Nero su bianco. Scrittori di cinema: Doriana Leondeff
19 Febbraio 2019 - 19 Febbraio 2019
«L’est e l’ovest d’Europa trovano una sintesi perfetta nell’identità di Doriana Leondeff, italo-bulgara residente a Roma ma che nella Capitale ha ambientato pochissime delle venti sceneggiature in cui la sua penna è stata coinvolta. Co-autrice eletta di Silvio Soldini dal 1997 per Le acrobate, con il regista italo-svizzero ha lavorato a otto film, incluso il grande successo Pane e tulipani (2000) che le è valso un David di Donatello e un Nastro d’argento per la sceneggiatura. Forse la più “apolide” fra le nostre scrittrici per il cinema, Leondeff sembra trovare nella variazione di location (e dunque culture, lingue, dialetti…) il proprio luogo d’ispirazione, accompagnando con la sua scrittura sensibile le motivazioni creative (per taluni “oltreconfine”) di registi quali il compianto Carlo Mazzacurati, Francesca Archibugi, Luca Lucini, Cristina Comencini, Michele Placido e Costanza Quatriglio» (Anna Maria Pasetti).
Rassegna a cura del SNCCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani
ore 17.00 La giusta distanza di Carlo Mazzacurati (2007, 111′)
«Il fascino del film sta altrove. Nei paesaggi, in primis: Mazzacurati torna sui luoghi del suo brillantissimo esordio, Notteitaliana (1987), e li racconta col senno di poi. È un nord-est abbagliante, magnificamente fotografato da Luca Bigazzi, nel quale si nascondono solitudini, rancori, violenze inespresse. Si parla anche di immigrazione, di lavoro in nero, della voglia di fuggire da un delta inquinato come il fiume che lo forma. Lagiustadistanza è il ritratto di un paese malato, in cui forse è inutile cercare colpevoli perché nessuno è innocente. Molto bravi i due protagonisti (Valentina Lodovini e Ahmed Hafiene), brillanti cammei di tre talenti quali Fabrizio Bentivoglio, Giuseppe Battiston e Ivano Marescotti» (Crespi).
ore 19.00 Pane e tulipani di Silvio Soldini (2000, 116′)
Durante una gita turistica, Rosalba, casalinga di Pescara, viene dimenticata in un autogrill. Offesa, invece di aspettare che marito e figli vengano a riprenderla, decide di tornare da sola a casa. Si trova però su un auto diretta a Venezia, dove arriva per la prima volta e sente di voler rimanere. Mimmo, il marito, non sa come comportarsi, finché scopre che Costantino, un suo dipendente, è un appassionato di libri gialli e allora lo spedisce a Venezia con il compito di ritrovare la moglie. Rosalba intanto ha trovato lavoro nel negozio di fiori di Eliseo, un anziano anarchico, e vive a casa di Fernando, uno strano signore di origini islandesi che fa il cameriere ed è un cultore dell’Orlando furioso. Rosalba stringe inoltre amicizia con Grazia, vicina di casa, estetista e massaggiatrice, poi, sollecitata da Fernando, riprende anche a suonare la fisarmonica. «Al quarto lungometraggio Soldini trasporta i suoi personaggi dal melodramma alla commedia. Il tema è sempre lo stesso: la fatica di vivere e la voglia di non farsi schiacciare dalle convenzioni. Sono nuovi il tono, la luce, la speranza che qualcosa alla fine possa cambiare… La strada scelta da Soldini è quella “alla Kaurismaki”, di una commedia non sguaiata o ridanciana, attraversata da una venatura melanconica e che non soffochi qualche spunto di riflessione. Da questo punto di vista sono perfetti i due protagonisti (Mereghetti)».
ore 21.00 Incontro moderato da Anna Maria Pasetti con Doriana Leondeff