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Cinema Trevi: In ricordo di Elli Parvo
03 Aprile 2010 - 03 Aprile 2010
Nata a Milano da padre di Udine e madre tedesca il 17 ottobre 1915, si iscrive al Centro Sperimentale di Cinematografia appena terminati gli studi liceali. Viene utilizzata dal cinema in un primo momento affiancando i grandi comici come i fratelli De Filippo, Antonio Gandusio e Angelo Musco, col nome di Elli Pardo. Ma il vero successo lo raggiunge con drammi passionali come Desiderio (1943-’46)di Marcello Pagliero, nel quale interpreta una peccatrice che cerca la redenzione. Sempre nel 1946 interpreta un altro ruolo negativo nel suo più grande successo cinematografico, Il sole sorge ancora di Aldo Vergano. Ma l’immagine della donna maledetta le rimarrà attaccata come un’etichetta indelebile per il resto della carriera, con il pubblico che voleva vederla in unico modo: sempre più procace e soprattutto sempre più scollata. Eppure Elli Parvo, come scrive Enrico Lancia, ha rappresentato «una presenza inusuale nel cinema degli anni Trenta, la femmina bene in carne distruggifamiglie e mangiauomini, la tipica donna fatale e perversa, ottima per atmosfere torbide in drammoni passionali, un titolo che solo la Clara Calamai degli anni Quaranta riesce a mettere un po’ in ombra» . Con il passare degli anni l’attrice dovrà rinunciare ai ruoli di protagonista, accontentandosi di parti da comprimaria. Unico ruolo di rilievo da ricordare è nel divertente Totò terzo uomo (1951) di Mario Mattòli. Elli Parvo si è spenta il 19 febbraio di quest’anno all’età di 94 anni. Il cinema, però, lo aveva abbandonato parecchio tempo fa: nel 1960, con il suo ultimo film Madri pericolose (1960) di Domenico Paolella.
 
ore 17.15
Il sole sorge ancora (1946)
Regia: Aldo Vergano; soggetto: Giuseppe Gorgerino; sceneggiatura: Guido Aristarco, Giuseppe De Santis, Carlo Lizzani, A. Vergano; fotografia: Aldo Tonti; scenografia: Fausto Galli; costumi: Anna Gobbi; musica: Giuseppe Rosati; montaggio: Gabriele Varriale; interpreti: Elli Parvo, Lea Padovani, Vittorio Duse, Cristina Almirante, Checco Rissone, Carlo Lizzani; origine: Italia; produzione: A.N.P.I.; durata: 90′
«Dopo l’8 settembre 1943, un militare (Duse) abbandona le armi e torna al suo paese lombardo, occupato dai tedeschi. S’infatua della padrone del forno (Parvo) e sembra propenso a fare la bella vita, ma una giovane operaia antifascista (Padovani) e i compaesani impegnati nella Resistenza lo inducono a scegliere la lotta partigiana. Commissionato dall’Anpi, è uno dei capisaldi del neorealismo e l’unico film di chiara ispirazione marxista prodotto in Italia sulla guerra di Liberazione» (Mereghetti). «Sarà […] con stupore che il nostro pubblico verrà a trovarsi di fronte a personaggi inconsueti, nuovi per il cinema italiano, a personaggi non già idealizzati e recanti le stimmate degli eroi ad ogni costo, ma posti, questa volta, sul gradino naturale di un´esistenza quotidiana ricca di contraddizioni, uomini e donne, insomma, con i loro vizi e le loro virtù. Gli stessi attori scelti per interpretare questi ruoli sono stati costretti a spogliarsi della loro abituale quanto convenzionale maschera. Massimo Serato, nelle vesti di un giovane ufficiale tedesco, Elli Parvo in quelle di una donna sensuale e corrotta, e tutti gli altri, da Lea Padovani, a Vittorio Duse, a Checco Rissone, hanno accettato di buon grado l´interessante trasformazione che pure li costringeva a non lievi sacrifici di vanità» (Giuseppe De Santis).
 
ore 19.00
Desiderio (1943-1946)
Regia: Marcello Pagliero, Roberto Rossellini; soggetto: Anna Benvenuti; sceneggiatura: Guglielmo Santangelo, Rosario Leone, Giuseppe De Santis, Diego Calcagno, M. Pagliero, R. Rossellini; fotografia: Rodolfo Lombardi, Ugo Lombardi; scenografia: Virgilio Marchi; musica: Renzo Rossellini; montaggio: M. Pagliero; interpreti: Elli Parvo, Massimo Girotti, Roswita Schmidt, Carlo Ninchi, Francesco Grandjacquet, Lia Corelli; origine: Italia; produzione: Sovrania Film, S.A.F.I.R.; durata: 85′
«Iniziato da Rossellini nel luglio 1943 con il titolo Scalo merci, cambiando subito dopo l’attrice: prima era prevista Oretta Fiume e poi rimpiazzata da Elli Parvo. La lavorazione fu interrotta a causa dei fatti sopraggiunti l’8 settembre. La pellicola venne recuperata qualche anno dopo da Marcello Pagliero che utilizzò il pochissimo materiale girato (all’incirca quindici minuti di proiezione in tutto) e portò a termine la lavorazione, annunciando un nuovo titolo Rinuncia. La scenografia, sotto la direzione di Rossellini, era di Virgilio Marchi, ma poi si cambiò ogni cosa, i ferrovieri vennero sostituiti dai boscaioli con sfondo l’alta montagna e quindi cambiò anche la scenografia, che divenne così “naturale”» (Chiti-Lancia). Elli Parvo diventa così la protagonista del film: è una prostituta decisa a rifarsi una vita, ma è schiacciata dal peso del passato che ritorna impietoso. «Un film coraggioso e onesto, che purtroppo venne sequestrato e rimesso in circolazione con tagli assurdi, che lo snaturarono completamente» (Mereghetti).
Vietato ai minori di anni 16
 
ore 20.45
Totò terzo uomo (1951)
Regia: Mario Mattoli; soggetto: Mario Pelosi; sceneggiatura: Vittorio Metz, Marcello Marchesi, Age [Agenore Incrocci] & [Furio] Scarpelli], M. Pelosi; fotografia: Tonino Delli Colli; scenografia: Alberto Boccianti; musica: Armando Fragna; montaggio: Giuliana Attenni; interpreti: Totò, Carlo Campanini, Franca Marzi, Elli Parvo, Fulvia Mammi, Aroldo Tieri; origine: Italia; produzione: Carlo Ponti e Dino De Laurentiis; durata: 100′
«I due gemelli Frittelli (Totò) si differenziano per il carattere: Pietro, il sindaco del paese, è austero ed egoista, Paolo è superficiale e allegro. Ma il sarto Anacleto (Tieri) scopre un terzo gemello, Totò, che usa per preparare una truffa ai danni dei primi due, in lite per un terreno su cui si dovrebbe costruire il carcere. Commedia degli equivoci […], con Totò che passa abilmente da un ruolo all’altro cambiando carattere ed espressione aiutato solo da un neo sulla guancia. Irresistibile nei panni del farfallone donnaiolo» (Mereghetti). Elli Parvo interpreta la moglie di Paolo.

 

 

Date di programmazione