Omaggio a Toni Bertorelli
18 Marzo 2018 - 18 Marzo 2018
«Il 18 marzo Toni Bertorelli avrebbe compiuto 70 anni. Ci avrebbe regalato ancora dei personaggi cinematografici indimenticabili e sarebbe senz’altro stato interprete dei grandi vecchi del cinema, se non se ne fosse andato così presto. A quasi un anno dalla sua scomparsa, avvenuta il 26 maggio dello scorso anno, e in occasione della ricorrenza del suo compleanno, la Cineteca Nazionale dedica una giornata a questo grande e indimenticabile attore, dal volto intenso e dal temperamento burrascoso, proiettando tre film in cui l’attore ha recitato. Avremo quindi l’occasione di rivedere, in tre bellissimi film, tre splendide e significative interpretazioni di Toni Bertorelli, dall’ispettore Pigna in Pasolini. un delitto italiano di Marco Tullio Giordana, al Grande elettore ne Il principe di Homburg di Marco Bellocchio, al Giudice Consoli ne Le mani forti di Franco Bernini» (Barbara Chiesa Bertorelli).
ore 17.00 Pasolini. Un delitto italiano di Marco Tullio Giordana (1995, 99′)
«Mentre assistiamo alla costruzione sistematica di “una” verità che “giustifichi” la morte di Pier Paolo Pasolini e che accontenti il popolo e zittisca la cultura del tempo, avviene qualcosa di raro nelle pellicole: un atto di onestà. Marco Tullio Giordana (che si potrebbe definire senza tema l’Elio Petri di oggi) descrive il personaggio Pasolini non come un eroe impavido senza sbavature, ma delinea con estrema accuratezza tutte le sue molteplici sfaccettature (sensibile poeta, coraggioso provocatore politico e visionario regista), senza trascurare però quelli che erano i suoi peccati “sociali” (era gay, era comunista) e quelli più umani (era nel giro delle marchette, seduceva ragazzini). Pasolini uomo, né più né meno» (Fagnani). Con Carlo De Filippi, Nicoletta Braschi, Toni Bertorelli, Andrea Occhipinti, Victor Cavallo, Giulio Scarpati.
ore 18.45 Incontro moderato da Fabio Ferzetti con Franco Bernini, Barbara Chiesa Bertorelli, Valeria Ciangottini
Giorgio Crisafi e Ludovica Modugno leggeranno due racconti di Toni
ore 19.45 Le mani forti di Franco Bernini (1997, 98′)
«Al centro della vicenda è un ex agente segreto (vestito rigorosamente di nero) dietro le cui confessioni la sua psicoanalista intravede la verità sulla strage in cui è morta la sorella. Dopo gli anni ruggenti del poliziottesco, gli schermi italiani tornano a parlare di strategia della tensione e ad alludere all’alleanza tra servizi segreti deviati e terrorismo neofascista. La psicanalisi (come già in Bellocchio) è nuovamente lo strumento che il cinema sceglie quale grimaldello per scardinare la dimensione intima e profonda nella quale il terrorismo sembra essere stato rimosso. Del resto, come ricorda il supervisore all’analista che ha in terapia l’ex agente, la volontà degli stessi stragisti storici era quella di “incidere sull’inconscio del Paese, opporre alla ragione le istanze del profondo”. Ecco perché il film di Bernini, con i suoi andirivieni tra presente e passato, è soprattutto un’opera sulla memoria ed eventualmente un ulteriore atto d’accusa contro i servizi deviati e l’aberrazione dello “Stato nello Stato” da essi costituito. La maggiore suggestione del film deriva dalle immagini della piazza vuota con il monumento alle vittime su cui si sente il drammatico audio originale dell’esplosione della bomba del 28 maggio 1974 a Brescia» (Uva). Con Francesca Neri, Claudio Amendola, Enzo Decaro, Toni Bertorelli.
ore 21.30 Il principe di HomburgdiMarco Bellocchio (1997, 85′)
Per aver disobbedito a un ordine in una battaglia contro gli svedesi, pur provocandone la sconfitta, il principe Friedrich von Homburg è condannato a morte dal suo sovrano, il Grande Elettore di Brandeburgo, e poi da lui graziato, perché accetta la legge del padre. Calando l’azione in un paesaggio notturno e lunare, il regista immerge il film in un’atmosfera sospesa tra apologo, tragedia e sogno. Con Andrea Di Stefano, Barbora Bobulova, Toni Bertorelli. Dalla tragedia Der Prinz von Homburg di Heinrich von Kleist.