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Cinema Trevi: “Dall’Italia con amore: come imitammo James Bond. Il cinema spionistico italiano da James Tont ad Asso di Picche”.
21 Gennaio 2009 - 25 Gennaio 2009
«Non ci fu solo 007 e non ci fu solo Sean Connery. A un certo punto gli schermi europei e quelli italiani in particolare si riempirono di agenti segreti dalle sigle più assurde. 077, 008, 009, 070, Z7, 77, 777, 3S3… un elenco infinito di spie che agivano in missioni impossibili a Beirut, Hong Kong, Berlino, Istanbul, Il Cairo. Era il magico mondo degli 007 all’italiana che, tra il 1964 e il 1969, sfornarono qualcosa come 150 titoli, parodie comprese (come il James Tont di Lando Buzzanca, gli 002 di Franco e Ciccio, il Flit di Raimondo Vianello). Film che funzionavano su regole più o meno precise. Un titolo che rimandava ai film della vera saga bondiana; un protagonista bello, macho e agile come il vero 007, e i nostri si chiamavano Ken Clark, Richard Harrison, Giorgio Ardisson; una serie di ragazze belle e pericolose, da Ingrid Schoeller a Dominique Boschero, che il nostro eroe finiva per domare; dei cattivi più o meno legati al mondo delle coproduzioni con Spagna e Germania. Registi di grande professionalità come Sergio Sollima, Alberto De Martino, Umberto Lenzi, Sergio Greco; almeno due esterni in qualche vera località esotica, in modo che lo spettatore sognasse viaggi che per lui erano impossibili; i gadget bondiani in versione casalinga, con effetti speciali fatti negli studi romani della Elios e della De Polis; temi fissi come la guerra fredda e la rivoluzione sessuale. Il tutto fra immagini pop anni ’60, grandi colonne sonore firmate da Piero Umiliani, Armando Trovajoli, Riz Ortolani, Piero Piccioni, che sperimentavano i loro temi erotici-exotici, manifesti incredibili, budget minimi e troupe ridotte. Un sogno che verrà interrotto dal trionfo internazionale degli spaghetti western di Sergio Leone, ma che dette vita a titoli oggi scordati ma allora di grande presa popolare» (Noir Film Festival).
Rassegna curata da Marco Giusti in collaborazione con la Cineteca Nazionale, presentata al Noir Film Festival di Courmayuer 2008 e riproposta al Cinema Trevi in una versione più ampia.
 
mercoledì 21
ore 17.00
Bersaglio mobile (1967)
Regia: Sergio Corbucci; soggetto: Massimo Patrizi; sceneggiatura: M. Patrizi, Franco Rossetti, S. Corbucci; fotografia: Ajace Parolin; musica: Ivan Vandor; montaggio: Alberto Gallitti; interpreti: Ty Hardin, Michael Rennie, Paola Pitagora, Vittorio Caprioli, Gordon Mitchell, Graziella Granata; origine: Italia; produzione: Rizzoli Film; durata: 92′.
Jason, specialista in evasioni, fugge di prigione durante un trasferimento, ma questa volta non è tutta farina del suo sacco: qualcuno lo ha aiutato per affidargli l’incarico di recuperare un microfilm, che interessa a molte potenze internazionale. Jason riesce nell’impresa, ma tutti, compresa la polizia, si mettono sulle sue tracce. Corbucci gira in Grecia con il suo proverbiale gran mestiere, facendo sfoggio di magnifiche locations e del consueto senso dello spettacolo.
Vietato ai minori di anni 14
 
