Marlene Dietrich, autentica icona del cinema, è stata protagonista prepotente anche nella scena della vita. Scrutando nel "dietro le quinte" della sua esistenza, attraverso lo strumento teatrale, ci si accorge di come la sua vita sia stata un'avventura umana sensazionale, segnata di successi e felicità ma anche di delusioni e declino. Emerge a tutto tondo il mito della donna solitaria e fatale, intelligente ed indipendente, con una forte carica sensuale ed un'altrettanto forte ambivalenza di genere. Una vita di d'arte e di sfide passata fra le città di Londra, Berlino, Toronto e una voce leggendaria che ha incantato milioni di persone, anche in un'epoca dolorosa, segnata dalla guerra: un mito che nel privato si trasformava in una donna fragile anche se indistruttibile. Una danza della memoria che mostra tutti i personaggi che la influenzarono: il suo grande pigmalione, Joseph Von Sternberg, regista de L'angelo azzurro; il musicista profondamente amato, Burt Bacharach, talentuoso e avvenente; la figlia Kater, infine, costretta a una vita defilata all'ombra di una madre tanto ingombrante, alla quale era legata da un rapporto difficile e conflittuale.
“Cinema Trevi: mercoledì 6 maggio alle 21.00, per la rassegna “Immagini che migrano”, incontro con Pamela Villoresi, David Sebasti, Orso Maria Guerrini, Maurizio Panici, protagonisti al Teatro Quirino di un lavoro omaggio a Marlen Dietrich.”
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Mito e ricordo diventano commosso omaggio drammaturgico alla diva, nell'incontro che attori protagonisti e regista dello spettacolo teatrale, in scena al Teatro Quirino Vittorio Gassman (5-17 maggio), avranno col pubblico.
A seguire la proiezione di Shanghai Express (1932) di Josef Von Sternberg.
ore 21.00
Incontro con Pamela Villoresi, David Sebasti, Orso Maria Guerrini, Maurizio Panici
a seguire
Shanghai Express (1932)
Regia: Josef von Sternberg; soggetto: Harry Hervey; sceneggiatura: Jules Furthman; fotografia: Lee Garmes; musica: W. Franke Harling; interpreti: Marlene Dietrich, Clive Brook, Warner Oland, Anna May Wong, Emile Chautard, Louise Closser Hale; origine: Usa; produzione: Paramount; durata: 80'
«Sul lussuoso treno Pechino-Shangai la prostituta d'alto bordo Shanghai Lily ritrova una vecchia fiamma, un medico inglese che viene catturato dai ribelli. Il loro generale gli assicura l'incolumità in cambio dei favori della donna. 3° dei 6 film Sternberg-Dietrich-Paramount e il più hollywoodiano, quello che ebbe più successo. Inverosimile melodramma esotico e ferroviario, intriso di sadismo, in funzione della carica erotica di M. Dietrich, idolo enigmatico esaltato oltre misura dai costumi di Travis Benton. Oscar per la fotografia di Lee Garmes» (Morandini).«La scena migliore del film è l'inizio in cui si vede un treno di lusso attraversare una miserabile folla cinese, formicolante e cenciosa. L'azione cade poi nel melodramma e nel romanzo d'appendice, da cui non è assente la propaganda. Ma si tratta di elementi connaturati all'opera del grande regista, che anzi esplica in questo film (e nei successivi) il suo più personale e fantastico talento barocco, e i suoi contenuti romantici» (Sadoul).
Ingresso gratuito
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