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Mario Carbone
06 Settembre 2011 - 06 Settembre 2011

Retrospettiva “Orizzonti 1960-1978”. Festival di Venezia 2011
Proiezione il 6 settembre,  alle 17.00, in sala Volpi, con replica il 9, alle 15.00, sempre in sala Volpi.

Inquietudine di Mario Carbone (1960, cm)
Zoommm Track! di Mario Carbone (1968, cm)
 
Mario Carbone è uno dei più apprezzati fotografi italiani, che ha sempre privilegiato le questione sociali, testimoniando con passione la vita e la lotta dell’uomo, specie in eventi drammatici, come l’alluvione di Firenze e il terremoto del Belice. Dalla fotografia al cinema il passaggio è stato immediato e naturale: «Sono di origini calabresi. Appena arrivato a Roma le prime persone che ho conosciuto sono state degli artisti: Tano Festa, Mario Schifano, Franco Angeli, Mimmo Rotella. Inquietudine mi è particolarmente caro perché oltre a essere il mio primo documentario – e non caso pedino con la macchina da presa il mio amico Franco Angeli! – ho conosciuto Cesare Zavattini. Gli ho fatto vedere Inquietudine e gli è piaciuto talmente tanto che mi ha preso per il suo I misteri di Roma. Non solo ho diretto il mio episodio, ma sono stato spesso l’operatore in gran parte del film, perché grazie al mio apprendistato di fotografo, avevo delle buone conoscenze tecniche» (Mario Carbone). Carbone è stato direttore della fotografia, fra gli altri film, de L’amore breve di Romano Scavolini. Nella sua lunga attività documentarista Orizzonti 1960-1978 sceglie due opere legate ai legame tra l’arte e la società circostante. Inquietudine, che si apre con una citazione dal Tonio Kröger di Thomas Mann, «non lavorava come tutti coloro che lavorano per vivere, e non faceva nessun conto di sé come uomo vivente. Solo desiderava di essere considerato come creatore», è il pedinamento, quasi zavattiniano, nelle vie di Roma e nel suo studio dell’artista Franco Angeli, uno degli esponenti della Scuola di Piazza del Popolo, poi assurto alla gloria cinefila con Morire gratis di Sandro Franchina. La vita della città, fra cronaca mondana e cronaca nera, si riflette in una serie di fotografie sullo sguardo assorto del pittore.
Zoommm Track! immortala le imprese goliardiche, volte a reinserire l’arte nel contesto della vita sociale, del Laboratorio ’70, poi rinom(in)ato Gruppo di via Brunetti, del quale facevano parte gli artisti Marcello Grottesi, Paolo Matteucci e Gianfranco Notargiacomo. Fra le loro imprese: la ghigliottina trasportata a piazza del Popolo e per le vie di Roma, preannunciata dal rullo del tamburo: la rivoluzione è in atto!; le gigantesche pillole anticoncenzionali lanciate a piazza San Pietro; con i capelli tinti di rosso in sella a un tridem (bicicletta a tre posti); la fontana di piazza del Popolo dipinta di rosso (azione imitata ai giorni nostri).
Date di programmazione