SIC@SIC – Short Italian Cinema@Settimana Internazionale della Critica
14 Novembre 2017 - 14 Novembre 2017
I cortometraggi sono stati programmati all’interno della 32. Settimana Internazionale della Critica (SIC), sezione autonoma e parallela organizzata nell’ambito della 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (30 agosto – 9 settembre 2017). La selezione è stata curata dal Delegato Generale della SIC Giona A. Nazzaro con i membri della commissione di selezione Luigi Abiusi, Alberto Anile, Beatrice Fiorentino e Massimo Tria. Il programma nasce dalla sinergia fra il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) e Istituto Luce-Cinecittà ed è una delle iniziative per il supporto allo sviluppo del nuovo cinema italiano e per la promozione dei giovani autori. Dopo l’anteprima a Venezia, i cortometraggi presentati a SIC@SIC verranno promossi a livello internazionale dal dipartimento Promozione internazionale cinema contemporaneo di Istituto Luce-Cinecittà attraverso una serie di iniziative e festival, come la Mostra de Cinema Italià de Barcelona (sezione Concorso Cortometraggi), in programma a dicembre 2017 in Spagna. Inoltre, i corti saranno messi a disposizione dei professionisti di settore attraverso le piattaforme online Festival Scope Pro e Italian Short Film Video Library – strumento di promozione del cortometraggio italiano realizzato dal Centro Nazionale del Cortometraggio in collaborazione con Istituto Luce-Cinecittà – e a fine novembre 2017 parteciperanno al TSFM – Torino Short Film Market, organizzato dal Centro Nazionale del Cortometraggio.
I sette corti selezionati nel 2016, dopo essere stati presentati alla prima edizione di SIC@SIC, hanno viaggiato nel mondo e, poco più di nove mesi, hanno già partecipato a circa cinquanta festival e rassegne cinematografiche, fra cui International Film Festival Rotterdam, Doclisboa, BFI Flare: London LGBT Film Festival, Lima Independiente – Festival Internacional de Cine, Lovers Film Festival – Torino LGBTQI Visions e Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro. Alcuni registi della “classe” 2016 stanno lavorando al loro primo lungometraggio.
ore 18.00 Adavede di Alain Perroni (2017, 20′)
Camminando nel bosco, Clara, ragazza disincantata della periferia romana, s’imbatte in un cervo. Nella speranza di catturare quell’immagine incantevole, la giovane punta il telefono sull’animale, ma il cellulare si spegne lasciandole solo il dubbio e un bel ricordo. Comincia così un viaggio lungo un giorno scandito da incontri con vari personaggi, un percorso che diviene ricerca all’interno di una memoria corrotta.
Alain Parroni (1992) è diplomato in Arte della Grafica e della Fotografia presso l’Istituto d’Arte di Pomezia ed esordisce nel 2012 come co-regista del film d’animazione Aeterna. L’incontro con il graphic designer Stefan Sagmeister lo aiuta a migliorare le sue conoscenze nel campo delle arti visive. Nel 2014, con il collettivo Threeab, realizza il corto Drudo che ottiene il premio per la miglior regia al 48 Hours Film Project Filmapalooza 2015 di Atlanta. Con il corto successivo, Il miracolo, si aggiudica una menzione speciale ai Nastri d’Argento 2016.
a seguire Due di Riccardo Giacconi (2017, 17′)
Milano 2, quartiere residenziale alla periferia di Milano. Costruito tra il 1970 e il 1979 come una città utopica, è stato il primo ambizioso progetto urbanistico di Silvio Berlusconi. Ciò che oggi a prima vista può sembrare un’anonima periferia, è stato il laboratorio per una vera e propria forma di vita, che nei decenni del berlusconismo si è diffusa a livello nazionale e che ha trasformato radicalmente la cultura italiana.
Riccardo Giacconi (1985) ha studiato arti visive presso lo IUAV di Venezia, la UWE di Bristol e la New York University. Nel 2016 ha ricevuto il premio di produzione video ArteVisione a cura di Sky Arte e Careof. Ha presentato i suoi lavori in numerosi festival, tra cui New York, Rotterdam, Roma, Torino, FID Marseille (Grand Prix della competizione internazionale 2015) e Filmmaker Festival di Milano (Primo premio “Prospettive” 2015).
a seguire Les Fantômes de la veille – Ghosts of Yesterday di Manuel Billi (2017, 19′)
Un’ombra in un bosco, un pomeriggio assolato d’estate. Antoine e Philippe si separano senza dirsi addio. Il giorno stesso, una ragazza dai capelli biondi scrive il loro nome su una finestra di casa, la sua missione è guarire le ferite degli altri, aiutare gli amanti perduti a dimenticare o sparire.
Manuel Billi (1979) vive e lavora a Parigi. Critico cinematografico, produttore e regista, è autore di saggi sul cinema contemporaneo, dal 2000 collabora con diverse riviste di cinema italiane e francesi. Nel 2014 realizza il suo primo documentario sperimentale, Battre, enlever. LesFantômes de la veille è il suo primo cortometraggio di finzione.
a seguire Il legionario di Hleb Papou (2017, 13′)
Daniel, figlio di genitori africani nato a Roma, è un agente del reparto mobile della Polizia di Stato. Un giorno scopre che la sua squadra dovrà sgomberare il palazzo occupato dove vivono la madre e il fratello. Scisso tra l’amore per la sua famiglia e la fedeltà alla polizia, Daniel dovrà scegliere da che parte stare e andare fino in fondo.
