Totò.
 

17/04/2016 21:00
Achtung! Banditi! – Cinema

ingresso libero
di Carlo Lizzani. Italia, 1951, 104′
Uno dei film più potenti dedicati alla lotta partigiana. Al suo debutto, Lizzani dimostra il suo talento nel tradurre il racconto in ritmo e azione, restituendo pienamente la tensione delle fasi finali del conflitto, tra le organizzazioni clandestine in città e nelle fabbriche.
 

20/04/2016 21:00
La provinciale 

ingresso libero
di Mario Soldati. Italia, 1952, 110′
Soldati ricava da un racconto di Moravia uno dei suoi film più belli e malinconici, mescolando melò e noir. Aspra e ruvida radiografia dell’amore nel gretto ambiente provinciale, contro cui si scontra l’indifesa e conturbante sensualità della Lollobrigida.
 

21/04/2016 21:00
Il cappotto 

ingresso libero
di Alberto Lattuada. Italia, 1952, 107′
Film di svolta del dopoguerra: superando il clima neorealista, traduce Gogol con vena satirica e fantastica, rivelando l’aspetto più personale del talento di Lattuada. La parabola del cappotto di un povero diavolo (un indimenticabile Rascel) è un saggio sulla difficoltà dell’essere.
 

22/04/2016 21:00
Processo alla città 

ingresso libero
di Luigi Zampa. Italia, 1952, 108′
Napoli 1905, un camorrista e la moglie vengono ritrovati uccisi in luoghi distanti, le indagini conducono ai vertici della città. Le istanze civili del Neorealismo sorreggono uno tra i migliori film di Zampa, che ricostruisce un’inchiesta memorabile sui legami malavita-potere.
 

23/04/2016 21:00
Europa ’51 

ingresso libero
di Roberto Rossellini. Italia, 1952, 118′
Itinerario drammatico di una donna dell’alta borghesia che consacra la vita ai sofferenti. Il maestro del cinema italiano racconta l’enigma del dolore umano, sorretto da una straordinaria e commovente Ingrid Bergman, che mette in gioco tutte le sue emozioni più intime.
 

24/04/2016 18:00
Lo sceicco bianco 

ingresso libero
di Federico Fellini. Italia, 1952, 87′
La prima regia interamente di Fellini è oggi un classico: i due sposini provinciali spersi nella pineta sono intrappolati in quel sogno beffardo che il regista inseguirà per tutta la sua carriera. Sordi sceicco bianco sull’altalena è un’icona memorabile.
 

24/04/2016 21:00
Due soldi di speranza

ingresso libero
di Renato Castellani. Italia, 1952, 100′
Capolavoro al confine estremo della stagione neorealista, stemperata dal richiamo all’innocenza, vinse il Festival di Cannes. Secondo Pietro Germi: “il più bel film fatto in Italia. È profondamente ingiusto che i critici si siano dimenticati di Castellani”. Un maestro da riscoprire.
 

26/04/2016 21:00
L’amore in città 

ingresso libero
di M. Antonioni, F. Fellini, A. Lattuada, C. Lizzani, F. Maselli, D. Risi, C. Zavattini. Italia, 1953, 114′
Punto estremo della poetica neorealistica di Zavattini, che pensa a un “periodico filmato” e chiama a raccolta i registi del periodo per portare l’attualità sullo schermo. Tra balere, agenzie matrimoniali, struscio per strada e aspiranti suicidi, scopriamo “la vita in diretta” con gli occhi di sette gèni.
 

27/04/2016 21:00
Viale della speranza 

ingresso libero
di Dino Risi. Italia, 1953, 84′
Il viale del titolo è la via Tuscolana, percorsa giornalmente da una folla che sogna di sfondare a Cinecittà, come le tre giovani protagoniste. Un tuffo in un mondo lontano, che il maestro della nostra commedia ci regala raccontando le disillusioni dell’Italia in trasformazione.
 

28/04/2016 21:00
Viaggio in Italia 

ingresso libero
di Roberto Rossellini. Italia, Francia, 1953, 82′
A contatto con il paesaggio e la vitalità primitiva del Sud italiano affiora il ‘non detto’ di una coppia inglese in crisi. Capolavoro di svolta del cinema moderno, come intuì la critica francese fin dall’uscita: “con l’apparizione di Viaggio in Italia tutti i film sono improvvisamente invecchiati di dieci anni”.
 