ore 19.00
Un milione di dollari per sette assassini (1967)
Regia: Umberto Lenzi; soggetto: Gianfranco Clerici; sceneggiatura: G. Clerici, U. Lenzi; fotografia: Augusto Tiezzi; musica: Angelo Francesco Lavagnino; montaggio: Jolanda Benvenuti; interpreti: Roger Browne, José Greci, Anthony Gradwell [Antonio Gradoli], Monica Pardo, Carlo Hintermann, Erika Blanc; origine: Italia; produzione: Romana Film; durata: 93′.
Il ricchissimo Simpson incarica Michael King di trovare il figlio Martin, notissimo fisico nucleare, scomparso misteriosamente con una formula segreta. King scopre il cadavere di Martin in un cimitero e Simpson lo invita a vendicare il figlio eliminando tutti i componenti della banda che lo ha assassinato. King si mette sulle loro tracce… Il meno conosciuto dei film di spionaggio di Umberto Lenzi è, forse, quello più riuscito, con continui colpi di scena e personaggi che cambiano identità, a cominciare dal protagonista, un perfetto Roger Browne, che, per accreditarsi, si spaccia per un ladro.
Vietato ai minori di anni 14
 
ore 21.00
Upperseven l’uomo da uccidere (1966)
Regia: Alberto De Martino; soggetto e sceneggiatura: A. De Martino; fotografia: Mario Fioretti; musica: Bruno Nicolai; montaggio: Giuliana Attenni; interpreti: Paul Hubschmid, Karin Dor, Nando Gazzolo, Vivi Bach, Guido Lollobrigida, Rosalba Neri; origine: Italia, Germania Occidentale; produzione: European Incorporation, Roxy Film; durata: 104′.
Upperseven è un agente segreto molto particolare: è un maestro dei travestimenti. Il suo segreto per rimanere vivo è quello di cambiare continuamente il volto per celare la sua identità. Suo acerrimo nemico è Kobras, il quale, agendo per conto di una potenza orientale, ha un piano per far fallire un’impresa finanziaria, stipulata fra i governi degli Stati Uniti e del Sud Africa. Il nostro agente segreto, anche lui al servizio di sua maestà britannica, lo insegue per mezza Europa, ma quando sembra aver la meglio, viene catturato dall’infimo e astutissimo Kobras. Portato in una zona segreta dell’Africa, nel cuore dell’organizzazione segreta dotata di una base di lancio per missili, Upperseven riuscirà a salvare la vita e quella del mondo intero? Diretto con mano sicura da Alberto De Martino, un regista esperto del genere (in primis con quel piccolo capolavoro chiamato Ok Connery), il film è soprattutto un manifesto pop per eccellenza che anticipa di molti anni sia il look delle tute spaziali di Moonraker, operazione spazio (1979), sia il cattivo Gommaflex dei fumetti di Alan Ford, il quale aveva una faccia di gomma che gli permetteva di cambiare sempre identità. Menzione d’onore all’attore Nando Gazzolo che ci restituisce un villain indimenticabile e di tutto rispetto e all’affascinante Rosalba Neri, qui più bella che mai.
 
giovedì 22
ore 17.00
Come rubammo la bomba atomica (1967)
Regia: Lucio Fulci; soggetto e sceneggiatura: Sandro Continenza, Roberto Gianviti, Amedeo Sollazzo; fotografia: Fausto Rossi; musica: Lallo (Coriolano) Gori; montaggio: Nella Nannuzzi; interpreti: Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Julie Menard, Youssef Wahby, Franco Morici, Franco Bonvicini; origine: Italia/Egitto; produzione: Five Film, Fonoroma, Copro Film; durata: 98′.
Come il genere degenera: Ciccio Ingrassia agente segreto dell’organizzazione criminale Spectrales, Franco Franchi testimone scomodo, sulle loro tracce James Bomb, Derek Flit (sì, è proprio lui, Franco Bonvicini in arte Bonvi, il disegnatore di Sturmtruppen e Nick Carter) e Modesty Bluff, uno scienziato folle, il dottor Sì, che vuole rianimare con l’energia atomica le mummie egizie e, in sottofondo, una bomba inesplosa nel Mediterraneo… Deus ex machina il terrorista dei generi Lucio Fulci.
 
