(In)visibile italiano: Sergio Grieco
06 Dicembre 2015 - 06 Dicembre 2015
Si potrà storcere il naso nel ritrovare il nome di un regista molto popolare negli anni Sessanta (soprattutto per i suoi stupefacenti film spionistici) tra gli “invisibili”, ma il nome di Sergio Grieco è caduto da tempo nel dimenticatoio. A nulla è valsa la citazione tarantiniana dell’efferato La belva col mitra in Jackie Brown: Grieco, scomparso nel 1982, non ha potuto godere del vento della rivalutazione che ha addolcito la pensione di molti suoi colleghi, votati, come lui, al cinema di genere. Ma la vita (era figlio di Ruggero, fratello di Bruno e zio di David: una famiglia tra cinema e politica) e la sua carriera (cominciata nel 1950 con un film drammatico, Il sentiero dell’odio, interpretato da Carla Del Poggio e Andrea Checchi) sono ancora tutte da (ri)scoprire…
ore 17.00 Il sergente Klems di Sergio Grieco(1971)
«Uno dei migliori film in assoluto di Sergio Grieco. Visivamente bellissimo grazie alla fotografia di Stelvio Massimo, assolutamente credibile, bella storia di legionari, un ottimo protagonista (quello di Soldato blu [Peter Strauss], stelle come Tina Aumont e Luciana Paluzzi. Klems è un sergente tedesco nel 1918 si ritrova la divisa di un francese morto in battaglia e finisce nella legione straniera in Marocco. Poi si allea con i marocchini per combattere gli spagnoli» (Giusti).
ore 19.00 Il signor ministro li pretese tutti e subito di Sergio Grieco(1976)
«Piccola produzione Bertuccioli style con il suo solito cast di attori, Ardisson lo scopatore-truffatore, Vargas il cornuto e Orchidea De Santis come cameriera mignotella. Stavolta siamo in un paesino, Rovignano, dove il sindaco Vargas si fa fregare da un finto assicuratore scambiandolo per un ispettore del ministero delle finanze» (Giusti).