Memorie esterne. Found footage nella videoarte e nel cinema sperimentale spagnolo
09 Giugno 2016 - 09 Giugno 2016
Lo storico Thomas Elsaesser identifica la cinefilia come uno dei fattori fondamentali per capire le pratiche audiovisive con found footage. Il lavoro di appropriazione e riassemblaggio di materiale filmico preesistente genera tra immagine e significato rapporti molto particolari, che fanno riferimento alla costruzione di immaginari e memorie. Questa rassegna, che nasce dalla collaborazione tra il Centro Sperimentale di Cinematografia e la Real Academia de España en Roma, presenta una serie di filmati realizzati negli ultimi anni da artisti e registi spagnoli che lavorano, in modi diversi, con found footage e combina pezzi provenienti dalla tradizione cinematografica sperimentale con opere legate alla video arte contemporanea. Allo stesso tempo la rassegna propone un percorso che va dal video domestico e la sua influenza nella costruzione della memoria personale, all’archivio come elemento fondamentale nella costruzione della memoria collettiva, per finire con filmati che riflettono sul cinema e sulla sua influenza nella definizione di immaginari individuali e sociali.
Rassegna a cura di Jaime González Cela e Manuela Pedrón Nicolau
ore 21.00 Lembranza di Al Díaz (2016, 21′)
Questo filmato, eseguito negli ultimi mesi da Al Díaz (Bóveda, 1984) nella Real Academia de España, è il punto di partenza di questa rassegna. Lembranza, che in galego significa ricordo, è costruito con i filmati in super8 girati dalla famiglia dell’autore prima della sua nascita, durante i loro viaggi in Europa, quando lavoravano nel mondo del circo. Questo materiale funziona come supporto per un ricordo artificiale, vissuto attraverso i racconti e le immagini di altri. Una memoria esterna che comunque configura l’identità dell’autore.
Versione originale con sottotitoli in italiano
a seguire Sólo es un juego di Pilar Álvarez (2014, 2′)
Pilar Álvarez (Santander, 1982) lavora di solito con video domestici, in particolare con i centinaia di filmati che suo fratello fa da qualche anno ai propri figli. In quest’opera l’artista si concentra insistentemente su un momento particolare di un allenamento di calcio di suo nipote.
Versione originale con sottotitoli in italiano
a seguire Svartlamon Parade di Jordi Colomer (2014, 14′)
La città come spazio sociale è un elemento fondamentale dell’immaginario collettivo. In quest’opera Jordi Colomer (Barcelona, 1962) parte da un archivio proveniente da Trondheim che raccoglie registrazioni di sfilate di studenti, avvenute dagli anni Venti fino gli anni Ottanta. Prendendo come spunto queste pratiche ormai perse, Colomer si propone di generare nuove immagini che ci permettano di riflettere sulla città e sulle comunità che vi abitano.
Versione originale con sottotitoli in italiano
a seguire LOL di Los Ganglios (2012, 3′)
Questo lavoro presenta una serie di video che si sono fatti virali su internet per illustrare una canzone del gruppo musicale Los Ganglios. LOL parla delle reazioni a questo tipo di immagini che si trovano nel grande archivio condiviso di youtube e riflette in chiave umoristica sulla carenza linguistica nei social media.
Versione originale con sottotitoli in italiano
a seguire Dios se ríe en las alturas di María Cañas (2011, 2′)
Questo filmato unisce archivio documentale e fizione cinematografica per parlare dei collegamenti tra il fenomeno ovni e le apparizioni mariane. María Cañas (Sevilla, 1972) viene spesso definita iconoclasta e lavora partendo dai presupposti della videoguerriglia e l’appropriazione di immagini di archivio che provengono soprattutto da internet.
Versione originale con sottotitoli in italiano
a seguire Dial M for Mother di Eli Cortiñas (2008, 11′)
Eli Cortiñas (Las Palmas de Gran Canaria, 1976) stabilisce un rapporto molto personale con l’immagine cinematografica, della quale si serve per parlare di temi autobiografici e allo stesso tempo sociali. In quest’occasione usa scene interpretate dall’attrice Gena Rowlands in tre film diversi di John Cassavetes: Woman Under the Influence (1974), Opening Night (1977) e Gloria (1980).
Versione originale con sottotitoli in italiano
a seguire Variaciones Marker di Isaki Lacuesta (2007, 33′)
In questo saggio cinematografico Isaki Lacuesta (Girona, 1975) lavora sulla capacità delle immagini del regista Chris Marker per generare nuove storie. Usa frammenti dei suoi film per costruire narrazioni in diverse direzioni, ma con l’obiettivo di costruire un racconto audiovisivo a metà strada tra l’omaggio al cinema e il discorso teorico.
Versione originale con sottotitoli in italiano