29/04/2016 21:00
I vitelloni 

ingresso libero
di Federico Fellini. Italia, 1953, 107′
Nella sonnolenta provincia romagnola, trascina l’esistenza una gioventù amante dell’ozio e dei divertimenti: un tipo umano che entrò da allora nel nostro vocabolario. L’immaginario ironico del regista e la frustrazione di un’intera generazione si rispecchiano magistralmente.
 

30/04/2016 21:00
Pane, amore e fantasia 

ingresso libero
di Luigi Comencini. Italia, 1953, 95′
Una delle commedie più celebri e fortunate della nostra storia, la cui freschezza è ancora intatta, grazie alla simpatia del maresciallo seduttore di De Sica e alla sensualità naturale della Bersagliera-Lollo, lanciata nell’empireo delle star a livello mondiale.
 

04/05/2016 21:00
Peccato che sia una canaglia

ingresso libero
di Alessandro Blasetti. Italia, 1954, 96′
La commedia nostrana è una perla di grazia e ritmo sfrenato, se a guidarla è la mano sapiente di Blasetti e a sostenerla la simpatia seduttiva dei personaggi: la ladruncola Loren, al suo primo lungometraggio da protagonista, e il bel “tassinaro” Mastroianni.
 

05/05/2016 21:00
Un americano a Roma 

ingresso libero
di Steno. Italia, 1954, 94′
Commedia mitica che consacra Sordi nel culto del pubblico italiano – allora come oggi – grazie alla sua irrefrenabile inventiva comica. Il suo giovanotto fanatico dell’America è memorabile e fustiga la generazione postbellica imbevuta di cinema e fumetti d’oltreoceano.
 

06/05/2016 21:00
Senso 

ingresso libero
di Luchino Visconti. Italia, 1954, 122′
Capolavoro di straordinaria intensità e bellezza visiva, unici nella storia del cinema. Sullo sfondo del Risorgimento italiano, Visconti ricostruisce un melodramma di sensualità, perdizione e morte, esprimendo la sua visione critica della storia.
 

07/05/2016 21:00
La strada 

ingresso libero
di Federico Fellini. Italia, 1954, 108′
La misera parabola di due artisti girovaghi, l’ingenua Gelsomina e il rude Zampanò, che conquista l’Oscar per il miglior film straniero e fa inchinare il mondo alla magica poesia di Fellini. Tappa fondamentale nella sua carriera e nella storia del cinema.
 

08/05/2016 18:00
Lo scapolo 

ingresso libero
di Antonio Pietrangeli. Italia, Spagna, 1955, 92′
 “Anna, Ava, Beatrice…”: per lo scapolone Sordi il catalogo di donne emancipate degli anni ’50 è una fuga dal cappio coniugale. Il grande regista costruisce sul gigante della nostra comicità un film “divertentissimissimo” (annuncia il trailer) e una parabola amara sull’infantilismo e la solitudine maschile.
 

08/05/2016 21:00
Le amiche

ingresso libero
di Michelangelo Antonioni. Italia, 1955, 104′
Magistrale e impietosa indagine della psicologia e dello spaesamento individuale in un ozioso ambiente borghese. Un capolavoro corale, istantanea di gruppo per donne sole, smascherate nella ripetizione di rapporti insinceri e vuoti.
 

10/05/2016 21:00
Gli sbandati 

ingresso libero
di Francesco Maselli. Italia, 1955, 79′
Il giovanissimo Maselli debutta alla regia affrontando, con maturità sorprendente, un argomento scomodo, ancora un tabù a dieci anni dalla fine del conflitto: il comportamento della borghesia nei confronti della Resistenza e del Fascismo.
 

11/05/2016 21:00
Lo svitato 

ingresso libero
di Carlo Lizzani. Italia, 1956, 98′
Il regista più eclettico del nostro cinema incontra l’umorismo surreale del giovane Dario Fo, che collabora anche alla sceneggiatura. Il grande attore presta il suo estro pungente e la sua maschera svagata ad una farsa di ambiente giornalistico.
 

12/05/2016 21:00
Poveri ma belli

ingresso libero
di Dino Risi. Italia, 1956, 102′
Tra fusti trasteverini e bellezze procaci, nasce la pietra miliare della nostra commedia sentimental-popolare. Capolavoro di grazia e ottimismo solare, ottenne un successo colossale, ancora oggi insuperato: uscita dalla miseria postbellica, l’Italia riconquistava una scanzonata fiducia in se stessa.
 

