ore 17.00 American Fever di Claudio De Molinis (1978, 94′)
«Sulla scia diretta del più celebre La febbre del sabato sera con John Travolta. Qui il protagonista è Mircha Carven, un americano che si faceva passare come figlio di Clark Gable (sarà vero?), e che ha una piccola parte anche nel supercult Al di là dl bene e del male, nei panni di Tony, un meccanico che si nutre a uovo fresco ogni mattina sul modello Stallone e poi la sera si piazza in balera dove compie le sue evoluzioni. Si innamora di Zora Keer, alias Zora Ulla Keslerova alias Zora Kerova… ragazza cecoslovacca al suo primo film in Italia» (Giusti).
ore 19.00 Disco delirio di Oscar Righini (1978, 96′)
«Considerato il film più caldo del gruppo di travoltini italiani, grazie alla regia (ma anche produzione, scenografia e sceneggiatura), di Oscar Righini, già messosi in luce con Le leonesse e Le lunghi notti della Gestapo […]. Righini girò addirittura tre versioni (sembra) del film, una con scene molte spinte e così venne vietato ai 18 anni. I protagonisti, quattro ballerini reali di disco music, vennero scelti per concorso e ballarono live in sala a Milano nei primi due giorni di programmazione del film. […] Notevole l’inizio coi ragazzi che passano davanti al Cinema Maestoso di Milano, dove si proietta La febbre del sabato sera» (Giusti).