Satellite – Visioni per il cinema futuro
02 Febbraio 2017 - 02 Febbraio 2017
«Durante la 52ª edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema (Pesaro 2-9 luglio 2016) è stata inaugurata “Satellite – Visioni per il cinema futuro”, una sezione non competitiva dedicata alla produzione audiovisiva italiana a bassissimo budget ed extra-industriale. Uno “spazio aperto” a esordi, opere fuori formato ed esperimenti in tutte le loro declinazioni, nel quale i film vengono prima di tutto visti e discussi e non giudicati. In attesa della prossima edizione, a Pesaro dal 17 al 24 giugno, Satellite arriva al Cinema Trevi per una giornata di proiezioni.
E tuttavia, l’occasione non va considerata come mera riproposizione di alcuni film “targati” Satellite. Se abbiamo scelto di iniziare con un focus su alcune opere recenti di cane capovolto, non è infatti (solo) per rendergli omaggio, ma per recuperare alcuni lavori che erano stati discussi ed esclusi per mancanza di tempo, inserendo l’opera mostrata al Festival dentro un corpus produttivo più ampio, contestualizzandola con una serie di altre opere, che consentono al pubblico di comprendere meglio la ricchezza della riflessione in corso.
Avremmo in fondo potuto fare lo stesso con altri autori proiettati a Pesaro, e con i molti che non siamo riusciti a presentare. Perché molti ci hanno (generosamente) inviato più di un’opera, e questo, lungi dall’essere un’infrazione alle regole, ci ha aiutato a capire, a confrontarci non con l’opera idealmente autonoma e compiuta in se stessa, ma con un’idea autoriale, una proposta culturale, un percorso esistenziale che la accompagnano. Questo allora è (non) solo un assaggio di ciò che è stato, ma, nel suo piccolo, anche una deviazione e una deriva dalla rigidità di una sezione o di un festival, un’apertura e una slabbratura su ciò che avrebbe potuto essere, e speriamo su ciò che potrà essere»(Satellite).
Alle proiezioni saranno presenti gli autori
ore 17.30 Slaughter di cane capovolto (2014, 20′)
Loro cercavano di dare un senso nuovo all’uccisione degli animali. Una prevedibile tragedia in 4 movimenti.
a seguire Dentro la maggioranza silenziosa di cane capovolto (2014, 41′)
Ciccio Franco e la triste rivolta di Reggio Calabria riletta da più punti di vista, assolutamente incidentali.
a seguire Lo sguardo in macchina di cane capovolto (2015, 10′)
Sai che cos’è lo sguardo in macchina? È quando l’attore guarda dove non dovrebbe guardare. Lo spettatore si sente a disagio. L’attore lo guarda fisso attraverso lo schermo. L’attore è già morto, lo spettatore no, non ancora. La vecchiaia, il declino, il decadimento fisico sono luoghi dove il corpo ha vinto. Il corpo invece vuole tacere, vuole credere a tutto.
ore 19.00 Paisaje con perro roto di Orazio Leogrande (2014, 14′)
Un requiem per un cinema che è stato smembrato. La storia di un viaggio verso l’impossibile. Un film che traccia l’originale instabilità della visione usando filmati di archivio di diversa provenienza.
a seguire Una casa di Sandro Lecca (2015, 11′)
Una casa. Una notte. A Milano. Una voce che grida nella strada.
a seguire Parco Lambro di F. Gariboldi, F. Martinazzo, G. Savorani, M. Taccani (2015, 13′)
Il film è un insieme di suggestioni sull’idea del parco, in cui il tema del giardino si sviluppa come una variazione insolita del documentario naturalistico. Un’esplorazione che attraversa il repertorio del festival di Re Nudo, film amatoriali in super 8 e le attuali trasformazioni possibili all’interno del parco.
a seguire Senza titolo di Cristiano Carloni, Stefano Franceschetti (2016, 4′)
Macro visioni di micro eventi.
a seguire Iconostasi di Morgan Menegazzo, Mariachiara Pernisa (2015, 16′)
La luce splende là dove il buio è più profondo. Iconostasi è lo squarcio che mette in contatto cielo e terra, la corda tesa tra la veglia e il sonno, il confine privato tra visibile e invisibile. Il posto delle immagini dove l’evento è la percezione della luce.
a seguire A thing among things di Giovanni Giaretta (2015, 7′)
Il video combina un testo, che colleziona le memorie visive di una persona che ha perso la vista, con close-up di minerali trasparenti. Le immagini diventano così scenografie aperte a interpretazioni differenti: come guardare qualcosa presupponendo, immaginando che possa diventare qualcos’altro.
ore 21.00 Memorie – In viaggio verso Auschwitz di Danilo Monte (2014, 76′)
«Tra poco fai 30 anni, per il tuo compleanno ti regalo un viaggio nel luogo in cui sei sempre voluto andare, Auschwitz. Un viaggio nella nostra memoria, per ricominciare a parlare» (Monte).