13/05/2016 21:00
Il grido 

ingresso libero
di Michelangelo Antonioni. Italia, 1957, 115′
L’anatomia del disagio contemporaneo, che distingue Antonioni tra i maestri del cinema mondiale, raggiunge qui uno dei vertici della sua opera. Abbandonati i salotti borghesi, l’ambiente proletario si rivela minato dallo stesso vuoto desolato e impotente.
 

14/05/2016 21:00
Le notti bianche

ingresso libero
di Luchino Visconti. Italia, Francia, 1957, 102′
Per il racconto di Dostoevskij, Visconti reinventa una città sull’acqua, fatta di nebbia e neve, un labirinto da sogno dove si perdono i sentimenti di due giovani. Teatro e cinema in equilibrio perfetto, come la bellezza del bravissimo Mastroianni.
 

15/05/2016 18:00
Padri e figli

ingresso libero
di Mario Monicelli. Italia, Francia, 1957, 104′
Avete mai pensato a cosa vede l’infermiera del vostro medico? Monicelli segue con felice umorismo la simpatica Marisa Merlini alla scoperta di quattro famiglie e i loro problemi: il cinema italiano ha trovato lo sguardo lucido e sorridente del suo più grande osservatore.
 

15/05/2016 21:00
Le notti di Cabiria 

ingresso libero
di Federico Fellini. Italia, 1957, 111′
Un’ingenua prostituta, cercando di emanciparsi, subisce la crudeltà altrui e scopre il senso della condizione umana. Commovente e ironico, cinico e poetico, trasformò la Masina (premiata a Cannes) in un’icona e vinse l’Oscar per il miglior film straniero.
 

18/05/2016 21:00
L’uomo di paglia

ingresso libero
di Pietro Germi. Italia, 1958, 105′
Germi libera un intreccio tipico di tanti drammi – la passione tra un uomo sposato e una giovane – da ogni cedimento sentimentale e mette a nudo i dissidi alla base dei comportamenti umani, svuotando la sacralità dell’unità familiare in ambiente popolare.
 

19/05/2016 21:00
La sfida 

ingresso libero
di Francesco Rosi. Italia, Spagna, 1958, 87′
L’esordio di Rosi è sorprendente e conquista il Premio Speciale della Giuria a Venezia. Il maestro del cinema civile inizia la sua lunga carriera di denuncia indagando il potere camorristico napoletano, con un ritmo avvincente da film d’azione hollywoodiano.
 

20/05/2016 21:00
I soliti ignoti 

ingresso libero
di Mario Monicelli. Italia, 1958, 100′
Capolavoro leggendario della nostra commedia: regista, sceneggiatori, attori insuperabili, tutti insieme trasformano la risata in esperienza seria. Innumerevoli le sequenze proverbiali – Gassman balbuziente, la lezione si scasso di Totò, il buco nel muro… che ci stendono ad ogni visione.
 

21/05/2016 21:00
La notte brava

ingresso libero
di Mauro Bolognini. Italia, Francia, 1959, 95′
Scintillone e Ruggeretto trascinano un’esistenza balorda nei sobborghi di Roma, tra furti, prostitute e violenza. I ragazzi di vita di Pasolini (co-sceneggiatore) fanno la prima irruzione sullo schermo e gridano in faccia al pubblico il lato sommerso della società.
 

22/05/2016 18:00
Arrangiatevi 

ingresso libero
di Mauro Bolognini. Italia, 1959, 105′
Tra le più divertenti e importanti commedie del periodo, con Totò e Peppino scatenati protagonisti, alle prese con la crisi degli alloggi nel dopoguerra. Guai ed equivoci, conditi da invenzioni irresistibili, di una famiglia perbene traslocata in un ex casa di tolleranza.
 

22/05/2016 21:00
Estate violenta 

ingresso libero
di Valerio Zurlini. Italia, Francia, 1959, 113′
Sul finire del decennio il grande cinema ritorna all’estate del ’43. Zurlini esplora la violenta tensione di quei mesi attraverso una travolgente passione, realizzando uno dei  migliori film d’amore del nostro cinema, che riassume la lezione di Rossellini, Antonioni e Visconti.
 