Hleb Papou (1991) nato in Bielorussia, vive in Italia dal 2003. Nel 2012 il suo primo cortometraggio – The Red Forest – viene selezionato allo Short Film Corner di Cannes e vince il Primo Premio al Festival Nazionale Roma FilmCorto. Si laurea al DAMS nel 2014 e due anni dopo termina gli studi al Centro Sperimentale di Cinematografia. Il legionario è il suo lavoro di diploma.
a seguire MalaMènti di Francesco Di Leva (2013, 13′)
Ciccio “O’ Pazz” e Ciruzzo “Pesce Bello” sono due sanguinari assassini che esercitano violenza sui più deboli. In un clima di dominio tra miserabili, nuovi nemici apparentemente innocui sembrano farsi spazio. Spinta dall’alienazione del luogo, la coppia di malavitosi sviluppa una paranoia anche nei confronti di due animali inermi: Severino l’asinello e Piero il cinghiale. La resa dei conti è vicina.
Francesco Di Leva (1978), napoletano, diplomato in arte drammatica, ha lavorato a teatro, fra gli altri con Luca De Filippo, Mario Martone e Francesco Rosi. Ha recitato in diverse serie televisive e al cinema è stato diretto da Vincenzo Marra (Vento di terra), Francesco Patierno (Paterfamilias) e Claudio Cupellini (Una vita tranquilla – nominato ai David di Donatello 2010 come miglior attore non protagonista). MalaMènti è il suo debutto alla regia.
a seguire Piccole italiane di Letizia Lamartire (2017, 18′)
Nel 1943 il regime fascista vieta la produzione e la vendita di giocattoli, ma Italia, bambina cresciuta secondo i principi del regime, decide di ribellarsi all’editto scatenando un putiferio. Sua madre, temendo gravi ripercussioni, la trascina a Roma per scusarsi con il ministro Rizzi che ha emanato la legge. È il 25 luglio e la loro piccola vicenda si intreccerà alla grande storia e della fine del fascismo.
Letizia Lamartire (1987), laureata al Conservatorio dopo aver concluso gli studi di musica e recitazione all’Accademia dello Spettacolo UNIKA di Bari, viene ammessa al corso di regia del Centro Sperimentale di Cinematografia. Piccole italiane è il suo cortometraggio di diploma. Attualmente è impegnata nella scrittura del suo primo lungometraggio.
a seguire Le visite di Elio Di Pace (2016, 15′)
Il figlio di Nunzia è in carcere, lei e la cognata Franca non gli fanno mancare nulla e sono sempre presenti in occasione della visita ai detenuti del lunedì mattina. Gaetano, marito di Nunzia, non può tollerare di avere il figlio in galera. Quando il giovane deciderà di collaborare con la giustizia, sarà proprio il padre a pagarne le tragiche conseguenze.
Elio Di Pace (1988) giornalista pubblicista, è stato allievo di Ruggero Cappuccio al corso di formazione per i mestieri dello spettacolo e suo collaboratore nell’edizione 2014 del Festival “Segreti d’Autore”. Laureato in Discipline delle Arti Visive della Musica e dello Spettacolo e, alla magistrale, in Scienze dello Spettacolo e della Produzione Multimediale presso l’Università di Salerno. Le visite è il suo primo cortometraggio. Dal 2016 studia regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
ore 20.00 Incontro con Carla Cattani, Franco Montini, Giona A. Nazzaro
a seguire Nausicaa – L’altra Odissea di Bepi Vigna (2017, 20′)
Nausicaa, giovane principessa desiderosa di conoscere il mondo, incontra Ulisse e resta affascinata dai suoi racconti. Dopo averla sedotta, l’uomo l’abbandona. Nausicaa decide allora di cercarlo ripercorrendo i luoghi del suo peregrinare, scoprendo le verità spesso meschine, nascoste nelle sue incredibili storie. Il suo viaggio si trasforma così in un percorso di formazione, durante il quale diventerà finalmente donna.
Bepi Vigna (1957), laureato in Giurisprudenza, abbandona la professione legale per affermarsi come scrittore di fumetti e graphic novel. È uno dei creatori di «Nathan Never» e «Legs Weaver» (Sergio Bonelli Editore), autore radiofonico e televisivo, ha firmato testi per il teatro, romanzi e sceneggiature. Come regista ha diretto pubblicità, documentari e cortometraggi. È direttore artistico del Festival Nues – Fumetti & Cartoni nel Mediterraneo.
a seguire L’ultimo miracolo di Enrico Pau (2017, 20′)
Rimasto sulla terra con Pietro dopo la resurrezione, Cristo è ormai anziano. Per le strade di Cagliari incontra un giovane fischiatore che ha perso l’intonazione. Vorrebbe aiutarlo, ma non ricorda più come fare miracoli, si affida quindi a un ciarlatano a pagamento. L’ultimo miracolo avverrà davanti al mare: il fischio tornerà intonato, ma niente sarà più come prima.
Enrico Pau (1956) vive e lavora a Cagliari. Dopo vari cortometraggi, nel 2001 gira il suo primo lungometraggio Pesi leggeri, seguito nel 2006 da Jimmy della collina, con cui vince il Premio Cicae a Locarno. Nel 2015 gira L’accabadora con Donatella Finocchiaro. I suoi film sono stati presentati in numerosi festival in Italia e all’estero, fra cui, Karlovy Vary, Giffoni, Shanghai, Palm Springs e Annecy.