Uomini e spiriti. I documentari di Luigi Di Gianni
31 Gennaio 2014 - 31 Gennaio 2014
«Luigi Di Gianni, una carriera iniziata negli anni Cinquanta e ancor oggi attiva, è uno dei più grandi documentaristi italiani. È autore di oltre sessanta film, a partire da Magia lucana, nato nel 1958 dalla collaborazione con l’antropologo Ernesto De Martino. Pochi cineasti hanno saputo documentare così in profondità alcuni degli aspetti più sorprendenti, strazianti, perturbanti della nostra società, soprattutto quelli radicati nelle miserie ataviche e nelle ritualità magiche del Sud. Come a ripercorrere le pieghe profonde di un “antimiracolo” italiano. Cinema documentario, antropologico, etnografico: ogni definizione è giusta e insieme riduttiva» (Andrea Meneghelli).
ore 17.00 L’arresto di Luigi Di Gianni (1954, 30′)
Lo short del CSC racconta l’inizio del Processo di Kafka, dal risveglio di Joseph K. Fino a quando, subito dopo il primo interrogatorio, viene “provvisoriamente” lasciato libero, mentre due agenti si mettono come ombre a seguirlo. «Fu mostrato alla Mostra del Cinema di Venezia, in sala Volpi. Tra il pubblico c’era anche Luchino Visconti, che mi incoraggiò con un giudizio che mi è rimasto impresso: argomenti difficili, ma mano felice» (Di Gianni).
a seguire La tana di Luigi Di Gianni (1967, 33′)
«Un uomo vive rintanato in una vecchia casa, cercandovi rifugio dal mondo esterno. Con lui una domestica. Tra veglia e sogno egli assiste impotente alla propria disgregazione, cercando vanamente di resistere alla minaccia divorante dei propri fantasmi» (Meneghelli).
ore 18.15 Il tempo dell’inizio di Luigi Di Gianni (1974, 130′)
David Lamda è stato internato in un manicomio per irrecuperabile asocialità; evade allora con la sua fantasia e vive nella decrepita roccaforte del Potere ove, perseguitato e disprezzato in ogni modo, assiste al classico giuoco del meccanismo sociale. «Il film sembrava troppo lungo, e quando è arrivato il momento di scorciarlo è stata un’impresa: proponevo dei tagli, ma subito dopo tornavo sui miei passi, non riuscivo a sacrificare certe cose. Ma credo che questo sia dovuto anche a un aspetto essenziale del mio cinema. Io ho bisogno della dilatazione, dei ritmi cosiddetti estatici» (Di Gianni).
a seguire Morte e grazia di Luigi Di Gianni (1971, 23′)
Napoli. Il culto dei morti. Luoghi e catacombe di San Vincenzo Ferrero. Il culto del volto “santo”.
ore 21.00 Incontro moderato da Italo Moscati con Luigi Di Gianni, Stefano Francia Di Celle, enrico ghezzi, Andrea Meneghelli
Nel corso dell’incontro verrà presentato il dvd Uomini e spiriti. I documentari di Luigi Di Gianni (Cineteca di Bologna).
a seguirela proiezione di alcuni documentari di Luigi Di Gianni presenti nel dvd, tutti in edizione restaurata: Magia lucana(1958, 19′), Nascita e morte nel Meridione(1959, 9′), Frana in Lucania(1960, 9′), Grazia e numeri(1962, 15′), L’annunziata(1962, 11′), Vajont (Natale 1963) (1964, 11′), Un paese che frana(1964, 10′), Il male di San Donato(1965, 10′), La Madonna di Pierno(1965, 10′)
Ingresso gratuito