Cineteca Classic: Maurice Cloche
01 Novembre 2014 - 02 Novembre 2014
Come scrisse Sergio M. Germani nel 2013, nel catalogo de i 1000(o)cchi. Festival internazionale del cinema e delle arti, «l’intrecciarsi di temi religiosi e di presenze fisiche (non raramente femminili) nel cinema di Cloche, compresenza talvolta rimproveratagli come segno di eclettismo, è tutt’altro che un limite. […] Tra i quali siamo lieti di poter includere il film amato da Ford [Peppina e Violetta, n.d.r.], e il Monsieur Vincent giustamente sostenuto da Lourcelles e Vecchiali contro una superficiale etichettatura di saint-sulspicien. Scoprire poi che la visione di questo film (una delle più radicali istanze filmiche di giustizia sociale, film che vive la tensione tra pluralità di corpi affamati da nutrire e astuzie per sollecitare la misericordia dei potenti) abbia toccato don Lorenzo Milani, che da lì elesse Cloche a interlocutore per un film, non può non commuoverci».
sabato 1
ore 17.00 La portatrice di pane di Maurice Cloche (1950, 102′)
Francia. Il giovane Giacomo Gareau, meccanico nell’officina dell’ingegner Labroue, è innamorato della vedova Giovanna Fortier. Per fare rapidamente fortuna, ruba i documenti relativi a un’invenzione ma, sorpreso dal padrone, lo pugnala a morte e dà fuoco all’officina…
ore 19.00 Peppina e Violetta di Maurice Cloche (1951, 87′)
«In Assisi l’orfanello Peppino vorrebbe, ma non può, portare la sua cara asina Violetta sulla tomba di San Francesco per farla guarire. Va a Roma, in Vaticano, e si rivolge al Papa che lo accontenta. Dal romanzo The Small Miracle di Paul Gallico, sceneggiato dall’autore con Diego Fabbri e M. Cloche. Rugiadoso, inzuppato di buoni sentimenti e non privo di belle, quiete immagini (fotografia di Otto Heller). Musiche di Nino Rota» (Morandini).
ore 21.00 Ma tu sei Pietro – Storia di un pescatore (1973, 90′)
«Avevo scelto un soggetto che mi era stato portato, e che era la vita di San Pietro. Questa vita di San Pietro avevo personalmente pensato di ambientarla nella sua epoca, ma poi improvvisamente, mentre ci lavoravo sopra, mi sono detto: “Ma no, non devo ambientarla nell’epoca biblica, al tempo dei Vangeli, ma devo ambientarla nel nostro tempo […]”. E la lettera di don Milani mi ha confermato in questa intenzione in quanto attorno a me tutti volevano realizzare il film in costumi storici, ed è don Milani che mi ha aiutato a realizzarlo, nell’epoca moderna» (Cloche).
domenica 2
ore 17.00 Prigioni di donne di Maurice Cloche (1958, 100′)
«Questo nuovo adattamento mette in evidenza la libera reinterpretazione di Maurice Cloche, che rispetto alla versione di Roger Richebé del 1938 mantiene quasi soltanto la situazione di partenza, implicita nel titolo dell’opera. Una farmacista, che ha conosciuto la prostituzione ma si è affrancata da quel mondo attraverso il matrimonio, viene accusata di aver ucciso il marito. Il film ci immerge quindi nella vita quotidiana di un carcere femminile» (Garreau).
Copia proveniente dalla Cineteca del Friuli
ore 19.00 Monsieur Vincent di Maurice Cloche (1947, 120′)
«La vita di Vincenzo de Paoli che, attraverso il suo esempio e la sua instancabile attività in diverse regioni della Francia, riuscì a imporre la carità pubblica come onere a carico dello Stato. Biografia e affresco sociale sono qui strettamente congiunti. Il film presenta un quadro molto convincente della Francia del XVII secolo, con tutti i suoi splendori, le sue miserie, le sue paure e persino le sue barbarie. Un quadro che ben si accorda con le ricerche della moderna storiografia» (Lourcelles). Oscar al miglior film straniero e Coppa Volpi all’attore protagonista Pierre Fresnay alla Mostra del Cinema di Venezia.
ore 21.15The Viscount: furto alla banca mondiale di Maurice Cloche (1967, 93′)
Un gangster deruba un rivale di una grossa partita d’oppio conservata in una cassetta di sicurezza. Il “Visconte”, agente di assicurazioni, è incaricato di indagare. Intanto i due gangsters si danno battaglia. Una coproduzione italo-franco-spagnola con Fernando Rey, Folco Lulli e Franco Fabrizi.