Musicisti e Ingegneri del suono
Fondi archivistici e bibliografici – Biblioteca Luigi Chiarini
Il fondo, donato dalla moglie nel 2003, consta di 240 monografie di argomento vario – si tratta essenzialmente di manuali ed enciclopedie di tecnica del suono, tecnica fotografica, scienze applicate e scienze matematiche – di una videoregistrazione e di un’audioregistrazione con prove di riverberazione e di riflessione eseguite negli studi di Cinecittà.
Antonio Appierto (1925-2003) – Ingegnere elettronico. Frequenta il corso di fonica del Centro Sperimentale di Cinematografia in cui si diploma nel 1951. Lunghissima e prestigiosa la sua attività presso il CSC; a partire dal 1954 insegna Tecnica del suono e Sensitometria, cattedre da lui tenute fino al momento della scomparsa. Docente di Tecnologia cinematografica all’Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione “Roberto Rossellini” di Roma, fino al 1995. Nel 1949 tra i fondatori dell’ATIC (Associazione Tecnica Italiana per la Cinematografia). Nel 1995 è stato tra i 100 artisti e tecnici del cinema italiano insigniti del titolo di Commendatore della Repubblica per aver contribuito all’affermazione e allo sviluppo del cinema italiano nel mondo.
Sono presenti monografie, fascicoli sciolti di riviste e materiale audiovisivo, provenienti dalla raccolta privata di Vittorio Gelmetti.
Vittorio Gelmetti (1926-1992) – Musicista e docente del Centro Sperimentale di Cinematografia fra il 1985 e il 1990. Collaborò, fra gli altri, con Michelangelo Antonioni e con i fratelli Taviani.
Il fondo è stato istituito alla fine del 2018, per la generosa donazione del figlio Paolo, anch’egli compositore. E’ costituito da oltre duecento partiture di musiche per film di diversi registi con cui Rustichelli collabora, in modo non episodico, dalla fine degli anni Quaranta agli anni Ottanta, come: Germi, Bolognini, Loy, Monicelli, Corbucci, Lizzani, Pasolini, Risi, Steno, Vancini. Le dodici scatole provenienti dall’abitazione di Carpi, sono state condizionate in cartelle, mantenendo l’ordinamento e la numerazione delle varie unità, quando presente. Di ogni singola unità archivistica è stato rintracciato il titolo originale, il regista e l’anno di distribuzione del film o dello spettacolo, attraverso le banche dati e i repertori. Lo studio musicale ha comportato il riconoscimento dei documenti musicali e il loro ordinamento, laddove erano pervenuti disordinati, e ha arricchito le informazioni ricercabili sul catalogo online, segnalando la presenza di partitura, parti, brogliacci e altre annotazioni, a cui si aggiunge un elenco più sintetico per agevolare gli utenti.
Carlo Rustichelli (1916 – 2014) – Compositore e musicista. Cresciuto in una famiglia di appassionati d’opera, compì studi di armonia a Modena, per poi diplomarsi in pianoforte all’Accademia Filarmonica di Bologna. Al Pontificio Istituto di musica sacra di Roma si diplomò in composizione. Sposò la cantante Elvira Zecchino e nel 1943 nacque la figlia Alida, attrice e cantante nota al grande pubblico come Alida Chelli, poi nel 1953 il figlio Paolo. Il suo esordio al cinema avvenne con le musiche composte per “Papà per una notte” di Giulio Bonnard (1939). Dal 1947 con il film “Gioventù perduta” (1948), Rustichelli iniziò un sodalizio artistico con Pietro Germi che proseguì fino alla scomparsa del regista durante la progettazione di Amici miei (1975), poi girato da Mario Monicelli. A partire dagli anni Cinquanta, Rustichelli mantenne un ritmo produttivo di otto-nove film all’anno. Non di rado ricorse alla composizione di canzoni popolari, come Sinnò me moro, cantata dalla figlia Alida Chelli in “Un maledetto imbroglio” di Germi (1959): il brano in romanesco contribuì a lanciare la Chelli nel mondo dello spettacolo. Tra le centinaia di partiture conservate nell’archivio, ricordiamo tra i film di Germi “L’Uomo di paglia” (1958) che valse a Rustichelli il primo Nastro d’argento. Il compositore collaborò anche con tanti altri registi, come, Nanni Loy (con il quale lavorò per “Un giorno da leoni”, 1961; “Le quattro giornate di Napoli”, 1962; “Made in Italy”, 1965), Mario Monicelli (“I compagni”, 1963; “L’armata Brancaleone”, 1966, che nel 1967 gli diede il secondo Nastro d’argento; “Amici miei”, 1975) e Florestano Vancini (“La lunga notte del ’43”, 1960; “La calda vita”, 1964; “Le stagioni del nostro amore”, 1965), cui vanno aggiunte collaborazioni uniche come quella con Gillo Pontecorvo in “Kapò” (1960) e con Billy Wilder in “Avanti!” (Cosa è successo tra mio padre e tua madre?”, titolo della distribuzione italiana, 1972). Tra le collaborazioni al cinema vanno citate le musiche per numerose pellicole con Totò. Per la televisione Rustichelli compose le musiche per il celebre adattamento dell’”Odissea” (1968) di Franco Rossi. Sul finire degli anni Settanta diminuì via via la mole di collaborazioni cinematografiche, spesso dividendo il lavoro con il figlio Paolo (“Testa o croce” di Loy, 1982, fu il primo film cui questi prese parte). Tornò brevemente all’antica passione del melodramma con Savonarola e Borgia, testo di Elio Pecora, mai andato in scena.