 

 

 

 

CSC- Cineteca Nazionale partner del Bif&st-Bari International Film Festival (2- 9 aprile 2016)

Presieduto dal 2010 da Ettore Scola, il festival dedica questa edizione al maestro italiano appena scomparso e al suo sodalizio artistico e umano con Marcello Mastroianni.
Si rinnova quest’anno con particolare calore la consueta collaborazione tra CSC-Cineteca Nazionale e Bif&st-Bari International Film Festival (2- 9 aprile 2016). Presieduto dal 2010 da Ettore Scola, il festival dedica questa edizione al maestro italiano appena scomparso e al suo sodalizio artistico e umano con Marcello Mastroianni: una profonda amicizia, e nove lungometraggi e un episodio che saranno mostrati nell’ambito dell’ampia retrospettiva dedicata a Mastroianni, voluta proprio da Scola per ricordarne il ventennale. Tra le opere che li videro insieme sul set ricordiamo i recenti restauri realizzati dalla Cineteca Nazionale, rispettivamente nel 2014 e nel 2015: Una giornata particolare (1977), Leone d’oro a Venezia per il miglior film restaurato, e La terrazza (1980).
 
Il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale collabora ampiamente a questo tributo, con la realizzazione di una mostra fotografica dedicata a Mastroianni e mettendo a disposizione dai propri archivi – solo per fare qualche titolo – film quali Peccato che sia una canaglia di Blasetti (1954), Le notti bianche (1956) di Visconti, Il bellʼAntonio di Bolognini (1960), Adua e le compagne (1960) di Pietrangeli, Divorzio all’italiana (1961) di Germi, La notte di Antonioni (1961), Cronaca familiare (1962) di Zurlini, Ieri, oggi e domani (1963) e Matrimonio allʼitaliana di De Sica (1964), I compagni (1963) di Monicelli, Non toccare la donna bianca (1974),  Ciao maschio (1978) e Storia di Piera (1983) di Ferreri, Allonsanfàn (1974) dei fratelli Taviani, La donna della domenica (1975) di Comencini, e, naturalmente, La dolce vita (1960), (1963), La città delle donne ( 1979) e Ginger e Fred (1986) di Federico Fellini, un altro regista che, come Scola, aveva congiunto la propria autobiografia con quella di Mastroianni.
L’arte di Mastroianni – la sua nota capacità di sottrazione, la sua versatilità, il suo saper essere attore in cerca di autori – è documentata dalla mostra fotografica curata per il festival dalla Cineteca Nazionale. In una carrellata di immagini che spesso privilegiano il primo piano, la mostra consentirà al pubblico di incontrare di nuovo il “solito ignoto”, il compagno, il “fu Mattia Pascal”, l’alter ego di Fellini, l’intellettuale di Antonioni, il killer futuribile di Petri, lo “straniero” di Visconti, il prete, il tassinaro innamorato, l’abbuffone, il “bell’Antonio”, il siculo, l’omosessuale, l’intellettuale organico di Scola.

 

 

CSC-Cineteca Nazionale. La programmazione al cinema Trevi aprile 2016

Questo mese, Pedro Costa, Alida Valli, Orson Welles ritrovato, Aldo Fabrizi, Festival del Cinema Veramente Indipendente, Luca De Filippo, Mario Tobino e il cinema, omaggio a Gianni Rondolino, Mario Mieli…

 LA  PROGRAMMAZIONE  DI  APRILE 2016
 

01.04.2016
Omaggio a Gianni Rondolino, il papà del cinema torinese

La Cineteca Nazionale rende omaggio a Gianni Rondolino, scomparso il 9 gennaio.

ore 21.00 
Incontro moderato da Steve Della Casa con Michelangelo Buffa, Giona A. Nazzaro, Luca Raffaelli, Stefano Roncoroni

 
 
Prosegue con due straordinari cult-movies l’omaggio della Cineteca Nazionale a David Bowie, recentemente scomparso.
 

02.04.2016

Oltre il silenzio. Donne in rete contro la violenza
Tra immagini di repertorio e interviste, il documentario indaga le numerose sfaccettature del dramma della violenza sulle donne.

ore 19.00

Incontro con Titti Carrano, Maria Grazia Lo Cicero, Pina Mandolfo
 

03.04.2016
Raf Vallone, un divo anomalo

Si conclude il 3 aprile la retrospettiva dedicata a Raf Vallone nel centenario della nascita.
 

