Il CSC - Cineteca Nazionale partecipa al convegno Découvertes du cinéma muet italien dans les collections du CNC (19 - 20 , CNC - Diréction du patrimoine, Bois-d'Arcy e Parigi, 291, Boulevard Raspail), in occasione del quale i notevoli fondi di cinema muto italiano (filmici e non) del CNC verranno presentati, discussi e contestualizzati da archivisti, ricercatori e storici del cinema di diverse nazionalità. L'obiettivo è quello di riscoprire il muto italiano conservato nelle collezioni del CNC per metterlo in relazione con quanto conservato negli archivi italiani e internazionali e valorizzarne le potenzialità, non solo nel quadro della storia del cinema, ma anche, in forma interdisciplinare, in relazione con altri ambiti, quali la letteratura, il teatro, la pittura, la danza, teatro.
Il CSC - Cineteca Nazionale contribuisce al convegno presentando due film restaurati grazie alle collaborazioni intercorse nel corso del tempo con il CNC: La mirabile visione (Caramba, alias Luigi Sapelli, Tespi Film, Roma, 1921) e La via del dolore (Guglielmo Zorzi, Fert - Pittaluga, Roma, 1924).
La mirabile visione , opera complessa e multiforme sulla vita e sulle opere di Dante Alighieri, realizzata in occasione delle celebrazioni per il seicentesimo anniversario dantesco del 1921, è stato restaurato in digitale nel 2014-2015 in Francia a cura del CNC a partire da materiali d'epoca, in parte messi a disposizione dal CSC-Cineteca Nazionale, in parte conservati dal CNC in versione francese (fondo Gaumont Pathé Archives), riuscendo a ricostruire una versione pressoché integrale dell'intero film. Il convegno permetterà di presentare e approfondire le tematiche legate alla ricostruzione del testo, la valenza del film tra cinema e letteratura e il contesto storico in cui è stato prodotto, tra propaganda nazionalista del dopo guerra e le fasi iniziali del fascismo.
(Vedi scheda nel Portale cinema muto: https://www.ilcinemamuto.it/betatest/la-mirabile-visione-scheda/ )
Il secondo titolo, La via del dolore, deriva da una collaborazione con il CNC risalente al 2003, quando una copia nitrato di un film italiano non identificato, dal titolo francese di L'Errante e dal titolo italiano attribuito La danzatrice russa, venne inviata in scambio dal CNC / Bois d'Arcy alla Cineteca Nazionale. Il film fu subito sottoposto ad accurato restauro (all'epoca solo fotochimico) presso i laboratori Studio Cine e Augustus Color di Roma, ottenendo un controtipo di conservazione e due copie positive 35mm di proiezione. Tuttavia l'opera, che con i dati iniziali sopra riportati non figura nelle filmografie ufficiali del muto italiano, è stata identificata solo in un secondo tempo, grazie alla "combinazione" degli interpreti principali (Linda Pini, Lido Manetti e la piccola Marcella Sabbatini), e alla trama riscontrata in un catalogo di distribuzione d'epoca.
La via del dolore, di Guglielmo Zorzi (ma secondo alcune fonti in realtà di Baldassarre Negroni) è un dramma di ambientazione russa, con protagonista la danzatrice, e entraineuse, di un locale malfamato che, dopo aver accidentalmente ucciso un cliente, è costretta a fuggire portando con sé la figlioletta. Dopo aver vagato a lungo viene accolta in una casa di campagna, proprietà di una ricca contessa abita in un castello con il nipote Ivan, un ufficiale dell'esercito. La giovane si redime, diventa dama di compagnia della contessa, il conte Ivan si innamora di lei e la sposa. Ma i fantasmi del passato tornano poi a minacciare la sua felicità, alimentando il dramma.
La via del dolore viene presentato in quest'occasione in una digitalizzazione eseguita nel 2019 a partire da una copia 35mm del restauro 2003, che venne ottenuta riproducendo i colori in maniera sperimentale, secondo il metodo originale d'epoca di imbizione per bagni di colore.
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