Si fa un gran parlare di artigiani, di nuove frontiere della loro produzione, di artigianato 2.0… ma quali sono le reali dinamiche di questo mondo? Chi i più attivi protagonisti? Quali le prospettive? L'artigianato rappresenta davvero un'alternativa concreta alla crisi corrente, come dicono in molti?

A queste domande si è riproposto di rispondere il documentario "Avanti artigiani", ideato dalla Fondazione Bassetti con un nutrito gruppo di sostenitori istituzionali del mondo artigiano e imprenditoriale (Camere di Commercio di Milano e Monza-Brianza, Confartigianato e Credito Artigiano) e realizzato dalla sede milanese del Centro Sperimentale di Cinematografia.

Il film - che verrà proiettato in anteprima martedì 3 giugno alle 20.30 nel Salone d'onore della Triennale di Milano, seguito da un intervento di Andrea Pontremoli, CEO della Dallara - ha voluto rispondere alle tante domande sul tappeto andando a esplorare sul campo la complessa realtà artigianale: selezionate 22 aziende piccole e medie del cuore geografico di quel mondo, Milano e la Brianza, la troupe (diretta dalla giovane regista Teresa Sala, sulla base di un progetto curato da Manolo De Giorgi e Andrea Kerbaker) ha dedicato a ciascuna di loro altrettante giornate con riprese e interviste approfondite che hanno prodotto un enorme materiale documentario. Sulle circa 50 ore di girato in questa vastissima ricognizione, i curatori hanno poi selezionato il materiale finale, che va a costituire il film di un'ora ora proiettato per la prima volta.
I criteri di selezione delle aziende hanno riguardato soprattutto l'unicità e la capacità di innovazione, a prescindere dal settore di produzione. Ne è derivato quindi un quadro di assoluta varietà, in cui gli artigiani più tradizionali, che lavorano con tecniche antiche di centinaia di anni stanno accanto a quelli che, attraverso le tecnologie più sofisticate, sono fornitori dell'industria cinematografica statunitense o si sono inventati prototipi con i materiali avanzatissimi, dai led alle fibre in carbonio. Proprio nell'accostamento di queste realtà in apparenza così distanti sta una delle scoperte del film, che invita a osservare tutto da un punto di vista in parte nuovo.
Il filmato costituisce la seconda puntata di un progetto avviato alcuni anni fa con lo spettacolo Mani grandi senza fine, dedicato da Laura Curino ai grandi del design milanese, e andato in scena con molto successo al Piccolo Teatro. L'insieme si inserisce nel percorso della Fondazione Bassetti, che da tempo indaga sulle dinamiche della produzione e del progresso tecnologico e della responsabilità dell'innovazione. "Noi non sappiamo se la realtà artigiana sia davvero la risposta, o una delle risposte, alla crisi contemporanea", afferma Piero Bassetti, presidente della Fondazione. "Ci sembra però indubbio che il film solleciti tutti a non fermarsi, con istituzioni impegnate a fronteggiare un artigiano di tipo nuovo, che pone domande fondamentali". Uno scenario in grande movimento, che la Fondazione Bassetti intende continuare a esplorare con altri progetti di questo tipo,  insieme al gruppo di promotori del progetto.

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