A fil di spada. Pirati e spadaccini nel cinema italiano
14 Febbraio 2018 - 14 Febbraio 2018
«Il cinema in costume è stato una costante nel sistema produttivo italiano. Ha vissuto diverse fasi, ha cambiato pelle, ha risposto ad esigenze diverse, ha raccontato modi diversi di produrre. Ha accompagnato la produzione italiana dall’inizio del sonoro fino a tutti gli anni Settanta, per poi scomparire. […] Come fonti si è passati dalla librettistica d’opera (negli anni Trenta e Quaranta) alle avventure en plein air, dalla staticità al ritmo indiavolato, per poi arrivare alla riproposizione cinematografica di eroi che erano apprezzati soprattutto attraverso la televisione (dallo Zorro Disney che allietava la TV dei ragazzi nelle domeniche anni Sessanta fino alla riproposizione del Salgari riscoperto da uno sceneggiato televisivo di grande successo nel decennio successivo» (dall’introduzione del libro di Steve Della Casa, con la partecipazione di Nico Parente, A fil di spada. Pirati e spadaccini nel cinema italiano, Ente dello Spettacolo, 2017).
ore 17.00 Un’avventura di Salvator Rosa di Alessandro Blasetti (1937, 97′)
«Dopo la fallita rivolta guidata da Masaniello a Napoli regna il terrore e il vicerè spagnolo lascia via libera ai soprusi dei nobili che sono stati fedeli alla corona di Spagna, in particolare al perfido conte Lamberto D’Arco. Ma il pittore Salvator Rosa, che è schierato con il popolo oppresso, si cela sotto l’identità segreta del Formica e grazie alla sua abilità di spadaccino infligge continue umiliazioni alla truppe spagnole e a i collaborazionisti. Grazie a queste imprese il popolo alza la testa e si ribella ai soprusi. […] Grande esibizione dello star system nostrano, con Gino Cervi nel ruolo dell’eroe mascherato, Rina Morelli che esordisce al cinema e la coppia Ferida-Valenti che si forma proprio in occasione di questo film. Enzo Musumeci Greco, che ricopre anche una piccola parte di soldato spagnolo, è già diventato il maestro d’arme più famoso d’Italia e i duelli mozzafiato di questo film incrementano ancor di più la sua fama professionale. Piccolo ruolo per Aleardo Ward, padre di Luca Ward» (Della Casa-Parente).
ore 19.00 Il cavaliere misterioso di Riccardo Freda (1948, 95′)
«Agenti segreti, al soldo di Caterina di Russia, sottraggono alla moglie del Doge di Venezia una lettera compromettente. Il documento ha per l’imperatrice particolare importanza. Caterina intende annettere al proprio impero alcune terre: il Doge si oppone. Quand’abbia nelle sue mani il documento, l’imperatrice se ne varrà per piegare la resistenza del Doge. La responsabilità per il furto della lettera viene ingiustamente attribuita al segretario de Doge, fratello di Giacomo Casanova, che viene condannato a morte. Casanova è in esilio, ed a Venezia è stata messa una taglia sulla sua testa. Malgrado questo, egli rientra segretamente a Venezia, e riesce a vedere il fratello, dal quale ottiene i necessari ragguagli» (cinematografo.it). «Esso è sempre meravigliosamente legato a una concezione ultradinamica del racconto cinematografico. In tal senso, risultano emblematiche le sequenze finali dell’inseguimento in slitta, che sfruttano tutte le variazioni di bianco. Sono estremamente affascinanti e comunicano, assieme alla loro sontuosità visiva, una nota di disincanto e di amarezza caratteristica dell’autore» (Jacques Lourcelles). Con Vittorio Gassman, Maria Mercader, Yvonne Sanson e Gianna Maria Canale.
ore 20.45 incontro moderato da Marco Giusti con Steve Della Casa, Renzo Musumeci Greco, Nico Parente
Nel corso dell’incontro sarà presentato il libro di Steve Della Casa, con la partecipazione di Nico Parente, A fil di spada. Pirati e spadaccini nel cinema italiano.
a seguire Sansone contro il Corsaro Nero di Luigi Capuano (1964, 93′)
«È festa al palazzo di don Alonzo, governatore di Hermosa: le sue truppe guidate da Sansone hanno sconfitto in battaglia navale il Corsaro Nero. E Rosita, sua figlia, mostra molto interesse per l’eroe di mille battaglie. Sansone esibisce la sua forza in un incontro di lotta contro alcuni saltimbanchi, ma il Corsaro Nero ha già iniziato a tramare con Rodrigo: intende rovesciare il governatore per impossessarsi delle sue ricchezze. E Rodrigo, ufficiale di corte, ha buon gioco a far cadere in trappola don Alonzo: data la sua passione per la caccia, gli comunica che un branco di cinghiali è stato avvistato nel bosco di Garringa e contemporanemante ordina al Corsaro Nero e al suo assistente Faccia di catrame di preparare un agguato. Ma Sansone casualmente passa di lì e sventa il complotto, Rodrigo pensa allora a un altro espediente […]. Anche se i repertori lo citano, a causa del nome dell’eroe, come esponente del genere peplum, si tratta in realtà di un consueto film d’avventura in costume, che utilizza i costumi dei film di pirati realizzati dalla Romana Film e qualche scena riciclata» (Della Casa-Parente). Sergio Ciani alias Alan Steel vs. Andrea Aureli (con Rosalba Neri e Piero Lulli).
Per gentile concessione di Compass Film