Immagini-mondo. Breve storia del cinema dimpresa
19 Aprile 2017 - 19 Aprile 2017
«Le più rilevanti imprese industriali e lo sguardo del cinema entrano in stretta relazione fin dai primordi del Novecento, edificando nel tempo uno sconfinato numero di pellicole. Ne sono autori figure importanti della vicenda cinematografica internazionale ma soprattutto cineasti sconosciuti ai più, viaggiando in ogni dove per documentare processi di lavorazione, prodotti e servizi ancorché per formulare toni e timbri dell’identità aziendale committente. Cineasti che, in non esigue circostanze, con lievi o marcati sconfinamenti, hanno intercettato nei loro esiti filmici ogni processo sensibile della modernità. Allestendo, in tal modo, una smisurata galleria di vere e proprie “immagini-mondo” di larga parte del “secolo breve”» (dalla quarta di copertina del libro di Giulio Latini Immagini-mondo. Breve storia del cinema d’impresa (Edizioni Kappabit, 2016).
Rassegna in collaborazione con l’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea
ore 17.00 Borsalino di Luca Comerio (1913, 17′)
a seguire Non è più un sogno(1932, 5′)
a seguire Il rapido del Sud di Fausto Saraceni (1949, 11′)
a seguire Olimpo in festa di Nino Pagot (1950, 5′)
a seguire Giorno di paga di Giulio Questi (1956, 10′)
a seguire Una fabbrica e il suo ambientedi Michele Gandin (1957, 18′)
a seguire Il pensionato di Ermanno Olmi (1958, 9′)
a seguire Il canaledi Bernardo Bertolucci (1967, 12′)
a seguire Progetto 128di Valentino Orsini, (1968, 28′)
a seguire Giornalisti di Luciano Emmer (1973, 3′)
a seguire Antichi mercati italiani (1975, 1′)
Copie provenienti dall’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea
ore 20.30 Incontro moderato da Giorgio De Vincenti con Marco Contini e Giulio Latini
Nel corso dell’incontro sarà presentato il libro di Giulio Latini Immagini-mondo. Breve storia del cinema d’impresa.
a seguire La zuppa del demonio di Davide Ferrario (2014, 80′)
Il film, che nel titolo riprende un termine utilizzato da Dino Buzzati per descrivere le lavorazioni dell’altoforno nel commento a un documentario, Il pianeta acciaio (1964), è un viaggio nell’utopia del progresso. Utilizzando i materiali dell’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa di Ivrea, in cui sono raccolti documentari industriali di tutte le più grandi aziende italiane, viene raccontato l’entusiasmo che durante il secolo scorso ha accompagnato lo sviluppo tecnologico e industriale, dalle grandi opere degli anni Dieci fino alle scoperte in campo informatico e nucleare. Da un’idea di Sergio Toffetti.