ore 19.00
Requiem per un agente segreto (1967)
Regia: Sergio Sollima; soggetto: S. Sollima; sceneggiatura: Sergio Donati, S. Sollima; fotografia: Carlo Carlini; musica: Antonio Perez Olea; montaggio: Francisco Jaumeandreu; interpreti: Stewart Granger, Daniela Bianchi, Peter van Eyck, Giulio Bosetti, Gianni Rizzo, Georgia Moll; origine: Italia/Germania/Spagna; produzione: P.E.A. Cinematografica, Constantin Film, Prod. Cin.cas Venus; durata: 108′.
Bingo, un agente segreto pronto a servire chiunque lo paghi profumatamente, riceve dal servizio segreto americano l’incarico di sgominare una banda diretta da un ex criminale nazista, che vive in Marocco sotto false spoglie. Costui è ricercato anche dal servizio segreto norvegese, che ha inviato nel paese africano un proprio agente e una donna in grado di riconoscere il criminale. Ma gli interessi dei servizi segreti coinvolti nel caso prevalgono e per una volta Bingo sarà costretto ad agire non per denaro, ma per ideali. Lo stile classico di Sollima si impone e Stewart Granger disegna un personaggio fuori dagli schemi dei prodotti italici di imitazione: un film d’atmosfera, calato negli splendidi scorci marocchini.
Vietato ai minori di anni 14
 
ore 21.00
Asso di picche: operazione controspionaggio (1965)
Regia: Nick Nostro; soggetto e sceneggiatura: Simon O’Neill [Giovanni Simonelli]; fotografia: Alfred Bludgeon, Jeffrey Maxwell; musica: Franco Pisano; montaggio: Amedeo Giomini; interpreti: George Ardisson, Lena von Martens, Hélène Chanel, Joaquin Diaz, Corinne Fontaine, Leontine May [Leontina Mariotta]; origine: Italia/Spagna/Francia/Turchia; produzione: Cineproduzioni Associate, Prod. Cin.cas Balcazár, Les Film Copernic, Herman Film; durata: 107′.
«L’agente segreto Bond Callaghan, nome in codice Asso di Picche, è improvvisamente incaricato dalla I.S., organizzazione di controspionaggio al servizio di interessi non facilmente identificabili, di scoprire con ogni mezzo uomini e forze che agiscono per la realizzazione di un piano criminale che vorrebbe arrivare al dominio sul mondo. La missione si presenta difficile perché gli avversari non si fermano davanti a nessuna difficoltà, pur di conseguire il loro scopo. Da una centrale atomica nascosta nel Kurdistan, l’organizzazione criminale del “Ragno” sta per mettere a segno una serie di attentati, mediante l’impiego di ordigni nucleari, per costringere i governi delle grandi potenze a cederle il controllo dell’intero pianeta» (Noir Film Festival). Grande mestiere di Nick Nostro, incisivo, come sempre, Giorgio Ardisson, l’unico attore italiano in grado di competere con Ken Clark e Roger Browne nel ruolo di agente segreto.
Vietato ai minori di anni 14
 
venerdì 23
ore 17.00
James Tont operazione U.N.O. (1965)
Regia: Bruno Corbucci, Giovanni Grimaldi; soggetto e sceneggiatura: B. Corbucci, G. Grimaldi; fotografia: Alessandro D’Eva, Raffaele Masciocchi; musica: Marcello Giombini; montaggio: Ornella Micheli; interpreti: Lando Buzzanca, Evi Marandi, Gina Rovere, Loris Gizzi, Evi Rigano, Alighiero Noschese; origine: Italia; produzione: Panda Cinematografica; durata: 88′.
«L’agente segreto James Tont deve sventare, per conto dell’Intelligence Service, un diabolico complotto ai danni dell’ONU progettato da Goldsinger, un magnate dell’industria discografica. Al servizio della Cina, Goldsinger ha coniato un disco d’oro contenente l’incisione del coro del Nabucco e che verrà suonato come inno ufficiale nel corso di un’assemblea plenaria commemorativa. Il disco, nelle sue ultime battute, è collegato con una potente carica di esplosivo capace di far saltare tutto il palazzo di vetro» (Noir Film Festival). Un film pieno di trovate divertenti al servizio di un Lando Buzzanca strepitoso nella parte di James Tont. Le scene nella sofisticatissima Fiat 500 con televisore incorporato, dove scorrono le canzoni come in un musicarello, sono da antologia. «Mi ricordo che mi ritrovai a parlare di James Tont con Peter [Sellers] e lui rideva come un matto… “Marvelous, fantastic. I must do it…”. E infatti poi ha fatto Casinò Royale» (Buzzanca).
 
