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4 giugno 1944: Roma città libera
04 Giugno 2014 - 04 Giugno 2014
Nel settantesimo anniversario della liberazione di Roma, la Cineteca Nazionale propone una breve rassegna incentrata su tre film che documentano (Giorni di gloria) o si ispirano (Avanti a lui tremava tutta a Roma) a tale evento, o la cui lavorazione fu fortemente condizionata dalla situazione bellica (La porta del cielo).   
 
ore 17.00 Avanti a lui tremava tutta Roma diCarmine Gallone (1946, 116′)
«Nella Roma del 1944, prima dell’arrivo degli Alleati, la messinscena di Tosca di G. Puccini s’intreccia con una vicenda di drammatica attualità: il tenore (G. Sinimberghi) che fa Cavaradossi canta in stato di arresto per aver nascosto in casa un paracadutista inglese. Al momento della fucilazione (vera) è salvato da Floria Tosca (A. Magnani, doppiata dal canto di Renata Tebaldi) e dai macchinisti del teatro. La sceneggiatura di G. Gherardi e G. Cataldo fa un po’ acqua, ma il robusto mestiere di C. Gallone, re del cinema popolare dell’epoca, guida la storia sino all’attesa lieta fine. 5° posto negli incassi della stagione 1946-47» (Morandini).
 
ore 19.15 La porta del cielo di Vittorio De Sica (1945, 84′)
Varia umanità in viaggio sul treno bianco diretto al santuario di Loreto. «La materia era ingrata per sua natura e gli sceneggiatori hanno cercato di alleggerirla e variarla lasciando parlare i fatti piuttosto che la propaganda e sforzandosi di correggerne l’inevitabile insipidezza con tratti arguti e particolari realistici. Tra le storie dei malati, rievocate mentre il treno corre alla volta di Loreto, le migliori ci sembrano quella del musicista e quella dell’operaio accecato. Non così riuscita ci pare la storia della cameriera fedele che va a impetrare la grazia della felicità domestica per il suo padrone. E a questo proposito vogliamo dire che le parti popolari nei film italiani sono sempre decisamente superiori a quelle signorili. Il nostro popolo è fotogenico, insomma, e la nostra borghesia non lo è. […] De Sica, che bisogna mettere tra i nostri migliori registi, ha diretto il film con umana misura e sobrietà di effetti» (Moravia). Con Marina Berti e Massimo Girotti.
 
ore 20.45 Incontro moderato da Emiliano Morreale con Franco Bernini e Toni Bertorelli
 
a seguire Vivere di Franco Bernini (2001, 38′)
«Con la sua celebre eloquenza, il narratore Paolini ripercorre un episodio semisconosciuto della vita di Vittorio De Sica. Nel 1944 il regista ciociaro sta girando La porta del cielo quando una pattuglia nazista fa irruzione sul set. Un generale tedesco (Bertorelli) sembra non sentire le ragioni che De Sica gli espone, con accanto visibilmente preoccupati i due attori del film, Girotti e la Mercader, quest’ultima futura moglie del regista. Docufiction sceneggiata con la collaborazione di Sandro Veronesi, il lavoro di Bernini è molto interessante e ben fatto, a cominciare dai titoli di testa» (Berlenghini).
 
a seguire Giorni di gloria di Luchino Visconti, Marcello Pagliero, Giuseppe De Santis, Mario Serandrei (1945, 71′)
«Il film è la rievocazione dei mesi concitati e drammatici che portarono alla liberazione d’Italia: combattimenti partigiani contro gli occupanti, rastrellamenti, rappresaglie nazifasciste, tedeschi che si arrendono, attività clandestine nelle città, lanci con paracadute di rifornimenti ai reparti partigiani; e infine la mobilitazione e gli scioperi che preannunciarono l’insurrezione e la liberazione, ad opera dei reparti partigiani del Comitato di Liberazione Nazionale, di alcune città del Nord: Genova, Torino, Milano, Venezia. Due episodi sono sviluppati con particolare evidenza: il processo a Pietro Caruso, cronaca drammatica del procedimento contro l’ex questore di Roma, uno dei compilatori degli elenchi di ostaggi da trucidare alle Fosse Ardeatine, e il ritrovamento, la ricomposizione e il riconoscimento dei corpi dei 335 esseri umani trucidati dai nazisti e rimasti sepolti per mesi sotto tonnellate di tufo nelle Ardeatine» (Marco Grossi).
Date di programmazione