05.04.2016 – 06.04.2016
Gianni Martucci: un professionista dei generi

Rassegna a cura di Eugenio Ercolani con la Cineteca Nazionale.
05.04.2016 ore 20.45
Incontro moderato da Eugenio Ercolani con Gianni Martucci

A seguire “Milano… difendersi o morire” di Gianni Martucci (1977, 99′).

 

07.04.2016
Saggi di diploma Csc: le nuove vie del documentario

Un nuovo appuntamento dedicato al cinema contemporaneo, anzi del futuro: i saggi di diploma del Centro Sperimentale di Cinematografia.
ore 20.45 
Incontro con Caterina d’Amico, Roberto Andò, Mario Balsamo, Stefano Gabrini, Giovanni Oppedisano, Gianfranco Pannone
 

08.04.2016 – 10.04.2016
Mario Tobino e il cinema

La Cineteca Nazionale, con la collaborazione della Fondazione Mario Tobino, rende omaggio allo scrittore nel venticinquesimo anniversario della sua scomparsa, attraverso una retrospettiva dedicata alle pellicole ispirate alle sue opere.

08.04.2016 ore 21.00 
Incontro moderato da Paolo Albiero con Giovanni Fago, Giulio Ferroni, Paola Italia, Marco Natalizi, Michele Zappella

 

12.04.2016
(In)visibile italiano: amori grandi, amori liberi

Prosegue l’operazione della Cineteca Nazionale per il cinema “scomparso”.
 

13.04.2016
In ricordo di Luca De Filippo

La Cineteca Nazionale rende omaggio a Luca De Filippo, scomparso il 27 novembre 2015.

ore 19.00
Memorial Luca De Filippo di Mario De Bonis. Presenta Sergio Bruno

 

14.04.2016 – 17.04.2016
Festival del Cinema Veramente Indipendente

Quarta edizione del Festival del Cinema Veramente Indipendente, l’unica rassegna italiana di cortometraggi libera da giurie, selezioni, premi, case di produzioni e logiche di mercato.
 

19.04.2016
Mario Mieli. Il profeta del genere futuro

In collaborazione con il Dizionario Biografico degli Italiani della Treccani e con il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, dedichiamo una serata a Mario Mieli, figura “non riconciliata” della cultura italiana della seconda metà del secolo scorso.

ore 20.30 
Incontro moderato da Francesco Macarone Palmieri con Dario Accolla, Mario Colamarino, Francesco Paolo Del Re, Enrico Salvatori, Laura Schettini

 

20.04.2016
Aldo Fabrizi, la maschera di Roma

Aldo Fabrizi è stato uno dei protagonisti più versatili e più amati del cinema italiano.

ore 20.45 
Incontro moderato da Adriano Aprà con Vito Annicchiarico, Alfredo Baldi, Ennio Bispuri, Enrico Lancia, Andreina Mazzotto, Fabio Melelli, Giancarlo Zarfati. 
Nel corso dell’incontro sarà presentato il libro di Enrico Lancia e Fabio Melelli I film di Aldo Fabrizi

  

21.04.2016
Restauri e frammenti. Orson Welles incompiuto e ritrovato

Un confronto sulle più attuali e urgenti istanze per chi si occupa di restauro cinematografico, illustrato dalle preziose immagini del capolavoro perduto di Orson Welles, “The Merchant of Venice” e dal “caso” che rappresenta.
ore 18.15 
Incontro moderato da Mario Musumeci con Alessandro Aniballi, Luca Giuliani, Federico Savina

 
22.04.2016 – 24.03.2016
Alida Valli, una diva aristocratica

La Cineteca Nazionale dedicata una retrospettiva ad Alida Valli, film di Soldati, Antonioni Visconti, i fratelli Bertolucci, Pasolini e Giordana.

22.04.2016 ore 21.00 
Incontro moderato da Alfredo Baldi 
con Pierpaolo De Mejo, Enrico Lancia

 

26.04.2016 – 04.04.2016
Pasquale Festa Campanile, un autore popolare

Seconda parte dell’omaggio al regista nel trentennale della morte.
 

29.04.2016
Nella camera di Pedro Costa, omaggio a cura di Zomia cinema

Omaggio a uno dei più rigorosi e insieme “favolosi” tra i registi contemporanei, in occasione dell’uscita italiana del suo ultimo film, Cavallo denaro, premiato a Locarno, dedicato idealmente alla catastrofe europea in corso.

ore 20.30 
Incontro moderato da Donatello Fumarola con Pedro Costa, enrico ghezzi

 
 

 

Date di programmazione