ore 19.00
James Tont operazione D.U.E. (1966)
Regia: Bruno Corbucci; soggetto: Ermanno Donati, Luigi Carpentieri; sceneggiatura: B. Corbucci, Vittorio Vighi, Mario Guerra, Antoinette Pellevant, E. Donati, L. Carpentieri, Ugo Liberatore; fotografia: Alessandro D’Eva; musica: Bruno Canfora; montaggio: Ornella Micheli; interpreti: Lando Buzzanca, France Anglade, Loris Gizzi, Claudie Lange, Antonella Murgia, Jacques Dufilho; origine: Italia/Francia; produzione: Panda Cinematografica, Cineurope; durata: 91′.
Mentre l’Inghilterra si appresta a ospitare la Coppa del Mondo di calcio, i Beatles e i capelloni furoreggiano, le minigonne sono sempre più di moda, e Antonioni è pronto a girare Blow-up, Lando beat Buzzanca, in missione a Londra, sveste i panni di James Tont e indossa una parrucca per sventare l’operazione D.U.E.: Distruzione Urbe Eterna. Un film che pochi ammettono di aver visto, ma che non si può fare a meno di citare. Ovvero, quando il kitsch non era ancora trash…
 
ore 21.00
Kiss Kiss Bang Bang (1966)
Regia: Duccio Tessari; soggetto e sceneggiatura: Bruno Corbucci, Fernando Di Leo, D. Tessari; fotografia: Francisco Marin; musica: Bruno Nicolai; montaggio: Licia Quaglia; interpreti: Giuliano Gemma, George Martin, Lorella De Luca, Nieves Navarro, Daniele Vargas, Cesarina Riccarda Guazzelli; origine: Italia/Spagna; produzione: P.C.M., Rizzoli Film, Prod. Cin.cas Balcazár; durata: 95′.
«Kirk Warren, sergente del Secret Service, ha tradito la sua patria e nel cortile del carcere londinese lo attende una morte sicura. Sir Wilcox, capo del Secret Service, tuttavia ha ancora bisogno di lui per un’operazione di controspionaggio molto pericolosa, che consentirebbe a Kirk di riscattarsi. La missione riguarda il furto di una formula per la fabbricazione di una lega di metalli spaziali che un’organizzazione internazionale, capeggiata da un fantomatico Mister X, vorrebbe trafugare allo scopo di venderla. Kirk accetta l’incarico a condizione che gli assicurino la collaborazione di tre suoi vecchi amici specializzati in furti. Il sergente, con il loro aiuto, porta a termine il colpo e pensa di rivendere per conto proprio la preziosa formula. Per questo motivo accetta l’invito al castello di Mister X» (Noir Film Festival). Dopo aver demitizzato il peplum e il western all’italiana, Tessari abbatte a colpi di gags James Bond, gli agenti 777, 077, X77, Z55, 00-2, James Tont e il super agente Flit. Il suo eroe, Kirk Warren, è una improbabile gentleman londinese con bombetta, il cappio al collo, una squadra di ladri al suo servizio e infinite ragazze da conquistare: per sempre love love… bang bang.
 
