Home > Cinema dei Piccoli: Generica(mente) cult
Cinema dei Piccoli: Generica(mente) cult
05 Febbraio 2011 - 30 Aprile 2011
«A fine settembre del 1989 io e Giovanni Buttafava avremmo dovuto chiudere un libro che si sarebbe intitolato Italian Cult Movie. Come spesso capita, non rispettammo le dati di consegna. E non lo riuscimmo a fare neppure l’anno successivo, perché Giovanni, improvvisamente e con profondo dolore, ci lasciò. […] Se era snob e poco accettato parlare di cult movies – Giovanni li aveva ribattezzati in italiano “film santi” – cosa sarebbe stato trattare i nostri amati trashioni italiani, […] i musicarelli, i poliziotteschi, i film d’autore sballati […]? Strasnob? E come li avremmo definiti con un termine chiaro per tutti? Stracult? No. Allora i tempi non erano maturi. […] Ma gli anni ’90 hanno portato molte sorprese. Quello che sembrava snob o elitario, piano piano, grazie alla continua riproposta televisiva, stava diventando popolare. […] E stavano nascendo le prime fanzine italiane, come Nocturno e Amarcord con servizi e interviste dedicate ai nostri maestri della serie Z». Sono solo alcuni stralci della toccante introduzione di Marco Giusti alla prima edizione del suo Dizionario dei film italiani. Stracult in cui descriveva la nascita di un gusto, di una sensibilità nuova verso territori, autori, opere allora tutte da (ri)scoprire. Grazie a cinefili e critici come Goffredo Fofi, Enrico Ghezzi, Teo Mora, Carlo Bocci, Stefano Della Casa, Tatti Sanguineti, Sergio Grmek Germani, Baldo Vallero, Piero Tortolina, Enzo Ungari, Marco Melani, Lorenzo Codelli e di molti altri. Erano gli anni cui si sperimentava sulle pagine di nuove riviste di cinema, su interessanti collane di volumi imperdibili («Il Patalogo», in primis) e su grandi operazioni culturali (le notti folli di Massenzio) su quelle particolari associazioni culturali chiamate cineclub: l’Officina Filmclub e L’occhio, l’orecchio, la bocca a Roma, il Movie Club a Torino, il Filmstory a Genova. Ora che però tutto è stato sdoganato e tutto è diventato paradossalmente di culto, dalla fisicità prorompente di Bombolo ai rumori gastrointestinali di un Alvaro Vitali, urge la necessità di una selezione del cosiddetto cinema di genere. Ecco allora tredici film che spaziano dal gotico (La maschera del demonio, 5 tombe per un medium, La cripta e l’incubo), al peplum (Maciste all’inferno), al thriller (L’uccello dalle piume di cristallo, Non si sevizia un paperino, Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave, L’etrusco uccide ancora) senza dimenticare i noir e i polizieschi (Città violenta, Tony Arzenta, I bastardi, Milano calibro 9, Autostop rosso sangue) per creare un’ideale mappatura di autori di piccoli capolavori e non di semplici artigiani intrappolati in prodotti seriali e anonimi.
 
 
sabato 5 febbraio
ore 20.45 generi(camente) cult
La maschera del demonio di MarioBava (1960, 88′)
 
sabato 12 febbraio
ore 20.45 generi(camente) cult
Maciste all’inferno di Riccardo Freda (1962, 91′)
 
sabato 19 febbraio
ore 20.45 generi(camente) cult
La cripta e l’incubo di Camillo Mastrocinque (1964, 85′)
 
sabato 26 febbraio
ore 20.45 generi(camente) cult
5 tombe per un medium di Massimo Pupillo (1965, 89′)
 
sabato 5 marzo
ore 20.45 generi(camente) cult
L’uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento (1970, 96′)
 
sabato 12 marzo
ore 20.45 generi(camente) cult
Non si sevizia un paperino di Lucio Fulci (1972, 105′)
 
sabato 19 marzo
ore 20.45 generi(camente) cult
Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave di Sergio Martino (1972, 96′)
 
sabato 26 marzo
ore 20.45 generi(camente) cult
L’etrusco uccide ancora di Armando Crispino (1972, 106′)
 
sabato 2 aprile
ore 20.45 generi(camente) cult
I bastardi di Duccio Tessari (1968, 102′)
 
sabato 9 aprile
ore 20.45 generi(camente) cult
Tony Arzenta di Duccio Tessari (1973, 114′)
 
sabato 16 aprile
ore 20.45 generi(camente) cult
Città violenta di Sergio Sollima (1970, 109′)
 
sabato 23 aprile
ore 20.45 generi(camente) cult
Milano calibro 9 di Fernando Di Leo (1972, 100′)
 
sabato 30 aprile
ore 20.45 generi(camente) cult
Autostop rosso sangue di Pasquale Festa Campanile (1977, 107′)

 

 

 

 

Date di programmazione