Tagliato il traguardo del numero 600, «Bianco e Nero» si festeggia con La carica dei 600, una preziosa antologia che raccoglie i saggi migliori e gli interventi più curiosi, a firma dei critici e dei collaboratori più prestigiosi. Il curatore del libro, Alberto Anile, ne parlerà con i collaboratori e gli amici della rivista del Centro Sperimentale di Cinematografia, lunedì 4 ottobre, alle 18, alla Casa del Cinema.
Nato alla vigilia della seconda guerra mondiale e passato attraverso la pandemia di Covid-19, «Bianco e Nero» è sopravvissuto a disastri epocali, crisi economiche e lotte di potere. Con il tempo il periodico del Centro Sperimentale di Cinematografia ha subito cambiamenti (nell’impostazione, nella periodicità, nel formato, perfino nel titolo) anche vertiginosi ma continua ad essere la più importante rivista italiana di cinema, e fra le più longeve e autorevoli al mondo.
Pubblicata da Edizioni Sabinae, l’antologia raccoglie testi di Luigi Freddi, Luigi Chiarini, Emilio Cecchi, Vitaliano Brancati, Carlo Lizzani, Mario Serandrei, Luchino Visconti, Vasco Pratolini, Benedetto Croce, Roberto Rossellini, Mario Verdone, Sergio Frosali, Vittorio De Sica, Federico Fellini, Luigi Comencini, Michelangelo Antonioni, Tullio Kezich, Giacomo Gambetti, Gianni Rondolino, Pier Paolo Pasolini, Sergio Leone, Alberto Moravia, Frank Capra, Adriano Aprà, Marco Vallora, Furio Scarpelli, Mauro Bolognini, Lucio Villari, Gesualdo Bufalino, Virgilio Fantuzzi, Martin Scorsese, Alberto Crespi, Goffredo Fofi, Franco Cardini, Felice Laudadio e Alberto Anile.
Nella foto: La redazione di «Bianco e Nero», foto scattata tra fine anni ’30 e primi ’40. Da sinistra, accanto a una dattilografa non identificata,si riconoscono Francesco Pasinetti, Mario Verdone, Luigi Chiarini e Umberto Barbaro. Sulla scrivania di Verdone sono impilati i primissimi numeri di «Bianco e Nero» (foto CSC – Sezione Didattica).