Fratelli nel cinema
19 Marzo 2014 - 20 Marzo 2014
«L’invenzione del cinematografo è legata al nome di due fratelli: Auguste e Louis Lumière. Da allora, nella storia del cinema, sono stati tanti i fratelli che, in collaborazione o in competizione, si sono dedicati a questo mestiere. Il cinema, si sa, è una malattia contagiosa che si diffonde spesso all’interno delle famiglie. I mestieri del cinema sono tanti e, in certi settori, si sono formate nel tempo vere e proprie dinastie di artigiani e professionisti. Questo aspetto, che caratterizza in maniera particolare il cinema italiano, rimasto, sostanzialmente, un cinema artigianale, è al centro della presente rassegna con cui ci si propone di mettere a confronto opere legate ai nomi di fratelli o sorelle, per comprendere meglio il peso che i rapporti umani, personali e familiari, hanno avuto nello sviluppo e nella qualità del nostro cinema» (Amedeo Fago).
Gli appuntamenti di questo mese sono dedicati ai fratelli Fellini, Federico e Riccardo, e ai fratelli Girolami, Marino e Romolo (in arte Guerrieri).
Rassegna a cura di Amedeo Fago
mercoledì 19
ore 17.15 I vitelloni di Federico Fellini (1953, 107′)
«Nei Vitelloni, prima rimpatriata a Rimini, in una realtà placentare perfettamente conosciuta, la struttura narrativa subisce una scomposizione importante: la singola storia è frantumata in cinque vicende dallo sviluppo contemporaneo. Ognuno dei cinque amici insegue desideri diversi e si ritrova allo stesso punto di partenza, agli stessi discorsi, agli stessi incontri, agli stessi sogni frustrati» (Brunetta).
ore 19.15 L’altro Fellini di Roberto Naccari e Stefano Bisulli (2013, 68′)
Federico Fellini è il cineasta più conosciuto del mondo. Quello che di Federico pochi sanno è che aveva un fratello, Riccardo, anche lui regista. Quello che nessuno sa e su cui non si era mai indagato è il complicato rapporto che li ha uniti e divisi, per tutta la vita. Una storia che svela aspetti sconosciuti e inaspettati dell’interiorità di Federico facendo emergere un altro Fellini…
ore 20.30 Incontro moderato da Amedeo Fago con Gianfranco Angelucci
a seguire Storie sulla sabbia di Riccardo Fellini(1963, 95′)
Film composto da tre episodi: Francesca, Anna e Lucia. I bambini sono il tema centrale: dalla piccola Francesca, una ragazzina di quattro anni, che vive una giornata completamente immersa nella natura sulla spiaggia di Tor San Lorenzo, a un gruppo di ragazzini che festeggia un matrimonio, per finire con la storia di Lucia, una donna ricca e viziata che rifiuta la maternità, ma finisce per cambiare idea dopo aver trascorso una giornata in un villaggio di pescatori. «Raramente il magico mondo dell’anima infantile è stato visto con più stupefatta tenerezza e lievi fluttuanti colori di quanto lo sia qui, nel primo dei tre bozzettini, quello dedicato all’adorabile Francesca. E credo che dimenticherò molte sequenze illustri, ma non dimenticherò il personaggio dolcissimo di Anna, la sposa malmaritata, quella figura bianca, leggera e altocinta che trascorre sul quadro paesano e festaiolo della giornata nuziale con la grazia irreale delle fate e delle farfalle» (Sacchi).
Ingresso gratuito
giovedì 20
ore 17.00 Liberi armati pericolosi di Romolo Guerrieri (1976, 100′)
«È il 1976 quando Fernando Di Leo torna a riaccostarsi a Giorgio Scerbanenco, sceneggiando il film di Romolo Guerrieri Liberi, armati, pericolosi. La fonte è, ancora una volta, la raccolta di Milano calibro 9, e il racconto di partenza è Bravi ragazzi bang bang. E come al solito Di Leo utilizza solo lo spunto dello scrittore di Kiev, andandosene poi per conto suo a narrare le gesta delinquenziali di un gruppo di giovani balordi milanesi […], che prendono d’assalto banche e supermercati come rimedio all’ozio. Romolo Guerrieri ne ricava un buon film, purtroppo più spesso citato a causa della presenza di Diego Abatantuono come debuttante che per i suoi intrinsechi valori noir» (Pulici).
ore 19.00 Veneri al sole di Marino Girolami(1965, 111′)
«In una località di villeggiatura sul mare alcuni personaggi vivono avventure ora grottesche, ora divertenti: un giornalista è alle prese con una ragazza che porta con sé una valigia da cui non vuole separarsi per nessuna ragione; il dipendente di un industriale, per troppa solerzia e altrettanta incapacità, finisce per procurarsi solo guai; un giovanotto, alla disperata ricerca di una ragazza, pur di conquistarne una racconta una montagna di bugie» (Poppi-Pecorari). Con Raimondo Vianello, Sandra Mondaini, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.
ore 21.00 Incontro moderato da Amedeo Fago con Romolo Guerrieri
a seguire Il dolce corpo di Deborah di Romolo Guerrieri (1968, 94′)
Marcel, appena sposato con Deborah, è sempre ossessionato dal suicidio della sua ex fiamma. A complicare il tutto, c’è qualcuno che perseguita la giovane coppia di sposini. «Avvincente e ben condotto, Il dolce corpo di Deborah presenta anche qualche buon momento di suspense grazie all’uso intelligente di un refrain di musica classica usato ossessivamente come preludio alle apparizioni del finto spettro. La frase con cui si conclude il film, pronunciata da Carroll Baker, “non si è mai ricchi abbastanza”, condensa in sé tutto il cinismo dei personaggi di questi film che si muovono in ambienti ultralussuosi, ma per i quali una prospettiva di ulteriore arricchimento è già movente sufficiente a giustificare i più efferati delitti» (Bruschini-Tentori). Grande cast: Carroll Baker, Jean Sorel, George Hilton, Evelyn Stewart, Luigi Pistilli.
Ingresso gratuito