È il 1967 quando Carlo Pedersoli, dopo una brillante carriera da nuotatore, diventa Bud Spencer, nome ispirato a Spencer Tracy e alla birra Bud, scelto per farlo apparire più internazionale e per non utilizzare un nome che era famoso nell’ambito sportivo. Bud Spencer nasce quando un suo vecchio amico, il regista Giuseppe Colizzi, gli offre il ruolo del protagonista in Dio perdona… io no! (1967). Dopo qualche esitazione, Bud accetta (convinto che rimarrà un’esperienza isolata) e si ritrova sul set con Terence Hill, che è stato scelto per sostituire Peter Martell (che ha avuto un incidente durante le riprese). È questa la prima pellicola che sancisce una delle coppie cinematografiche entrate nella storia del cinema italiano: Mario e Carlo diventano per tutti Terence e Bud, gli eroi degli adolescenti degli anni Sessanta-Settanta. A quest’opera cinematografica sempre per la regia di Colizzi seguiranno: I quattro dell’Ave Maria (1968), La collina degli stivali (1969) e Più forte, ragazzi! (1972) – di cui Bud Spencer firma anche le musiche -. Mentre la coppia Spencer-Hill lavorerà in ben 19 film, di cui i più famosi sono senza dubbio i cult Lo chiamavano Trinità (1970) e il suo seguito …continuavano a chiamarlo Trinità (1971), entrambi di Enzo Barboni che si firmò E.B. Clucher.
Bud Spencer sperimenta anche altri generi cinematografici: il thriller, lasciandosi dirigere da Dario Argento in 4 mosche di velluto grigio (1971), e il dramma con Torino nera (1972) di Carlo Lizzani, ma ovviamente il successo è sicuramente meno rispetto all’ondata di internazionalità che investe le pellicole che lo uniscono a Terence Hill.
Negli anni ’70, il successo di Bud viene diretto da Steno, costruendo il personaggio del commissario Rizzo con Piedone lo sbirro (1974) che verrà ripreso in Piedone l’africano (1978), Piedone a Hong Kong (1975) e Piedone d’Egitto (1979) Oltre a Colizzi e Steno, Bud Spencer lavorerà con Marcello Fondato in Altrimenti ci arrabbiamo (1974), con Franco Rossi in Porgi l’altra guancia (1974), con Pasquale Festa Campanile ne Il soldato di ventura (1975) e con Michele Lupo in Bulldozer (1978), mentre farà coppia perfino con Giuliano Gemma in Anche gli angeli mangiano fagioli (1973). Dalla sua filmografia sono però da ricordare assolutamente: I due superpiedi quasi piatti di Enzo Barboni, Pari e dispari di Sergio Corbucci e l’indimenticabile Io sto con gli ippopotami di Italo Zingarelli.
Negli anni ’80, torna al western con Occhio alla penna (1981) di Michele Lupo, ma il successo non è quello sperato, così Bud si rifugia nel piccolo schermo dove diretto da Steno e da Enzo G. Castellari apparirà rispettivamente nelle serie: Big Man(1988-89) ed Extralarge (1990-93).
Dopo tanti tentativi andati a vuoto per riunirlo a Hill, Bud si ritroverà diretto dallo stesso collega nel western Botte di Natale (1994) (dopo un cameo nel film di Pieraccioni Fuochi d’artificio). Ha dimostrato le sue qualità di attore drammatico anche a film impegnati come l’intenso Cantando dietro i paraventi del maestro Ermanno Olmi. (da www.mymovie.it)
Cinema Trevi ore 21.00: Giona A. Nazzaro modera un incontro con Bud Spencer, Franco Grattarola e Matteo Norcini
16 Gennaio 2009 - 16 Gennaio 2009