Sguardi non allineati. Il cinema di Nina Di Majo
19 Gennaio 2019 - 19 Gennaio 2019
«Nina, nata a Napoli, vissuta tra Napoli, Roma e Milano, è conosciuta per la raffinata ironia dei suoi film, nei quali racconta la borghesia intellettuale, e l’ascesa dell’italiano medio umanissimo e cialtrone. Si ride e si piange del pericolo per ognuno di trasformarsi nella caricatura di sé stesso. Nina è un attivista, pacifista, ecologica, critica sulla bomba atomica, crede nella forza delle donne e nella loro irresistibile creatività. E poi se il senso di colpa fa allegria, l’orgasmo ci salverà e il nichilismo no» (www.ninadimajo.com).
ore 16.30 L’inverno di Nina di Majo (2001, 97′)
Due coppie si incontrano nella periferia di una metropoli del nord Italia. Leo è uno scrittore in crisi. La sua compagna, Marta, è una bella donna che sta cercando di allestire una galleria d’arte e nasconde le proprie insicurezze dietro una buona dose di aggressività. Gustavo è un industriale cinquantenne che intrattiene con la traduttrice Anna una relazione matrimoniale rozza e perversa. Quando Anna seduce Leo, entrambe le coppie sembrano sul punto di scoppiare. «Il suo film fa pensare a certi lontani (storicamente) film di Antonioni, a certi lontani (geograficamente) film di Tsai Ming-liang per rigore di linguaggio e per durezza di sguardo. È un film che non compiace e non si compiace, film di vero autore: di un’autrice giovane, lucida, dotatissima, che sa quello che vuole, che non è disposta a farsi ricattare da nessuno e tanto meno dal conformismo accettato e propagandato dal cinema italiano di questi anni di gelo» (Fofi). Con Valeria Bruni Tedeschi, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni, Yorgo Voyagis.
ore 18.15 Matrimoni e altri disastri di Nina Di Majo (2009, 95′)
«3° film, e il più maturo, della regista napoletana, è una commedia – in bilico sul dramma – italiana intelligente. Fa perno su un personaggio che sembra scritto su misura per la Buy: si svolge a Firenze, dove l’altoborghese e colta Nanà ha un mese di tempo per preparare le nozze di Beatrice, la sorella più giovane, egoista, ruffiana, in viaggio all’estero. In quel mese frequenta il futuro cognato Alessandro, un rampante bresciano un po’ canaglia che ha tutto per non piacerle, ma di cui scopre i meriti nascosti e Nanà va in crisi. Il film non conta solo per questo personaggio di originale complessità che la Buy rende benissimo. Imbrocca anche gli altri personaggi, soprattutto quello difficile e brillante di Fabio Volo che sembra il ragazzotto tipico della sua generazione e non lo è. Alla dimensione comico-ironica provvedono con femminile perfidia Luciana Littizzetto che interpreta l’amica Benedetta che gestisce con lei una piccola libreria, Marisa Berenson un’eccentrica madre da fotoromanzo, l’ambiguo architetto di Petrocelli, il vanesio intellettuale arabo di Bakri, Jarkko Pajunen lo sfaticato gay mangione che Nanà ospita, l’esilarante amica ultraborghese Elisabetta Piccolomini, l’irresistibile nerd di Mehmet Gunsur» (Morandini).
ore 20.00 Incontro Raffaele Meale con Nina Di Majo, Francesco Antonioni, Mario Martone
a seguire Hans Werner Henze – La musica, l’amicizia, il gioco di Nina Di Majo (2017, 75′)
La vicenda umana e artistica, straordinaria, struggente e creativa di Hans Werner Henze, uno dei più grandi compositori del XX secolo, nato nel 1926 in Germania, e da lì fuggito presto – dopo essere già scappato da un campo di Guerra – negli anni Cinquanta per il clima vissuto come troppo conservatore e omofobo da uno spirito libero e posseduto dalla musica e dalla sua visione politica. Una fuga che trova rifugio in Italia, a Ischia e Napoli, dove Henze entra in contatto e amicizia con alcune delle menti più fervide del tempo (e dell’avvenire): Luchino Visconti, Pasolini, Luigi Nono, e inizia un’amicizia fondamentale con la geniale scrittrice e poetessa Ingeborg Bachmann. Un’esperienza memorabile, quella di un musicista colto tedesco, gay, comunista, che trova nell’Italia del boom il luogo di elezione di una ricerca musicale unica, in bilico tra sperimentalismo e tradizione, l’intreccio di cultura nordica e utopia mediterranea, in sinfonie, opere teatrali, balletti, che rappresentano un capitolo importante della musica del secolo. Prodotto da Red Velvet Media, Luce Cinecittà, in collaborazione con Istituto Cantiere di Musica di Montepulciano.