Premio Internazionale Alessandro Cicognini
06 Novembre 2018 - 07 Novembre 2018
Il Premio Internazionale Cicognini, fondato e presieduto da Davide Cavuti, è nato per omaggiare uno dei padri della musica da film. Nella passata edizione il riconoscimento è stato assegnato a Ennio Morricone. Alessandro Cicognini (1906-1995) è stato uno dei compositori più importanti del cinema italiano e internazionale. Ha composto oltre trecento colonne sonore e firmato le musiche per registi quali Alessandro Blasetti, Mario Camerini, Luigi Comencini, Mario Monicelli, Steno, Camillo Mastrocinque e altri. Ha scritto le musiche di quasi tutti i film di Vittorio De Sica, tra i quali Sciuscià e Ladri di biciclette, entrambi premiati con l’Oscar. Alla metà degli anni Sessanta decise di abbandonare il mondo del cinema e di gettare le sue partiture nel fiume Aniene, ritirandosi a Francavilla al Mare, città della sua adolescenza, con la quale aveva sempre mantenuto, anche dopo il trasferimento a Roma, un legame forte.
ore 20.00 Il cavaliere misterioso di Riccardo Freda (1948, 95′)
«Agenti segreti, al soldo di Caterina di Russia, sottraggono alla moglie del Doge di Venezia una lettera compromettente. Il documento ha per l’imperatrice particolare importanza. Caterina intende annettere al proprio impero alcune terre: il Doge si oppone. Quand’abbia nelle sue mani il documento, l’imperatrice se ne varrà per piegare la resistenza del Doge. La responsabilità per il furto della lettera viene ingiustamente attribuita al segretario de Doge, fratello di Giacomo Casanova, che viene condannato a morte. Casanova è in esilio, ed a Venezia è stata messa una taglia sulla sua testa. Malgrado questo, egli rientra segretamente a Venezia, e riesce a vedere il fratello, dal quale ottiene i necessari ragguagli» (cinematografo.it). «Esso [Freda, n.d.r.] è sempre meravigliosamente legato a una concezione ultradinamica del racconto cinematografico. In tal senso, risultano emblematiche le sequenze finali dell’inseguimento in slitta, che sfruttano tutte le variazioni di bianco. Sono estremamente affascinanti e comunicano, assieme alla loro sontuosità visiva, una nota di disincanto e di amarezza caratteristica dell’autore» (Jacques Lourcelles). Con Vittorio Gassman, Maria Mercader, Yvonne Sanson e Gianna Maria Canale.
mercoledì 7
ore 16.30 Il giudizio universale di Vittorio De Sica (1961, 110′)
A Napoli una voce proveniente da non si sa dove avverte tutta la popolazione che la fine del mondo è vicina. La città è anche colpita da un violento acquazzone, che amplifica l’inquietudine del momento. I vari personaggi che si incrociano via via affrontano in maniera diversa gli ultimi istanti prima del Giudizio Universale. «Il tema è ampio: Zavattini ha voluto rappresentare la vigliaccheria, la bassezza, l’ipocrisia, l’avidità che comandano le azioni di tanta parte del genere umano. […] Sono tante le invenzioncelle estrose, e ad esse si è affidato il regista per comporre un film che ritmicamente non accusa un attimo di sosta» (Clemente).
ore 19.00 Cerimonia di premiazione condotta da Mila Cantagallo
Nel corso della cerimonia verrà proiettato il documentario Un’avventura romantica di Davide Cavuti (2016, 62′).
21.15 Umberto D. di Vittorio De Sica (1952, 90′)
Un anziano impiegato ministeriale vive solo con il suo cagnolino in una stanza in subaffitto. Conduce una vita segnata non solo da gravissime ristrettezze economiche, ma soprattutto da una grande solitudine. «Rivedendolo a cinque anni di distanza, il significato fondamentale di UmbertoD. sembra consistere in una affermazione di vita, l’affermazione che la vita vale la pena di essere vissuta sempre e comunque, l’affermazione della dignità della persona umana e del suo affaticarsi su questa terra. Il nucleo poetico, il motivo ispiratore di tutto il film consiste nell’attaccamento alla vita e a una disperata volontà di vivere sino in fondo la propria esistenza terrena che, così spogli di ogni prospettiva metafisica, costituiscono la vera forza di Umberto D» (Spinazzola).