The City di Axel Rupp (1961, cm)

Il respiro di Axel Rupp (1964, cm)

 

Uno dei più misteriosi cineasti italiani (malgrado il nome), Axel Rupp, nato nel 1924 a Verona, fotoreporter per «Life», «Paris Match», «Epoca», «Il Mondo», architetto, filmaker, con uno sguardo antropologico sulla realtà, documentata attraverso opere, come Il respiro e The City proposte a Orizzonti 1960-1978, che colgono la vita caotica di metropoli come Roma e Londra. «Se vogliamo fare un cinema, intimista, moralista, sociale, ecc. bisogna coerentemente muoversi su questo piano […]. Piuttosto che realizzare film che non si sentono, è meglio andare a vendere stoffe»: questa dichiarazione d’intenti sottolinea il suo assoluto rigore, che si esprime, non solo nella scelta dei temi trattati, ma nello stile, ancorato all’uomo. Lo sguardo di Rupp è concentrato apparentemente sulla folla che, immutabile, cammina per le vie di una metropoli, ma poi si tradisce volgendosi su un anziano, su una madre, su una coppia, su curiosi personaggi: alla fine (ri)emerge sempre l’individuo a spezzare il concetto filosofico di folla. Un documentarista assolutamente da riscoprire per l’originalità del suo sguardo immerso nella realtà, fino a confondersi con essa.