Vladan Radovic
03 Aprile 2020
Nasce a Sarajevo, all’epoca città della Jugoslavia, il 15 dicembre 1970. Figlio di un noto documentarista da cui ha ereditato la passione per il cinema e la fotografia, si trasferisce a Roma dopo il diploma dove studia Fotografia cinematografica al Centro Sperimentale di Cinematografia. Il suo maestro è Peppino Rotunno, noto collaboratore di Fellini e Visconti. Terminati gli studi Radovic esordisce nel 2003 come direttore della fotografia con Saimir, l’opera prima di Francesco Munzi. In pochi anni conferma il suo talento firmando molti progetti importanti al fianco di registi come Paolo Virzì, Gipi, Gianni Zanasi, Laura Bispuri, Saverio Costanzo e Sydney Sibilia. Un’altra felice collaborazione con F.Munzi nel 2014 (Anime Nere) lo porta a vincere il suo primo un David di Donatello per la miglior fotografia. Nel 2018 riceve la proposta di curare la fotografia del nuovo film di Marco Bellocchio; presentato a Cannes l’anno successivo, Il traditore – frutto di una coproduzione internazionale fra Italia, Francia, Germania e Brasile – diventa un nuovo classico del cinema italiano. Il suo più recente lavoro è Magari, diretto dalla regista italo-svizzera Ginevra Elkann e presentato al Festival di Locarno del 2019 e la serie tv Romulus, ambizioso progetto di Groenlandia capitanato da Matteo Rovere.
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