La sottile linea rosa 3: appuntamenti con il cinema delle donne. Tutti i colori dellamore
20 Marzo 2012 - 20 Marzo 2012
Questi appuntamenti mensili, a cura di Maria Coletti e Annamaria Licciardello, vogliono tessere una sorta di storia sotterranea, che possa rendere conto, pur con le inevitabili lacune, di ciò che è stato prodotto in questi anni dalle donne, attraverso le mille tematiche affrontate, e i molti stili che le riflettono: il corpo, la memoria, la storia, il paesaggio italiano e le trasformazioni sociali e familiari, le piccole e grandi resistenze. Una molteplicità di sguardi e di riflessioni sul cinema e sulla realtà italiana che trova un corrispettivo linguistico anche nella varietà dei formati, dalla pellicola al video, dalla finzione al documentario.
L’appuntamento di marzo è dedicato al tema delle coppie miste, soggetto rimasto a lungo un tabù tanto nella società quanto nel cinema italiano. Tuttavia, il numero delle coppie miste è in costante aumento ed è un po’ l’altra faccia della medaglia dei cosiddetti “nuovi italiani” o delle seconde generazioni. Roberta Torre, Cristina Comencini e Laura Muscardin affrontano di petto il problema, anche se tra il serio e il faceto, giocando con stereotipi e pregiudizi, rivelando, tra le pieghe dell’ironia e nelle sfumature di genere e di stile, che ad essere complesso forse è solo l’amore, tout court. Tutto il resto è rumore di fondo.
ore 17.00
Sud Side Stori (2000)
Regia: Roberta Torre; soggetto e sceneggiatura: R. Torre; fotografia: Daniele Ciprì; scenografia: Filippo Pecoraino, R. Torre; musica: Gino De Crescenzo; montaggio: Giogiò Franchini; interpreti: Forstina Erhabor, Roberto Rondelli, Eleonora Teriaca, Rosa D’Alba, Giuseppa Vella, Mimma De Rosalia; origine: Italia; produzione: GAM Film, Istituto Luce, Rai Cinema, Telepiù; durata: 78′
La tragica e contrastata storia d’amore di shakespeariana memoria rivive nelle strade di Palermo tra Toni Giulietto, un cantante di piazza di scarso successo, e Romea Wacoubo, una prostituta nigeriana, in una rilettura musicale e kitsch tanto cara alla regista milanese. «Uno scontro inevitabile di culture, linguaggi e musiche che nasconde e mostra le difficoltà di ogni integrazione, una storia che prende spunto da un fatto realmente accaduto a Palermo un paio di anni fa per trasformarlo in una commedia musicale interpretata dagli stessi immigrati arrivati da varie parti del mondo africano» (Torre).
ore 19.00
Bianco e nero (2007)
Regia: Cristina Comencini; soggetto e sceneggiatura: C. Comencini, Giulia Calenda, Maddalena Ravagli; fotografia: Fabio Cianchetti; scenografia: Paola Comencini; costumi: Antonella Berardi; montaggio: Cecilia Zanuso; interpreti: Fabio Volo, Ambra Angiolini, Aissa Maiga, Eriq Ebouaney, Anna Bonaiuto, Franco Branciaroli; origine: Italia; produzione: Cattleya, Rai Cinema; durata: 100′
Elisa lavora come mediatrice culturale e lo fa con molta passione. Vive con Carlo e la loro figlia in un ménage all’apparenza tranquillo. Quando Carlo incontra Nadine, la moglie di un collega di origine africana di Elisa, e tra loro scatta una passione profonda, sia Elisa che Carlo dovranno rivedere molte delle loro convinzioni. Gli attori Aissa Maiga e Eriq Ebouaney recitano entrambi in italiano. «Da persona seria la Comencini non pretende di dare risposte, si limita a imbastire le contraddizioni del cuore e della società con divertimento e finezza senza perdere di vista le implicazioni amare» (Levantesi).
ore 21.00
Billo, il grande Dakhaar (2008)
Regia: Laura Muscardin; soggetto: Marco Bonini; sceneggiatura: M. Bonini, Mbacke Gadji; fotografia: Teta Punzi; scenografia: Mustapha Picasso N’Diaye, Maria Rosa Zito; costumi: Vera Cozzolino; musica: Youssou N’Dour; montaggio: Marco Spoletini; interpreti: Thierno Thiam, Susy Laude, Marco Bonini, Paolo Gasparini, Rokhaya Soumare, Paul N’Dour; origine: Italia/Senegal; produzione: Exordia Corporation, The Coproducers; durata: 90′
Billo, giovane sarto, lascia il Senegal, la sua famiglia e la fidanzata per venire a lavorare nel mondo della moda in Italia. Dopo un primo periodo di scoperta e adattamento, le cose per Billo cominciano a mettersi bene sia nel lavoro che nella vita privata grazie all’incontro con Laura. La famiglia e la fidanzata, però, lo richiamano alle sue responsabilità. «L’immigrazione in chiave di commedia. La vita di un senegalese a Roma come catalogo di situazioni buffe se non sempre allegre (clandestinità, lavori in nero, un po’ di galera)» (Ferzetti).