Home > Sergio Leone. Il cinema come favola politica
Sergio Leone. Il cinema come favola politica
05 Febbraio 2014 - 05 Febbraio 2014
«Spettacolo, mito, favola. Se queste sono le principali coordinate all’interno delle quali la produzione filmica di Sergio Leone è stata tradizionalmente collocata, è tuttavia necessario evidenziare come tale orizzonte trovi la sua principale ragion d’essere in una corposa istanza politica articolata su più livelli. […] Il carattere fondamentalmente astratto della sua produzione, emergente da un impiego tutto personale dei generi, costituisce in tal senso la prospettiva ideale in cui il regista inserisce riferimenti simbolici alla storia e all’attualità, mentre sul piano stilistico la continua rottura dei moduli classici e la costante necessità di rivoluzionare la forma appaiono mossi, pur all’interno di una concezione spettacolare e industriale della settima arte, da una volontà tutta autoriale di fare film politicamente» (dalla quarta di copertina del libro di Christian Uva Sergio Leone. Il cinema come favola politica, Ente dello Spettacolo, 2013).
 
ore 17.00 Giù la testa di Sergio Leone (1971, 157′)
«L’ultimo western diretto da Sergio Leone, anzi, come diceva lo stesso regista “più correttamente è un avventuroso ambientato all’epoca della rivoluzione messicana”. […] Apre una grande citazione di Mao, del resto i tempi sono quelli, del post ’68 non solo europeo […]. La storia si svolge durante la rivoluzione messicana del 1913. Sulla carrozza che trasporta ricchi borghesi, Juan Miranda, un bandito confusamente legato alla rivoluzione, li deruba visto che hanno parlato male dei messicani. Incrocia un terrorista dell’Ira […], Sean Mallory detto John, e tra i due nasce una specie di società rivoluzionaria fatta di vera amicizia e dinamite ancora più vera. Assieme decidono di assaltare la banca di Mesa Verde. Ma lì non c’è più una banca, ma una prigione per politici» (Giusti).
 
ore 20.45 Incontro moderato da Sergio Bassetti con Oreste De Fornari, Luca Verdone, Christian Uva
Nel corso dell’incontro verrà presentato il libro di Christian Uva Sergio Leone. Il cinema come favola politica.
 
a seguire Marion, artista di Caffè-concerto di Roberto Roberti (1920, 49′)
Una canzonettista di caffè concerto muore lasciando al mondo una figlioletta, Marion, che ella ebbe da una avventura galante. Anche Marion diventa attrice di caffè concerto, ma un’attrice celebre, una stella. Un giorno si innamora di un giovane poeta. Ma dopo un periodo di felicità, il poeta abbandona Marion per sposare la figlia del suo editore. Marion si ammala di tisi…
Ingresso gratuito
Date di programmazione