domenica 25
ore 17.00
Matchless (1967)
Regia: Alberto Lattuada; soggetto: Ermanno Donati; sceneggiatura: Dean Craig, Luigi Malerba, Alberto Lattuada, Jack Pulman; fotografia: Alessandro D’Eva; musica: Gino Marinuzzi jr., Ennio Morricone; montaggio: Franco Fraticelli; interpreti: Patrick O’Neal, Ira Fürstenberg, Donald Pleasance, Nicoletta Machiavelli, Henry Silva, Elizabeth Wu; origine: Italia; produzione: Dino De Laurentiis Cinematografica; durata: 104′
«Un giornalista americano viene catturato in Cina come spia e condannato a morte. In prigione entra in possesso di un anello che gli permette di rendersi invisibile per venti minuti ogni dieci ore. Sfuggito alla fucilazione e ritornato in patria, il giornalista che è noto con lo pseudonimo di Matchless, è costretto a occuparsi di un’azione di spionaggio internazionale. Raggiunta Arabella, misteriosa spia americana in gonnella, Matchless riesce a farsi invitare nel castello del personaggio che detiene la formula e le fiale d’un liquido ambito da tutte le potenze internazionali» (Noir Film Festival). L’unica, vera, incursione d’autore nel genere spionistico all’italiana. Produzione De Laurentiis, cast internazionale, confezione di classe. Dalla Cina con furore le avventure di un uomo invisibile: Matchless, il signore dell’anello…
Vietato ai minori di anni 14
 
ore 19.00
Password uccidete Lady Gordon (1965)
Regia: Terence Hathaway [Sergio Grieco]; soggetto e sceneggiatura: Gian Paolo Callegari, Lucio Battistrada, Ramon Comas De Torres; fotografia: Juan Julio Baena; musica: Piero Umiliani; montaggio: Renato Cinquini; interpreti: Roger Browne, Michael Rivers, Franco Ressel, Rosalba Neri, Andrea Scotti, Susan Terry; origine: Italia/Spagna; produzione: Claudia Cinematografica; Procensa; durata: 95′
Dietro il paravento di un balletto del Mogador, agisce una banda di contrabbandieri d’armi. L’agente Gordon Douglas scopre che a tenere le fila dell’organizzazione è l’impresario teatrale, la signora Kastiadis. Non mancheranno clamorosi colpi di scena… Sergio Grieco alterna nei suoi film di spionaggio Roger Browne e Ken Clark, il secondo si fa preferire per una maggiore presenza scenica, da eroe del fumetto, il primo ha più frecce nel suo arco e i suoi personaggi presentano maggiori sfumature. Ma l’azione prevale su tutto: ritmo, ritmo, ritmo, scandito dalle straordinarie note di Piero Umiliani.
 
ore 21.00
Tiffany memorandum (1967)
Regia: Terence Hathaway [Sergio Grieco]; soggetto e sceneggiatura: Sandro Continenza, Roberto Gianviti; fotografia: Stelvio Massi; musica: Riz Ortolani; montaggio: Renato Cinquini; interprete: Ken Clark, Irina Demick, Luigi Vannucchi, Loredana Nusciak, Gregoire Aslan, Jacques Berthier; origine: Italia/Francia; produzione: Fida Cinematografica, Les Productions Jacques Roitfeld; durata: 95′
«Dick Hallam, corrispondente da Parigi per un grande giornale di New York, assiste involontariamente all’uccisione di un uomo politico sudamericano. Spinto dalla curiosità professionale, Dick inizia il pedinamento dell’autista della vittima. Questi, però, muore nel deragliamento di un treno e Dick, rimasto privo di sensi, viene scambiato proprio per l’autista deceduto. Viene rapito da una misteriosa organizzazione e trasportato a Berlino per essere interrogato su fatti di cui non è assolutamente a conoscenza. Riuscito a fuggire, Dick non resiste alla tentazione di indagare sulla strana avventura nella quale si è trovato coinvolto. Rischiando più volte la vita, riesce infine a far luce sull’assassinio del personaggio politico e sui retroscena dell’atto criminoso» (Noir Film Festival). Film invisibile da anni, Tiffany memorandum è una summa del Grieco pensiero: splendide locations, grande ritmo, (auto)ironia, un pizzico di erotismo, l’icona Ken Clark che gioca a fare la spia e un magnifico finale, di straordinaria modernità, in cui la verità è racchiusa in alcune immagini riprese da un fantomatico (e improvvisato) operatore. Grieco si conferma regista di culto (purtroppo, finora, mancato).
 
 

 

Date di programmazione