Il fondo, donato dal figlio nel 2005, è stato interamente catalogato dopo un lungo e complesso lavoro di riordinamento di 432 cartelle. Ci si è avvalsi del supporto di esperti per il riconoscimento delle parti e delle partiture musicali e per la loro corretta attribuzione ai compositori e ai film per i quali erano state composte. La parte più cospicua del fondo è composta da partiture e parti orchestrali, brogliacci, spartiti. Alcune cartelle contengono la corrispondenza e la documentazione della sua attività lavorativa e della società Diafonia, i programmi SIAE e le note di registrazione.
Donato Salone (1914-2008) – Musicista, copista musicale di fama internazionale, assistente e organizzatore della realizzazione delle registrazioni per conto degli editori e delle produzioni cinematografiche. Ha collaborato con Luis Enríquez Bacalov, Manuel De Sica, Ennio Morricone, Riz Ortolani, Piero Piccioni, Franco Piersanti, Nicola Piovani, Carlo Rustichelli, Carlo Savina, Armando Trovajoli.
Consistente archivio multimediale composto da brogliacci, appunti, partiture, programmi musicali, registrazioni di musiche – su diversi supporti – delle colonne sonore e dei concerti del Maestro, donato dalla moglie nel 2002. Al consultatore verrà data la possibilità dell’ascolto immediato e diretto (cd) delle partiture disponibili, in modo che possa valutare la reale relazione tra la scrittura della partitura e la sua diretta realizzazione sonora, oltre allo studio dei brogliacci e delle note che indicano il percorso di discussione e ideazione con il regista per arrivare alla stesura della partitura. Con la possibilità di poter accedere anche alla visione diretta delle copie dei film depositati in Cineteca, allo studioso e critico musicale viene offerto un panorama completo dell’opera dell’artista.
Carlo Savina (1919-2002) – Compositore e direttore d’orchestra. Diplomato in composizione, violino, pianoforte, organo e direzione d’orchestra, per 14 anni ha lavorato come direttore d’orchestra alla RAI. Arriva alla popolarità con la musica leggera, a cui si dedica dal 1945, in un primo tempo come arrangiatore, poi, con un proprio complesso, come direttore d’orchestra e autore di canzoni di successo. Intensa anche l’attività cinematografica sia come autore di commenti musicali (realizza oltre 200 colonne sonore tra cui “Europa di notte”, “Liolà” e “Simon Bolivar” di Alessandro Blasetti, “Una vita difficile” di Dino Risi, “Eva” di Joseph Losey, “Il futuro donna” di Marco Ferreri, “Pizza Connection” di Damiano Damiani) che come direttore di commenti composti da altri (ha diretto le musiche di “Ben Hur” in versione discografica, “Sodoma e Gomorra”, “El Cid”, “The Godfather” (“Il Padrino”) “, “Romeo e Giulietta”, “Tess”. E’ stato il direttore d’orchestra di Nino Rota, con cui ha collaborato a molti film di Fellini. Ha diretto musicheper Miklós Rózsa, Stephen Sondheim, Bill Conti, Philippe Sarde, Dimitri Tiomkin, Stanley Myers. Ha inoltre lavorato con le più importanti orchestre, come la London Symphony Orchestra, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, le orchestre di Atene, Barcellona, Madrid, Parigi, Los Angeles e molte altre. Per anni ha fatto parte degli organi sociali della SIAE, di cui stato Consigliere d’Amministrazione fino al 1993.
Consta di circa 300 cartelle, ordinate alfabeticamente e suddivise in due sezioni. La prima riguarda i cineasti (attori, registi, sceneggiatori, etc.), dei quali vengono fornite notizie sommarie, talvolta supportate dagli approfondimenti contenuti nei ritagli stampa allegati, contenenti interviste o descrizioni più dettagliate dei personaggi in questione. La seconda riguarda la programmazione delle sale cinematografiche romane a partire dal 1955 fino al 1967. Di ciascun film è riportata la recensione, con la specifica della sala in cui venne proiettato e le date esatte di programmazione.
Adriano Taloni (1926-2005) – Tecnico del suono e fonico di missaggio. Allievo del Centro Sperimentale di Cinematografia.