“La Biblioteca Luigi Chiarini ha ottenuto per il Fondo Guido Aristarco la “Dichiarazione di interesse storico degli Archivi” “
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La Biblioteca "Luigi Chiarini" ha ottenuto anche per il Fondo Aristarco la "Dichiarazione di interesse storico particolarmente importante". Tale dichiarazione è stata rilasciata dall'organo competente, la Soprintendenza archivistica per il Lazio, in base alla disciplina prevista dal decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. Con questo importante riconoscimento, già ottenuto per i Fondi Adriana Berselli, Giuseppe De Santis, Carlo Savina e Roberto Rossellini, la Biblioteca Luigi Chiarini rafforza il suo ruolo istituzionale di luogo deputato alla salvaguardia, tutela e valorizzazione dei materiali documentari di tipo archivistico relativi alla cultura cinematografica.
Il Fondo intitolato a Guido Aristarco - teorico, critico e storico del cinema, docente universitario, giornalista e consulente editoriale del secondo Novecento italiano - è stato acquisito nel 1999 dalla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia grazie a una complessa trattativa tra la figlia dello studioso, Tiziana Aristarco, e l'allora Presidente prof. Lino Micciché. L'archivio raccoglie circa 2.000 lettere ricevute da Aristarco da parte di: amici, collaboratori, personalità del cinema e della cultura, case editrici, produzioni cinematografiche e anche le minute delle lettere inviate dal critico stesso. Alla corrispondenza si sommano circa 12.000 documenti cartacei originali inerenti le sue collaborazioni svolte nell'ambito culturale, universitario, sindacale e politico; i progetti editoriali e gli articoli scritti in note riviste; la rassegna stampa di argomento cinematografico prodotta e raccolta dallo studioso nel corso della sua attività. Oltre ai materiali di ambito archivistico, l'acquisizione comprendeva anche la sua sconfinata biblioteca personale: 90.000 tra volumi e pressbook, di cui circa 4.500 a carattere cinematografico e 176 testate di riviste, oggi raccolti in una composita collezione bibliotecaria. I doppi riguardanti le materie dello spettacolo hanno formato una sezione distaccata della Biblioteca "Luigi Chiarini", conservata presso la Biblioteca della Facoltà dell'Università di "Tor Vergata" e consistente di circa 2.000 titoli a disposizione degli studenti. Di grande interesse è anche il cospicuo materiale fotografico utilizzato per la rivista «Cinema Nuovo» ora conservato presso la Fototeca del Centro Sperimentale di Cinematografia.
La consistenza della parte documentaria è di quarantasette faldoni. L'ordinamento ha dato luogo alla creazione di tredici serie archivistiche: Corrispondenza; Attività riviste; Attività universitaria; Cinema; Teatro; Collaborazioni estere; Controversie e polemiche; Istituti culturali, festival e convegni; Progetti editoriali; Sindacati e partiti politici; Personale e familiare; Rassegna stampa; Verbali, pagamenti vari e contratti.
La corrispondenza, archiviata in ordine alfabetico per corrispondente, facilmente rintracciabile dall'inventario di corredo collegato come oggetto digitale al catalogo online, copre un arco cronologico che va dal 1939 al 1996, anno della scomparsa dello studioso.
Le altre serie sono state ordinate cronologicamente dal documento più recente al più antico. Alcune serie sono state articolate in sottoserie dedicate a un singolo autore o argomento analizzato.
Guido Aristarco (Mantova 1918 - Roma 1996) è stato uno degli intellettuali più interessanti del secondo dopoguerra italiano: amante della letteratura d'impegno, della cinepresa militante e dell'arte al servizio delle cause civili, fu vivaceanimatore del dibattito culturale dell'epoca. Laureatosi in lettere, collaborò sin da giovanissimo come critico cinematografico prima per «La voce di Mantova», quindi, dal 1939, per «Il corriere padano» di Ferrara e per varie riviste dei Guf, da «Signum» di Treviso alla bolognese «Architrave».
Dopo aver dato il suo contributo alla Resistenza,dal 1945 fu per tre anni redattore del radio giornale e titolare di una rubrica cinematografica in RAI. Collaborò con Giuseppe De Santis e CarloLizzani alla sceneggiatura del film di Aldo Vergano Il sole sorge ancora, uscito nelle sale cinematografiche nel 1946.
Richiamandosi ai principi dell'estetica marxista fece della nozione di Realismo uno dei fulcri del suo pensiero, battendosi per radicare il cinema nella realtà civile contemporanea. Fondò nel 1952 la rivista «Cinema nuovo», di cui fu direttore fino alla sua morte e dove approfondì il dibattito sul Neorealismo iniziato sulla rivista «Cinema».
Vinse il primo concorso a cattedra in Storia e critica del cinema, con Luigi Chiarini, e fu quindi professore ordinario della materia all'Università degli studi di Torino (dal 1973) e all'Università degli studi di Roma ''La Sapienza'' (dal 1983).
Tra le sue pubblicazioni: Storia delle teoriche del film (1951), Cinema italiano 1960. Romanzo e antiromanzo (1961), Su Visconti: materiali per un'analisi critica (1986), Su Antonioni: materiali per un'analisi critica (1988), Il dissolvimento della ragione (1965), Sotto il segno dello Scorpione. Il cinema dei fratelli Taviani (1977), L'utopia cinematografica (1984), I sussurri e le grida (1988), Il cinema fascista (1996).
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