ore 17.00
Autostop rosso sangue (1978)
Regia: Pasquale Festa Campanile; soggetto: Aldo Crudo, liberamente tratto dal romanzo La violenza e il furore di Peter Kane; sceneggiatura: Ottavio Jemma, A. Crudo, P. Festa Campanile; fotografia: Franco Di Giacomo, P. Festa Campanile; musica: Ennio Morricone; montaggio: Antonio Siciliano; interpreti: Franco Nero, Corinne Clry, David Hess, Fausto Di Bella, Pedro Sanchez [Ignazio Spalla], John Loffredo; origine: Italia; produzione: Explorer Film International, Medusa Distribuzione; durata: 107′
Si tratta […] di un film sulla coppia o sui rapporti di coppia. Lo dimostra anche la frase di Bll, usata a mo’ di epitaffio all’inizio dei titoli di coda: “Non vi un problema della coppia: vi il problema di un uomo e il problema di una donna e non vi che una soluzione: la morte”. Diretto da Pasquale Festa Campanile in un delicato periodo di riflessione sulla sua vita e sulla sua carriera artistica […], Autostop rosso sangue anomalo nella produzione di quegli anni. Simile a un road movie all’americana ma girato in gran parte in Abruzzo (che sembra l’Arizona), il film immediatamente riconducibile alla produzione nostrana dalla presenza di Franco Nero come protagonista; ma per il resto si discosta volutamente dalle atmosfere e dai sapori di casa nostra (Gomarasca).
ore 19.00
L’ultimo treno della notte (1974)
Regia: Aldo Lado; soggetto: Roberto Infascelli, elaborato da Ettore Sanz; sceneggiatura: A. Lado, Renato Izzo; fotografia: Gabor Pogany; musica: Ennio Morricone; montaggio: Alberto Gallitti; interpreti: Flavio Bucci, Gianfranco De Grassi, Marina Berti, Enrico Maria Salerno, Irene Miracle, Macha Meril; origine: Italia; produzione: European Incorporation; durata: 91′
Alla vigilia di Natale una ragazza di sedici anni figlia di un chirurgo italiano, parte in treno da Monaco, insieme alla cugina Margareth, per trascorrere le feste con i genitori, in Italia. Un disguido tecnico, fa s che le giovani si ritrovino su un convoglio semideserto in balia di due teppisti e di una signora che dietro l’aria rispettabile, nasconde una natura perversa e sadica (Pulici). L’ultimo treno della notte un film che contiene una grande metafora: la metafora della ricca borghesia, quella della signora bene, quella del chirurgo di fama, […], che, in realt, si serve dell’emarginazione per esistere (Lado).
ore 21.00
L’occhio dietro la parete (1976)
Regia: Giuliano Petrelli; soggetto e sceneggiatura: G. Petrelli; fotografia: Cristiano Pogany; musica: Pippo Caruso; montaggio: Gian Maria Messeri; interpreti: John Philip Law, Fernando Rey, Olga Bisera, Jos Quaglio, Joseph Jenkins, Roberto Posse; origine: Italia; produzione: Cinemondial; durata: 85′
Uno scrittore rimasto paralitico in un incidente nel quale ha perso la vita il figlio, passa il suo tempo a spiare l’inquilino dell’appartamento adiacente: Arturo, un giovane complessato e taciturno. Con lui vive una giovane donna (la moglie? la figlia?), che lo scrittore incita ad andare nell’appartamento di Arturo per stabilire un contatto e animare il suo voyeurismo. Il film a tratti mostra i segni di una regia sensibile, in netto contrasto con l’impostazione generale che fa leva sui luoghi comuni del thriller e dell’erotismo spicciolo. I produttori in sede di montaggio avevano modificato, ad insaputa del regista Giuliano Petrelli, l’originaria sceneggiatura. Petrelli si rivolse alla magistratura e ottenne il ritiro della sua firma.
Ingresso gratuito